L'immagine piu' bella, e se vogliamo emblematica, è l'inchino di Dodo' (giocatore che ha solcato campi di Champions) al "piccolo" Kayode, cio' racchiude quello che il tecnico della Fiorentina ha cominciato a costruire tre anni fa.

Una squadra costruita nel tempo ( con tanti errori commessi sia da parte della societa' che dal tecnico stesso) , un sistema di gioco chiaro ma finalmente verticalizzato, sovrapposizioni da una parte e dall altra, raddoppi di marcatura in fase difensiva , e la solita sbavatura che costa un gol al primo tiro in porta. Ma il gioco di Vincenzo è cosi' ,prendere o lasciare, nn vogliamo esaltare troppo la prestazione della Viola, contro un Genoa pressocchè inesistente, ma in questo articolo voglio sottolineare le lacune che sembrano state risolte da Italiano rispetto all'anno scorso (grazie anche ad un mercato intelligente e che ancora nn e' finito) .

In tutto questo c'è il lavoro di una societa' bistrattata, offesa, e sottovalutata (troppo sottovalutata) da una buona parte di tifosi, e perche' no da una buona parte della stampa. "Roma nn si è fatta in tre giorni" e, volevo ricordare a tutti gli addetti ai lavori, che neanche il Napoli di De Laurentiis si e' fatto in 4 anni, quindi per concludere, bisogna essere contenti di avere una proprietà, e una dirigenza come quella della Fiorentina, dove gli screzi interni vengono coperti repentinamente dalla dirigenza, che fa scudo alla squadra, dobbiamo essere felici di avere un allenatore come Italiano, che finalmente ha riportato il calcio a Firenze (dopo il buio dell'era Iachini), dobbiamo essere fieri di avere una società il cui bilancio è chiaro e trasparente.

In tutto questo opera (in una tranquillità gestionale davvero stupenda) Vincenzo Italiano, che si permette alla prima di campionato, in una bolgia come quella del Ferraris, di far esordire in serie A un ragazzino di 19 anni.