Ebbene sì, lo confesso...

Il pareggio a Firenze tra l'altro con l'ennesimo episodio molto dubbio che fa del regolamento una questione "ad manus" ossia un interpretazione in base alla squadra, al colore della maglia ed al suo peso politico, mi ha reso in parte felice... non fraintendetemi, da simpatizzante rossonero fin da bambino vorrei che il Milan vincesse sempre sia chiaro, ma in questi tempi insoddisfacenti e privi di gioie bisogna pazientare ed " aspettare che la notte passi".

Almeno ho potuto constatare dopo l'ulteriore torto subito, finalmente qualcuno dalla dirigenza in questo caso il DT Maldini si fa sentire... e' già qualcosa dopo mesi di silenzio, ma non abbastanza, toccherebbe all'AD in pectore Ivan Gazidis farsi sentire nelle opportune sedi, dato che è colui preposto a tenere i rapporti con le istituzioni, dando un segnale vero, tangibile e concreto non solo a mass media ed al palazzo del calcio con i suoi parrucconi... ma soprattutto ai propri tifosi, dimostrando al di là delle chiacchiere di circostanza (vedi intervista alla Gazzetta dello sport), che il Milan ha una proprietà ed anche una dirigenza, che in maniera coesa chiede rispetto, ed arbitraggi equi.

Dall'altro lato gli arbitraggi spesso insufficienti non devono far passare in secondo piano il fatto che questa squadra continua a convivere con i suoi fantasmi, paure, disattenzioni, errori madornali dei singoli, cattiva gestione e lettura dei vari momenti della partita... ok sono giovani, acerbi e devono crescere, ma ciò mi convince sempre più' come questa squadra sono anni che non ha una guida tecnica, un gestore come un selezionatore (vedi un CT della nazionale) si occupa dell'allenamento generale tecnico/tattico, aerobico, sui movimenti difensivi/offensivi di reparto o le varie "mansioni", ma tutto questo non basta se hai una rosa di ventenni che ancora devono maturare e forgiarsi.

Ecco perché il Milan ha bisogno di ingaggiare un vero allenatore, uno che abbia carisma, deve saper entrare nella testa dei giocatori, il calcio non è fatto solo di tecnica o tattica, il calcio è fatto anche di fiducia, di determinazione, di convinzione nei propri mezzi, possiamo fare mille esempi di giocatori anche modesti tecnicamente che hanno cambiato le loro prestazioni radicalmente in positivo o in negativo,  per svariati motivi, quante volte si sente dire: "non sento la fiducia dell'allenatore" , o perché non c'è il giusto feeling o dialogo... succede o può succedere in squadre come il Real Madrid fatta di giocatori maturi e come uomini "formati", figuriamoci al Milan fatto di calciatori giovani e non ancora uomini formati.    

Un'altra componente importante dell'identikit dell'ottimo allenatore è dedicarsi alla crescita dell'atleta, ossia lavorare tecnicamente sul singolo, far risaltare o tirare fuori le doti del calciatore, lavorare sull'ABC, sui fondamentali stop, colpo di testa, conclusioni, marcatura a uomo, ( dipende dal ruolo ovviamente) destando particolare attenzione alle lacune che un giovane calciatore ha...

Il calcio di oggi è molto differente rispetto al calcio di 30 anni fa, è basato molto sulla corsa e sulla grinta, spesso i giocatori crescono velocemente trascurando appunto l 'ABC... un difensore moderno ad esempio non è in grado di saper marcare a uomo come un Pietro Vierchowod, o basti vedere calciatori che 9 volte su 10 quando calciamo la palla arriva in cielo anziché nello specchio della porta.

Il Barcellona ha un settore giovanile invidiabile dove si punta davvero alla crescita del giocatore, lo stesso Milan degli invincibili aveva uno zoccolo duro venuto dal settore giovanile, se davvero il tanto sbandierato progetto a medio/lungo termine di Elliot sono i giovani, puntassero anche sul rilancio del settore giovanile in maniera seria, in modo da farsi calciatori e uomini in casa, anziché svenderli a 5 milioni (Cristante) come fatto da Galliani.   

Mancano 2 mesi alla fine del campionato, e credo che indipendentemente dal piazzamento assisteremo ad un cambio in panchina oltre ad un possibile ribaltone nei quadri dirigenziali... non ci resta che attendere e vedere come si evolveranno le cose.