Ieri pomeriggio, con l'estrazione dei gironi, la Champions è già entrata nel vivo, e con delle premesse davvero entusiasmanti.

Gruppo A:

Atletico Madrid/ Borussia Dortmund/ Monaco/ Club Brugge.

Da subito, ecco presentarsi Atletico e Borussia, che non si incrociavano addirittura dal 1996/97 nella fase a gironi.
L'Atletico, forte del successo in Supercoppa Europea contro il Real Madrid, ha dimostrato che non è più la creatura solo cuore e garra di Simeone, ma una formazione quadrata e solida che ha in Griezmann, Oblak, Godin e Diego Costa le vere punte di diamante, e che vuole puntare ad essere una seria rivale delle grandi d'Europa.
Il Borussia, da parte sua, non è certo da meno. Favre ha a sua disposizione giocatori importanti, come Witsel, fresco di ritorno dal campionato cinese, Pulisic, promettentissimo classe '98 con tutte le carte in regola per diventare un gran giocatore, senza dimenticare Reus e Kagawa. Basterebbero solo queste due squadre a fare tremare il Club Brugge, apparentemente candidata a fare da sparring partner, ed invece vi è anche il Monaco. La squadra monegasca, sapientemente allenata da Leonardo Jardim, è una avversaria tosta e molto bene organizzata, che potrà certamente dire la sua in un girone tutt'altro che scontato. In questi hanni ha dimostrato che in Francia non esiste solo il PSG, e lo ha fatto puntando molto sui giovani e schierando giocatori importanti, come Radamel Falcao, devastante nella scorsa stagione di Ligue 1, o come la rivelazione del mondiale russo Golovin, e come gli ex militanti nel campionato italiano Glik e Raggi. Insomma, un girone di non facilissima interpretazione, e che potenzialmente regalerà una sfidante terribile per i club di Europa League.

Gruppo B:

Barcelona/ Tottenham/ PSV/ Inter

Non poteva esserci un esordio peggiore per la compagine nerazzurra. Si sapeva che, essendo in quarta fascia, le probabilità di un girone abbordabile sarebbero state ridotte al lumicino, ma l'urna si è, in senso figurato, abbastanza accanita. Perchè è facile riconoscere i meriti di un Barcelona, che nonostante la défaillance dello scorso anno contro la Roma resta una delle candidate alla vittoria finale, o quelli di un Tottenham, ormai solida realtà del calcio europeo che conta, con un Harry Kane che sembra non volersi fermare più, un pò meno vedere quelli del PSV. La squadra olandese, allenata dall'ex milanista Van Bommel, resta una formazione difficile da affrontare, nella quale milita l'esterno Hirving Lozano, un potenziale crack seguito quest'estate anche dal Milan. O almeno, così pare. L'Inter, che ancora non sembra aver trovato la quadra, anche solo psicologica, è chiamata pertanto al ricompattarsi subito: in questo girone, già difficile di suo, sarà importante fare bella figura. I mezzi a sua disposizione, sulla carta, non mancano: l'arrivo di De Vrij che affiancherà Skriniar; Nainggolan sulla trequarti in modo da avere finalmente un solido giocatore d'assalto in grado di fornire qualità e gol; l'esterno vicecampione del mondo Vrsaljko, in grado di svolgere bene entrambe le fasi e che non dovrà far rimpiangere Cancelo; Lautaro Martinez come ricambio o partner d'attacco di Icardi, e che ha impressionato nel precampionato; Asamoah, che invece sta impressionando in queste prime giornate di campionato per abnegazione ed impegno; e Keita, che vuole essere protagonista in questa squadra. Spalletti dovrà combinarli per formare una squadra competitiva. Può essere di buon augurio che anche l'anno del triplete nel girone vi era il Barça e la finale a Madrid, ma è ovvio che spetterà ai giocatori trasformare l'impossibile in possibile.

Gruppo C:

PSG/ Napoli/ Liverpool/ Stella Rossa

Quando si pensa a un girone di Champions difficilissimo, dove anche col punteggio pieno rischi di non passare, non può che venire in mente quello che è stato uno dei gironi più difficili degli ultimi anni: Borussia Dortmund/ Arsenal/ Napoli/ Marsiglia del 2013/14, che vide il Napoli uscire come terza classificata per via della differenza reti. Sono quei gironi dove si pensa di finire una volta ogni ventennio, e invece ecco che l'urna ha formato un altro girone di ferro per la compagine partenopea. Non c'è più Sarri, ma è arrivato Ancelotti, uno che con la Coppa Campioni prima, e la Champions League poi, ha sempre avuto un certo feeling, e ha sempre dimostrato che le sue squadre vogliono sempre arrivare fino in fondo alla competizione. A fronteggiarlo, parte del suo passato, rappresentato dal PSG. La squadra allenata dal teutonico Tuchel ha certamente una rosa dal potenziale enorme, candidata anch'essa alla vittoria finale: giocatori come Mbappè, fresco campione del Mondo con la nazionale ed eletto miglior giovane della competizione, Neymar e Thiago Silva, senza dimenticare gli italiani Buffon e Verratti, sono da tenere sotto stretta osservazione. Ironie del ranking UEFA, è anche toccata la peggiore squadra della terza fascia, il Liverpool finalista della scorsa edizione del torneo continentale, con un Salah monumentale e che quest'anno potrà contare su Alisson, portiere attualmente tra i migliori al mondo, entrambi collocati all'interno di una squadra davvero ben assortita. E come se non bastasse, come squadra di quarta fascia è presente la Stella Rossa Belgrado, e che, come spesso capita per le squadre balcaniche, può riservare una accoglienza di fuoco all'interno delle mura amiche. Il Napoli del nuovo corso ancelottiano è già chiamato ad una impresa disperata... saprà venirne fuori?

Gruppo D:

Lokomotiv Mosca/ Porto/ Shalke 04/ Galatasaray

Per quanto paradossale possa sembrare, un girone come questo è tutt'altro che facile per chi vi si trova all'interno. Certo, non vi sono serie (apparentemente) candidate alla vittoria finale, ma chi può prevedere quale sarà l'ordine di arrivo? Si qualificherà la Lokomotiv, la più "morbida" delle teste di serie, con gli esperti Farfan e Howedes, nonchè col vicecampione del mondo Vedran Corluka e il polaccio, in prestito dal PSG, Krychowiak? Sarà il Porto allenato dal mister, visto in azione da giocatore in Italia, Sergio Conceicao,  con una rosa che può definirsi completa in ogni reparto, con Casillas tra i pali e Brahimi e Militao come giocatori di spicco? Sarà lo Shalke, forte di giocatori del calibro di Caligiuri, Embolo, Stambouli e il neoacquisto Sanè? O sarà invece il Galatasaray, sempre in grado di poter contare su un pubblico impressionante per calore e vivacità, e che di certo si sgolerà per inneggiare a Selçuc Inan, Muslera, Feghouli e l'ex interista Nagatomo? A livello di pronostici, come capita in questo tipo di gironi, è uno dei meno scontati.

Gruppo E:

Bayern Monaco/ Benfica/ Ajax/ AEK Atene

Se si prendesse in considerazione la storia delle squadre in questo girone, si potrebbero scovare tantissimi giocatori conosciuti a livello internazionale: tra i tantissimi, Beckenbauer, Gerd Muller, Breitner, Maier, Hoeness per il Bayern; il pallone d'oro del 1965 Eusebio e il portiere belga Preud'homme per il Benfica; due tra le autentiche leggende della storia del calcio, Johan Cruyff e Marco Van Basten, per non parlare di Neeskens e in tempi più recenti Litmanen e Finidi George, tra i tanti, tantissimi talentosi giocatori che hanno militato per l'Ajax; mentre per l'AEK, non si può non citare quella che sono state due grandi bandiere della formazione ateniese; Dimitros Papaioannou, che dal 1961 al 1980 ha vestito i panni dell'attaccante di riferimento della squadra; e Stelios Manolas, difensore che ha militato esclusivamente per i gialloneri dal 1978 fino al 2000. Ma, per tornare nel presente, la sfida sembrerebbe, almeno in apparenza, molto più scontata. L'AEK infatti, nella quale milita il vulcanico attaccante ex primavera dell'Inter Marko Livaja, dovrebbe essere un gradino sotto sia all'Ajax, nella quale militano l'ex milanista Huntelaar, il talentuosissimo centrocampista Ziyech, per non parlare di Tadic e degli olandesi Blind e de Ligt, e sia al Bayern Monaco, la cui classe e ruolo di candidata per la vittoria finale parlano da soli, così come i giocatori che vi militano: Neuer, Lewandowki, Thiago Alcantara, Ribery e Robben, senza tralasciare Kimmich e il campione del mondo Tolisso. Il Benfica invece pare esserle superiore, e chissà che l'ex meteora del Frosinone Nicolas Castillo non riesca a riservare qualche sorpresa. Ad ogni modo, un girone che, almeno sulla carta, pare essere abbastanza deciso.

Gruppo F:

Manchester City/ Shaktar Donetsk/ Lione/ Hoffenheim

Come molte squadre di quarta fascia, anche l'Hoffenheim pare essere rassegnata al ruolino di squadra materasso. La particolarità di questa squadra sta nel fatto che possiede l'allenatore più giovane della competizione, il classe '87 Julian Nagelsmann, e vi militano, tra gli altri, una vecchia conoscenza nerazzurra, del Parma e del Livorno, Ishak Belfodil, e il vicecampione del mondo Kramaric. Il tasso tecnico non è certo esaltante, ma rappresenta una di quelle belle favole che il calcio sa regalare. Di ben altra caratura sono le altre concorrenti. Il Manchester City, ormai una realtà e non più solo la seconda squadra di Manchester, può contare su una rosa di primo livello, sebbene dovrà fare a meno di De Bruyne sino all'inizio del 2019, per via di un bruttissimo infortunio ai legamenti. Non dovrebbe essere un problema, vista la qualità a centrocampo nel quale militano anche Gundogan, Fernandinho, Mahrez e Bernardo Silva, ma certo è stata una brutta perdita per i Citizens. Il Lione, forte del capitano e campione del mondo Fekir, oltre al talento olandese Depay, è una squadra che può dire la sua, in un girone dove, a parte lo strapotere del City, non vi sono grosse rivali. Ma anche lo Shaktar non è da prendere sottogamba: la squadra di Donetsk, forte di una nutritissima colonia brasiliana e guidata dal promettente allenatore Paulo Fonseca, può ampiamente lottare per il secondo posto. City e Lione sembrano essere certe della qualificazione, ma la formazione ucraina non va affatto sottovalutata.

Gruppo G:

Real Madrid/ Roma/ CSKA Mosca/ Viktoria Plzen

Dopo l'incredibile exploit della Roma nella scorsa edizione, un girone come quello che le ha riservato l'urna dovrebbe essere, se non una passeggiata di piacere per il secondo posto, quanto meno una boccata d'aria fresca. A parte il Real Madrid, le altre due compagini presenti non sembrano poter essere all'altezza dei giallorossi. Il Viktoria Plzen, che vanta una rosa, fatta eccezione per il nigeriano Ekpai, interamente composta da giocatori della Repubblica Ceca, non sembra essere all'altezza delle squadre del girone. Il CSKA, che vanta tra le sue file l'ex Palermo Abel Hernandez e il croato vice campione del mondo Vlasic, oltre a un eterno incompiuto del calcio russo, Alan Dzagoev, ed all'esperto portiere Akinfeev, resta una squadra ostica, e la trasferta in terra moscovita non è mai semplice. Naturalmente, la grande favorita, anche al netto dell'addio di Cristiano Ronaldo, resta il Real Madrid, forte delle tre vittorie consecutive. E' vero che l'inizio della stagione per il neo allenatore Lopetegui non è stato dei migliori, dopo il marasma che lo ha portato all'esonero dalla nazionale a pochi giorni dall'inizio del mondiale russo, e in seguito alla sconfitta in Supercoppa Europea contro l'Atletico Madrid, ma definire la compagine dei Blancos come non all'altezza degli scorsi anni, sarebbe peccare di eccessiva crudeltà. La rosa resta, se non la migliore, una delle migliori al momento in Europa, e giocatori come Modric, Sergio Ramos, Bale, Kroos, Varane, Isco e il neoacquisto Courtois, solo per prendere una manciata di nomi, certamente saranno galvanizzati dal fatto di essere usciti dall'ombra di Cristiano Ronaldo. I favoriti restano sempre loro. E quindi, di conseguenza, anche per la vittoria nel girone. La Roma, che sta affrontando una sorta di restauro, resta una squadra solidissima, e per un Nainggolan e Strootman che sono partiti, sono arrivati Pastore e Nzonzi, campione del mondo con la Francia. Dovrà essere bravo Di Francesco a trovare la quadra vincente e trascinare la Roma verso una stagione di Champions di grandi soddisfazioni. Le potenzialità le ha eccome.

Gruppo H:

Juventus/ Manchester United/ Valencia/ Young Boys

Chiude questa girandola di squadre e di gironi proprio quello della Juventus, dove è giunto questa estate uno dei giocatori più forti della storia del calcio: Cristiano Ronaldo. Forte di un acquisto tanto eclatante, e di una rosa che sembra davvero completa in ogni reparto e pronta a mirare alla vittoria finale, la squadra bianconera è pronta a togliersi grandi soddisfazioni europee, e toccherà ad Allegri saper far trovare le giuste motivazioni ed invitare i suoi giocatori ad emulare la professionalità del fenomeno portoghese, un mostro di atletismo e con ancora tantissima voglia di migliorarsi, più di quanto già non sia. L'arrivo di Cancelo e il ritorno di Bonucci vogliono mandare un messaggio chiaro: la Juve si è stufata di vincere solo in Italia, vuole dominare anche in Europa. Ad affrontarla ci sarà il Manchester United di Josè Mourinho, che sta passando un inizio di campionato non proprio all'altezza delle aspettative, ma che certamente in Champions saprà ritrovare le giuste motivazioni. Al di là degli screzi con l'allenatore portoghese, Pogba vorrà dimostrare sempre più il suo valore e anche che il mondiale non è il suo punto d'arrivo, ma un punto d'inizio. E quando si hanno giocatori come Rommelu Lukaku, autore di un sontuoso mondiale col Belgio, come Matic, Rashford, Martial, Sanchez e non solo, diventa scontato il mirare a giocare una grande competizione. Il Valencia, per quanto, almeno teoricamente, sia un gradino sotto le prime due, rappresenta quella classica squadra ostica che può compromettere la qualificazione delle più titolate. Con Marcelino in panchina, i Blanquinegres possono rappresentare la sorpresa del girone, grazie a giocatori come Guedes, che deve dimostrare di valere i 40 milioni spesi per lui, Kondogbia, che pare aver trovato la sua giusta dimensione e motivazioni, come Rodrigo, che può divenire la rivelazione di questa Liga, o come Gameiro, esperto attaccante francese militante ormai da anni in Spagna. Lo Young Boys sembra essere molto al di sotto delle formazioni precedenti, e pertanto dovrebbe rappresentare la squadra più debole del girone, ma non per questo andrà sottovalutata.

Insomma, una Champions League che sin dai nastri di partenza si preannuncia scoppiettante e ricca di belle partite. Chi vincerà quest'anno? Non resta che scoprirlo.