10 partite, 46 gol, vittorie, sconfitte, pareggi, grandissimi gol, sorprese, conferme e grande calcio. La prima giornata del campionato è iniziata con il botto, e soprattutto ci ha fatto capire subito che sarà un anno molto competitivo e soprattutto che sarà una annata di rinascita; di rinascita perché torneranno finalmente i tifosi allo stadio dopo più di un anno; di rinascita perché sarà il primo campionato normale dopo la pandemia; di rinascita perché sarà il primo campionato che vivremo da campioni d'Europa, dopo l'impresa fatta da Mancini quest'estate.

È stata un'estate molto particolare, che ha visto ritorni in Italia di allenatori molto importanti (Allegri, Mourinho, Sarri, Spalletti), ma che ha anche salutato personaggi che sono stati protagonisti importanti nelle ultime annate (De Zerbi, Conte, Lukaku, De Paul, Donnarumma etc). In più ci sono state squadre che hanno investito primariamente sulla guida tecnica per rilanciarsi dopo stagioni deludenti (oltre i nomi di prima, da sottolineare Italiano alla Fiorentina e Juric al Torino). E ovviamente ci sono state anche conferme importanti (Gasperini, Pioli, Ballardini, Mihajlovic etc).
Si è deciso di investire molto sulla guida tecnica per poter seguire una certa idea di calcio e per poter avere persone competenti capaci di valorizzare il materiale a disposizione senza dover investire troppi soldi in un mercato, che ha tutt'oggi paga gli strascichi della crisi legata al Covid 19. Soprattutto sono state fatte scelte che implicano le società a dare inizio a seri progetti. 
Onestamente il livello tecnico del campionato è più basso... ma ciò rende tutto paradossalmente più interessante. Abbiamo 7 squadre che si giocheranno i primi 7 posti, di cui 5/7 con un nuovo allenatore. Abbiamo squadre che hanno fame di rivalsa dopo annate negative (Fiorentina, Torino e Cagliari) e altre che vogliono confermarsi se non migliorarsi addirittura (Bologna, Genoa, Sampdoria). E abbiamo delle neopromosse interessanti da seguire. Abbiamo davanti un campionato molto competitivo, dove quasi sicuramente vedremo tante squadre con mentalità propositive che penseranno ad esprimere un bel gioco e valorizzare ogni elemento in rosa nel miglior modo possibile. Abbiamo un campionato vero. Non il migliore, ma vero. E la prima giornata ce l'ha fatto subito capire.

La prima partita della giornata ha visto esordire l'Inter, campione d'Italia, del neo tecnico Simone Inzaghi contro il Genoa di Davide Ballardini, gara terminata sul 4-0 a favore degli uomini di casa. Dopo la storica e bella vittoria del campionato, l'estate dell'Inter è stata condizionata dai numerosi problemi economici che hanno portato Zhang a dover ridimensionare le ambizioni, l'organico e il progetto. Sono andati via Conte, Hakimi e Lukaku e purtroppo è stato perso anche Eriksen. Sono arrivati Inzaghi, Dumfries, Dzeko e Chalanoglu, e molto probabilmente arriverà anche uno fra Correa e Belotti. Sicuramente la squadra è più debole dello scorso campionato, non bisogna nasconderlo, ma evidentemente tutte le problematiche estive hanno oscurato totalmente la scelta di affidare la guida tecnica ad un allenatore bravo e preparato come Simone Inzaghi; un allenatore che in 5 anni alla Lazio, eccetto lo scudetto, ha vinto tutto ciò che potesse vincere, esprimendo sempre un bel calcio e raccogliendo sempre i frutti del lavoro, valorizzando giocatori e rilanciandone altri. Un allenatore veramente molto bravo. Certo, l'Inter è un'altra cosa. Inzaghi del resto ha vissuto tutta la sua vita professionistica all'interno di un ambiente totalmente diverso da quello nerazzurro. Ma i risultati di Simone Inzaghi sono dati di fatto, e la scelta è assolutamente interessante. Con lui si potrà vedere un bel gioco e si potranno raggiungere traguardi molto importanti, però sarà fondamentale dargli tempo di lavorare e sarà fondamentale evitare paragoni con il passato. Del resto, l'Inter dello scorso anno non è più quella di quest'anno. Ma è pur sempre una squadra forte in ogni reparto, con giocatori di grandissima qualità. E anche gli innesti sono giocatori assolutamente interessanti. Dzeko infatti lo conosciamo tutti, così come Chalanoglu. Andrà testato Dumfries in un campionato più difficile e in una competizione più lunga rispetto all'europeo, ma è un innesto assolutamente interessante. Il materiale c'è. Come detto prima, sarà importante non mettere pressioni addosso alla squadra e lasciali lavorare, perché il potenziale per far bene c'è ed è alto. E la partita con il Genoa, che è una squadra che dovrà assolutamente completarsi con giocatori pronti, è un esordio che fa ben sperare.

Fa ben sperare anche la Lazio di Maurizio Sarri, che sabato sera ha vinto 3-1 contro la sua vecchia squadra, l'Empoli. Non è stata una Lazio perfetta, ma sappiamo bene che per poter far funzionare gli automatismi del gioco dell'ex allenatore del Napoli ci vuole tempo e duro lavoro, perciò non era assolutamente scontato vincere ad Empoli contro una squadra che sa giocare bene a calcio e che vorrà giocarsi la salvezza fino alla fine della stagione, con voglia di vendicare la retrocessione di tre anni fa beffarda. Sicuramente la Lazio si è aggrappata alle proprie individualità, Lazzari, Milinkovic Savic e Immobile su tutti, in attesa del miglior Luis Alberto. Una Lazio che molto probabilmente necessità di un altro esterno e anche di un centrocampista (è fatta per Basic), in modo da dare in mano a Sarri una rosa completa su cui lavorare per poter in futuro vedere quel bel gioco che l'allenatore toscano ci ha mostrato in passato. Servirà tempo, ma pur di vedere il gioco di Sarri questo e altro.

Anche l'Atalanta ha faticato molto, ed è riuscita a vincere in extremis grazie ad un gol del giovane attaccante Piccoli. La dea ha sofferto molto il pressing estremo del Torino di Juric e molto probabilmente una condizione non ancora ottimale. Del resto l'Atalanta è un po' come i fuochi d'artificio estivi: partono piano... ma poi quando esplodono, non si fermano più e danno spettacolo. E sono sicuro che anche quest'anno sarà così, nonostante ci siano alcune situazioni ancora da risolvere (la questione di Duvan Zapata, alcune richieste in alcuni ruoli che per Gasperini devono essere completati, alcuni giocatori di troppo...).
Per quanto riguarda il Toro, la prestazione è stata molto positiva e fa ben sperare i tifosi granata, nonostante un mercato non esaltante e un Juric deluso per i pochi interventi. Ma tutti sappiamo che se c'è qualcosa che Juric sa fare, è proprio quello di esaltare i giocatori in rosa a prescindere dai limiti, e se l'ha fatto per due anni a Verona non vedo perché non possa farlo al Torino con giocatori di livello più alto.

Nonostante una espulsione "strana" di Victor Osimehn, il Napoli ha cominciato con il piede giusto, vincendo 2-0 contro un Venezia molto ordinato. E l'ha fatto trascinata dal solito e indispensabile Lorenzo Insigne, che non ha per niente pensato alle chiacchiere fatte in queste settimane e che verranno fatte anche in futuro se non si dovesse rinnovare il suo contratto. Voglio sottolineare un pensiero personale: rinunciare a questo Lorenzo Insigne sarebbe la più grande sconfitta dell'era De Laurentiis per distacco, dato che il fresco campione d'Europa sta vivendo il momento clou della carriera e lo sta facendo nel miglior modo possibile. Farebbe comodo a molte squadre... spero per il Napoli che riescano a risolvere questo problema. Vittoria anche per la Roma di Mourinho contro una buona Fiorentina(per chi tifasse Fiorentina come me, andate nella sezione dei miei articoli e leggete la mia analisi sulla partita della viola). E l'ha fatto con carattere e con grande sostanza e lucidità, proprio come piace a Mourinho, trascinata da uno spettacolare Abraham, autore di una partita spettacolare nonostante gli sia mancato solo il gol. Vedremo mai lui e Schomurodov insieme? Credo proprio di sì, dato che Mou l'ha confermato nel post partita. Le caratteristiche dell'Uzbeko possono assolutamente coesistere con quelle dell'ex Chelsea. Sicuramente alla Roma bisogna riconoscerle di essere stata attenta, compatta e molto efficace nel momento in cui doveva rompere gli indugi, e ha anche mostrato di avere un grande carattere, aspetto che le squadre dell'ex Chelsea e Tottenham devono sempre avere, e che negli ultimi anni alla Roma è mancato. Il matrimonio fra Mourinho e la Roma può essere veramente molto positivo... occhio a questa squadra. Magari non quest'anno, ma già dal prossimo se verranno fatte le cose per bene potrà essere una delle candidate al titolo. Quest'anno dovranno mettere le basi. Aggiungo una mia considerazione; lo Special One ha parlato di un campionato più direzionato ad un calcio non solo tattico e difensivo, ma più offensivo e spettacolare rispetto a quello che aveva lasciato 11 anni fa. Ciò mi porta a dire... dopo anni del Mourinho di sostanza, che pensava solo alle vittorie, che pensava solo al risultato, vedremo un Mourinho anche di qualità? Sarò un aspetto da tenere in considerazione. Intanto la prima partita è andata bene.

Alla Juventus invece non è andata proprio bene la prima partita... infatti l'esordio è terminato sul 2-2 contro l'Udinese dopo essere andati all'intervallo sul 2-0. La Juve io l'ho vista a due facce: bene nel primo tempo, trascinata da un super Dybala e molto reattiva e lucida in ogni singola giocata; male nel secondo tempo, poco lucida, confusionaria, troppo schiacciata... sicuramente c'è da migliorare, perché, come ha detto Max Allegri, questa squadra è difficile da migliorare. Ciò mi fa pensare che il problema sia mentale, perché non riesco a trovare motivazioni tecniche o tattiche nel cambiare completamente faccia da un tempo all'altro. Allegri sicuramente lavorerà sulla testa della squadra e cercherà di gestire nel miglior modo possibile la rosa gara dopo gara, come fatto ieri con Ronaldo. Poi ovviamente, se vogliamo sintetizzare al massimo la partita di ieri... la Juve ha perso due punti per colpa di Szczesny. È vero che chi ben comincia è a metà dell'opera, ma è altrettanto vero che è meglio sbagliare ad agosto che a maggio.

Buona, sofferta, vittoria del Milan nel posticipo del lunedì sera contro la Samp. Gara decisa da un guizzo di Brahim Diaz, che quest'anno potenzialmente potrà essere un vero protagonista della squadra dopo averlo mostrato a tratti nella scorsa stagione. Il Milan ha giocato a ritmi altissimi il primo tempo, arrivando più volte vicino al gol, e ha avuto un calo fisiologico nel secondo tempo, che, per fortuna loro, non ha condizionato il risultato finale. Sicuramente il Milan non è ancora lucido al 100% e non sono ancora sicuro se sia più forte o no dello scorso anno. Di una cosa sono certo... la forza nel Milan nell'ultima stagione è stata il gruppo, e anche quest'anno lo sarà. L'obiettivo è confermarsi fra i primi quattro in classifica, e sicuramente avrà le carte per giocarsela. Intanto però, vincere 1-0 a Genova in una partita molto difficile contro una buonissima Sampdoria all'esordio, era tutt'altro che scontato. E il cuore rossonero lo abbiamo visto anche in una serata molto difficile. Detto tutto ciò, hanno vinto sei big su sette. Per quanto riguarda le altre squadre del campionato, vanno registrate le vittorie del nuovo Sassuolo di Dionisi e del Bologna di Sinisa Mihajlovic, rispettivamente contro il Verona di Di Francesco e la Salernitana  di Castori, e il bel pareggio pirotecnico fra Cagliari e Spezia. Tutte partite giocate a buoni ritmi e con tanti gol, con squadre che hanno pensato a proporre molto assecondando il tatticismo. Speriamo che questo inizio sia solo l'antipasto di un bellissimo campionato, che ritroverà (e voglio sottolinearlo il maggior numero di volte possibile) finalmente i tifosi, che sono l'aspetto più importante e fondamentale in questo bellissimo sport, e che speriamo di non perdere mai più... perché il calcio è dei tifosi.
E non è una frase di circostanza, è la pura e sincera verità.
BUON CAMPIONATO A TUTTI, E W IL CALCIO.