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Prima l'annuncio e poi la sospensione della Superlega, un evento che si è abbattuto come un fulmine a ciel sereno sul mondo del calcio. La decisione parte pero' da lontano: da più di tre anni i club interessati preparavano questa nuova competizione. La pandemia di Covid e conseguente crollo dei ricavi delle società di calcio ha sicuramente dato un'accelerata a questo progetto. Mi sono spesso chiesto in questi mesi: "Come faranno società come Inter, Juventus, Real o Barça" con un mare montante di debiti, stipendi milionari da pagare e ricavi travolti dalla pandemia? Non vedevo altra soluzione che il ridimensionamento dei club: cedere i giocatori più costosi (probabilmente a prezzo di saldo), liberarsi degli ingaggi piu' pesanti e abbassare i propri target sportivi. Chi mi segue sul sito sa che ho ipotizzato un ridimensionamento dell' Inter forse gia' da questa estate, dopo la probabile cessione della società da parte degli Zhang. Stessa cosa dicasi per la Juventus, pronta per un clamoroso ribaltone. La Superlega poteva essere una soluzione immediata ai problemi finanziari di queste società e a cascata di quelle minori. Si parlava di 350 milioni di euro l'anno ai partecipanti della nuova lega. In un paio d'anni le società interessate potevano ripianare i debiti e permettersi qualche colpo di mercato extra. Adesso invece chi sarà disposto a pagare 40 mln per Vlahovic o 25 per Scamacca? Come faranno a stare a galla i Sassuolo o Atalanta, se non sanno a chi piazzare a fior di milioni i propri gioielli? La crisi finanziaria dei big si rifletterà giocoforza sulle piccole, già gravate dai mancati incassi dagli stadi. La superlega aveva inoltre previsto un contributo di solidarietà ai club minori, ma la Uefa e l'opinione pubblica non hanno dato il tempo di illustrare il progetto.
La superlega è stata bollata subito come il male assoluto e la morte del calcio. Oddio, qualcuno forse sarebbe finito all'obitorio, ma non certo il calcio. Sto parlando della Uefa, che minacciata della stessa sua esistenza, ha smosso mari e monti, media e politici, pur di bloccare questa minaccia. Secondo alcune testate giornalistiche sarebbe addirittura arrivata a pagare i club inglesi per fuggire dalla Superlega. Mai mi sarei aspettato il populismo anche nel calcio. L'Uefa e i suoi sostenitori hanno parlato di morte della meritocrazia e dello sport, ma dov'era tutto questo quando escludevano Milan e Galatasaray dalle coppe guadagnate con merito? O quando permettevano al neo vicepresidente dell’ECA , Al Khelaifi, di aggirare qualsiasi norma acquistando a fior di milioni Mbappe' e Neymar? Perché non c'è stata una sollevazione popolare per i migliaia di morti durante la costruzione degli stadi in Qatar a seguito dell'assegnazione poco pulita di un Mondiale senza né capo nel coda? Se nel basket europeo esiste già un progetto simile alla Superlega (Eurolega) e così anche nel rugby (Torneo sei nazioni) mi state dicendo dunque che questi due sport non sono meritocratici? Interrogativi che dovrebbero far riflettere quei tifosi che si sono schierati subito con l'Uefa. Provo pena per quei 1000 tifosi del Chelsea che, sfidando le norme anticovid, si sono ammassati a protestare davanti allo stadio per una "causa" del genere.
L'idea di fondo della Superlega è ottima, ma evidentemente sono stati fatti troppi errori nella sua creazione. Primo tra tutti non aver previsto o saputo fronteggiare una tale reazione da parte di Uefa e opinione pubblica. Florentino Perez, fondatore della Lega, afferma che la Superlega non è ancora morta. Mi auguro vivamente che sia così e che venga rimodellata. Si potrebbe pensare di allargare il numero di club non fondatori a scapito di quelli fondatori. Passare dunque a 10 club partecipanti di diritto (riducendo a 4 le squadre inglesi, escludendo Tottenham e Arsenal) e aumentando a 10 i club che partecipano per criteri di merito. Questi club potrebbero essere selezionati in base al piazzamento nel campionato. Ecco così che un'Atalanta che arrivi tra i primi quattro, potrebbe accedere alla competizione con pieno merito.
Questa Superlega, comunque, va fatta; altrimenti vedremo fior fiore di societa' inabissarsi, per ridimensionamento o fallimento.
Blog: Solo la Superlega può salvare il calcio

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