Un po' dispiace. Forse sarebbe stato ancora più bello batterli sul campo ma, siamo onesti, l'eliminazione degli "antipatici" francesi da questi europei è stata una goduria per tutti e non solo per noi italiani. Il destino poi, crudele e maligno com'è, ha fatto in modo che i campioni del mondo venissero fatti fuori dalla Svizzera che, qualche giorno fa, l'elegantissimo ex centrocampista di Milan, Juventus e Inter, Patrick Vieira definì una squadra troppo "facile" da battere per poter considerare l'Italia una delle pretendenti al titolo, chissà se oggi continua a pensarla allo stesso modo. I fatti dicono che noi continuiamo a giocarcela con le altre 7 squadre più forti d'Europa (e stavolta incontreremo la più forte in assoluto) e loro, i campioni del mondo in carica, quelli che giocano il calcio champagne, che hanno l'attaccante più forte del mondo (Mbappè, unico rigore sbagliato), che hanno "intensità, potenza e ritmo", sono fuori e ritornano a casa sconfitti, amareggiati ed accompagnati dall'euforia del resto d'Europa con a capo gli italiani perchè nello sport non basta essere i più forti ma, oltre all'intensità la potenza ed il ritmo tanto agognati da Vieira bisogna essere umili, rispettosi dell'avversario che incontri e non dare mai niente per scontato. Chissà se adesso chiederanno un test antidoping come accaduto all'Eurovision dopo la vittoria dei Maneskin. 
A proposito, ora sarebbe proprio il caso di dire ZITTI E BUONI! 

Tutti sanno vincere, in pochi sanno perdere.