Precisiamo subito che lo stuolo di tutti quelli che inizieranno dicendo: "lo sapevo", "lo avevo detto", "neppure quarti", " Colpa di Pioli", "il Milan è scarso" e via discorrendo, preferisco si astengano dal commentare questo post. Troppo Spezia e poco Milan, inducono obbligatoriamente a stare zitti, almeno fino alle prossime due partite, che oltre ad essere difficilissime, potranno probabilmente dare risposte e spiegare cosa potrà succedere da oggi a fine stagione.

Allora questo commento, più che un tentativo di trovare spiegazioni, vuole essere lo sfogo di un tifoso deluso, incredulo nel vedere la propria squadra, in balia di una neo promosso, soccombere meritatamente, senza reagire, senza creare una occasione da gol, un tiro nello specchio della porta spezzina in oltre novanta minuti di gioco. Sono ventuno giornate che sento ripetere: "verranno le giornate storte e i momenti difficili", ecco, tutti accontentati, il Milan ha perso, senza giustificazioni, senza assenze, senza reazioni, non ci resta che attendere la prossima partita per capire se è stato solo, un brutto episodio e un passo falso, per reagire e riprendere la marcia trionfale e non funebre, come già in troppi iniziano ad intonare.

Chi come me è attento e scaramantico a certi segnali, aveva notato che il sorrisetto di Calabria nel momento che l'arbitro di Milan-Crotone gli esibiva il cartellino giallo, evitandogli la trasferta a La Spezia, ma garantendogli la presenza nel derby stracittadino, non era certamente "bene augurante" e anticipava una certa superficialità nei confronti dell'avversario da affrontare. Sia chiaro questo non significa che se Calabria avesse giocare al posto di Dalot, per distacco il peggiore in campo, il Milan avrebbe evitato la sconfitta, ma certamente che un po' tutto l'ambiente, tecnico compreso, fosse convinto che questa vittoria sarebbe stata ottenuta.

Non a caso Pioli nel dopo partita ha parlato di sbagli, di tutti, senza escludersi. Schierare Kjaer, Bennacer e Calhanoglu, reduci da lunghe assenze, nella convinzione che sarebbero stati sufficienti per ottenere il miglior risultato, si è rilevata una soluzione sbagliata. Così come non effettuare cambi durante l'intervallo. Capisco che essendo andati tutti malissimo, fosse difficile fare delle scelte, ma il Milan aveva finito il primo tempo in pareggio, subendo l'avversario e senza dare segnali di poter essere pericoloso in fase di attacco e due cambi, per quanto casuali, potevano servire come "scossa", alla ricerca di una improbabile reazione. Il Mister ha preferito aspettare e i due gol subiti sono stati la logica conseguenza di una partita giocata da "spartning partner". Ogni riferimento al pugilato, non è casuale, poichè la nostra squadra, è rimasta all'angolo, subendo tutta la partita, senza reazione.
Volendo cercare qualche giustificazione c'è solo da sperare che durante queste due settimane, senza impegni extra campionato, si siano aumentati i "carichi" atletici per migliorare la condizione e rafforzarla per il finale di stagione. Ciò spiegherebbe la difficoltà generale ad essere rapidi e reattivi. 
Se neppure questa tesi fosse concreta, allora c'è da sperare che questa bruttissima, quanto inaspettata, caduta possa essere di lezione, un monito a non abbassare la guardia, a non cullarsi su facili allori, ma tornare ad essere concreti. Una squadra così giovane, lo abbiamo sempre detto e saputo, può smarrirsi e fare sbagli, era in preventivo. Allora guardiamo avanti, segnamo questa giornata come uno "sbaglio di percorso", un Milan che invece di presentarsi a La Spezia è andato, con Ibra, a Sanremo da Amedeus e Fiorello, tifosi interisti.

Ci attende una settimana importante, il lato positivo è che, qualsiasi sia il risultato dell'Inter contro la Lazio, i Nostri "ragazzi" avranno tutte le motivazioni necessarie per cercare rivincite. Testa bassa e pedalare, magari eliminando le troppe voci extra campo che creano distrazioni.
Non è questo il momento di criticare o demorallizzarsi, il Milan di ieri sera è stato troppo brutto, per essere quello vero. Certo oggi siamo avviliti e dispiaciuti, ma abbiamo perso una battaglia, non certamente la guerra, per quella la strada è ancora molto lunga.
FORZA MILAN