Hai tirato un sospiro di sollievo.
Sì, esatto, proprio tu.
Proprio tu, tifoso juventino, che nei giorni precedenti la finale di Europa League hai tirato fuori il classico “è una coppetta; è come un portaombrelli per la paura (che poi, perché?) di vedere l’avversaria di sempre innalzare al cielo un titolo internazionale per poi cambiare atteggiamento, di colpo, “così, de botto, senza senso” (cit.), sfogando tutto il timore accumulato di vedere ingrassare la bacheca europea nerazzurra di un titolo UEFA che dalle parti di Torino manca dal 1996.

Proprio tu, tifoso milanista, che vista la tua attuale situazione hai mantenuto un profilo basso, ma dentro di te non aspettavi altro che il colpo del Siviglia. Lecito, per carità, c’è la rivalità, ed è giusto così. È il sale del calcio. Solo un consiglio: continua a mantenere questo profilo basso, onde evitare figuracce.

Proprio tu, tifoso interista, o pseudo tale, che dopo aver blaterato per un anno intero di Conte che non è un top allenatore, di calciatori non adatti allo schema o viceversa, di società assente, di dirigenti incompetenti, di manovra non fluida e tutte le altre splendide perle che ci hai concesso, adesso te la godi. Eh sì, perché vuoi mettere doversi rimangiare tutto? Dover ammettere che alla fine ti sei sbagliato? Riconoscere che, in fondo, tutto il lavoro compiuto in questa stagione non è poi così da buttare nel cestino? Meglio perderla ‘sta coppa fastidiosa che non serve a niente. Mica è la Champions, che ci frega? Ma tranquillo, il pericolo è passato: hanno vinto gli altri.
O i tuoi, dipende dai punti di vista.
Ecco, per tutti voi, adesso, la festa può cominciare.
Come? Non tutti l’hanno pensata così?
Infatti, assolutamente.

So per certo che ci sono tifosi juventini e milanisti che avranno assistito al match in modo sportivo ed alcuni anche tifato in virtù della regola “in Europa si tifano le squadre italiane”.
E so anche per certo che ci sono interisti criticoni, che vorrebbero vedere Indaco32 allenatore piuttosto che Conte in panchina, ma che amano l’Inter e che hanno sostenuto ugualmente la squadra perché allenatori e calciatori passano, ma il club è sempre unico.
Dunque, queste righe iniziali non sono rivolte a chi alla fine dell’incontro si è lasciato andare allo sconforto o semplicemente l’ha presa in modo sportivo.
No.
Mi riferisco a coloro che hanno realmente temuto che la Coppa UEFA 2019/20 finisse nelle mani di Handanovic.
A proposito, partiamo dal capitano sloveno e non parliamone più.

HANDANOVIC: CAPITANO STRAORDINARIO
Uno dei portieri più forti della sua generazione.
Un esperto nel parare i rigori, esemplare e corretto tra i pali.
Capitato nel periodo storico peggiore della storia interista, è sempre rimasto qui. Avrebbe potuto trovare gloria altrove, giocare la Champions League.
Ma lui no.
Ha atteso.
Ha tenuto duro, si è impegnato, ha abbracciato un progetto e si è giocato tutta la sua carriera con una squadra in costruzione.
Se c’è un atleta di questa rosa che meritava la vittoria più di ogni altro, questo è lui.
Un riconoscimento per il suo attaccamento sarebbe stato meritatissimo.
Ancora c’è tempo per vincere qualcosa, ma oggi fa male.
Caro juventino, milanista e pseudointerista di cui sopra: almeno su questo siamo d’accordo?

CONTE HA SBAGLIATO. CONTE SALUTA
Non ci credo.
Indaco32 dice che il tecnico nerazzurro ha commesso degli errori.
Si vede proprio che è incazzato.

Il problema di Antonio Conte, molto probabilmente, non si porrà più.
Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico salentino nel post-partita (sto scrivendo a mezzanotte, rendetevi conto di come l’ho presa) non lasciano molte speranze: il rapporto con la società nerazzurra, a meno di stravolgimenti, si conclude a Colonia.
Benissimo: adesso, tutti coloro che l’hanno tacciato di tutti i mali saranno felici.
Che vuoi che sia, arrivare secondi in classifica e in finale di Europa League?
E' una coppetta, Indaco32, mettitelo in testa.
Dunque, siete contenti?
Bene.
Ma per rendervi ancora più felici, un sostenitore sfegatato dell’ex tecnico blues mette il carico: ieri, la conduzione tecnica è stata pessima.
Nervosismo allucinante e cambi inspiegabilmente tardivi sono, a mio avviso, le due pecche clamorose di una finale persa giustamente ma che poteva avere un altro epilogo se solo… no, io non amo i se, quindi: abbiamo perso.

Conte ha sbagliato
Avrei voluto restasse ancora perché abbiamo ritrovato l’interismo perduto e siamo tornati a vivere certe notti proprio con lui.
Quelle notti che abbiamo inseguito invano per un decennio.
Qualcuno, però, ha dimenticato da quali annate veniamo.
E pertanto, via ai brindisi: si ricomincia nuovamente daccapo.

LA STAGIONE È STATA FANTASTICA, MALGRADO LA COPPETTA
Lo so, caro juventino, milanista e pseudointerista.
Lo so, tu adesso sei con lo sfottò in canna e ti prendi la soddisfazione dopo aver rischiato di vedere festeggiare gli interisti veraci.
Però, io avrei voluto essere nei tuoi panni, lo ammetto.
Saresti sempre cascato in piedi.

OPZIONE 1: L’INTER VINCE LA COPPA UEFA
Che esaltati! Festeggiate per una coppetta. Ma hai visto che squadre c’erano nel tabellone? Dai, ma come vi siete ridotti, a festeggiare lo scarto delle coppe europee. È meglio andare avanti e farsi eliminare da qualche squadra della Ligue 1 che è ferma da 5 mesi. Cioè, scherziamo? Poi, quella coppa, è pure brutta esteticamente, che ve ne dovete fare? Già che ne avete vinte voi 4, significa che proprio non vale niente”.

OPZIONE 2: L’INTER PERDE LA COPPA UEFA
Cioè, siete ridicoli. Siete riusciti a perdere la Coppa con il Siviglia. Dai, su, ma veramente pensavate di potere vincere? Solo voi ci potevate credere! Solo perché avete fatto 5 reti allo Shakhtar. Non avete ancora un livello accettabile per competere, è già tanto che siete arrivati in finale. Zero titoli ancora una volta. Ben vi sta.”
Meraviglioso.
Semplicemente, stupendo.
Lo so, lo so, quanti interisti avrebbero adottato i medesimi comportamenti a parti invertite?
Una marea.
E difatti è rivolto a tutti indistintamente: non è la maglia che conta, in questo caso.
Detto ciò, per me rimane una stagione stupenda.
Siamo stati la squadra italiana che è arrivata fino in fondo in una competizione UEFA, in una stagione travagliatissima.
Dopo 21 anni, abbiamo riportato l’Italia a giocarsi questo trofeo troppo spesso bistrattato.
Siamo tornati dopo 10 anni a giocarci qualcosa in campo internazionale.
Siamo riusciti a chiudere una stagione dignitosa, con qualche rimpianto, certo, ma finalmente possiamo dire di essere tornati in una dimensione accettabile.
Gli anni dei settimi posti per caso e delle qualificazioni risicate devono essere messi da parte.

Siamo l’Inter e quest’anno se ne sono accorti tutti.
E anche voi.
Già, proprio voi, che siete stati con il terrore davanti al televisore, attendendo la rete salvifica andalusa.
Siete stati accontentati.

Ma una cosa c’è ed è evidente: l’Inter è tornata. Che vi piaccia o no.

- MESSAGGIO ALLA SQUADRA
Grazie ragazzi, è stata una stagione esaltante.
Dopo nove anni, posso dire di essere finalmente onorato.
Voglio vincere, come tutti gli interisti, ma abbiamo finalmente compiuto dei reali passi in avanti.
Ci sono delle riflessioni da fare e valutazioni da redigere ma vi ringrazio per l'impegno.
I veri interisti sono fieri di voi.
Mi spiace non aver vinto la coppa, lo confesso.
Ma va bene così.
Per adesso.
Con tutta la delusione e la rabbia che mi hanno portato a scrivere di getto, grazie.

A me, che sono innamorato,
non venite a raccontare
quello che l’Inter deve fare,
perché per noi niente è mai normale,
né sconfitta né vittoria,
che tanto è sempre la stessa storia:
un’ora e mezza senza fiato,
perché

C’E’ SOLO L’INTER