Alla luce della (brutta) eliminazione di ieri sera del Napoli di Benitez dalla massima competizione europea, i sorteggi di Champions di oggi pomeriggio avranno comunque un sapore amaro per il calcio italiano, indipendentemente dalla sorte che toccherà alle nostre due squadre ancora in corsa. Sì perché il calcio del nostro Bel Paese è destinato sempre più a colare a picco, specie in ottica ranking Uefa, e la massima competizione europea ne è la prova. Basta vedere la composizione delle famigerate fasce dell'estrazione per capire quanto siamo distanti da un Portogallo che l'anno scorso ha messo la freccia e che è destinato a farci ancora mangiare parecchia polvere: con Benfica e Porto in prima fascia e Sporting Lisbona in terza, i portoghesi fanno invidia al nostro povero campionato che conta solo la Juve in seconda fascia e la povera Roma in quarta, destinata probabilmente ad un girone di ferro da fare invidia (che bello) a quello del Napoli dell'anno scorso. E a proposito della partita di ieri sera, ha evidenziato ancora il gap tecnico e di gioco che ci separa dai cugini spagnoli, che sottolineo essere la QUARTA, e non terza, forza della Liga. Nella Bilbao sempre più fortino inespugnabile (o quasi, chiamare un certo signor Diego Simeone per credere) hanno fatto sfoggio di una solidità rocciosa contro la quale gli uomini disorganizzati di Benitez hanno potuto solo infrangersi. E il risultato, oltre all'ennesimo calo di prestigio del nostro campionato, è il mancato arrivo dei fondi destinati all'acquisto di un centrocampista di spessore per i poveri fratelli partenopei, che ne hanno bisogno come il pane. Povera Italia, sempre più a fondo e con l'acqua alla gola. Anche nel mondo del calcio.