Uno strepitoso inizio stagionale che raccoglie quanto di buono seminato durante l’arco del mercato estivo: il Siviglia vola in campionato, nonostante l’ultimo risultato racconti di un pareggio sul campo del più che mai ostico Alaves, ancora imbattuto in casa con uno score di 4 vittorie (tra cui la più prestigiosa con il Real Madrid) e 3 pareggi, tra cui quello maturato con gli andalusi nell’ultima giornata. 

Il match è terminato 1-1 con gli ospiti che hanno il merito di aver creato il maggior numero di occasioni, rendendosi parecchio pericolosi dalle parti del portiere Fernando Pacheco: nel primo tempo da segnalare la coppia d’attacco andalusa Ben Yedder-André Silva, con il francese che manca di poco l’appuntamento con il goal del vantaggio con una puntata di destro che sibila vicino al palo. Ma nel corso della prima frazione sono i padroni di casa a passare in vantaggio con la rete messa a segno dall’esterno mancino Jony, servito intelligentemente dal centravanti argentino Calleri, che mettendo un pallone forte e radente l’erba in mezzo all’area di rigore riesce a pescarlo completamente libero di fronte alla linea di porta.  

Reazione del Siviglia che si scopre tutta nel secondo tempo con gli ingressi di Quincy Promes e Pablo Sarabia al posto di Mercado e Kjaer, con Pablo Machin che opta per una versione a trazione super anteriore della squadra: scelta rischiosa ma efficace, perché al 78 esimo minuto il Siviglia agguanta il pari sull’asse Sarabia-Ben Yedder, con l’ex attaccante del Tolosa bravo ad anticipare l’uscita dell’estremo difensore avversario; gli ospiti non si fermano e cercano la via della vittoria con André Silva che quasi trova la rete con una strana deviazione di testa sulla quale però è attento Pacheco a mettere in angolo.
Ciò nonostante è proprio la formazione guidata dal tecnico Abelardo che sul calare del 90esimo flirta incredibilmente con i 3 punti, colpendo un palo con la girata volante del subentrato Darko Sabranac, centrocampista serbo che colpisce di testa a colpo sicuro stampando la propria gioia sul legno alla sinistra dell’ormai battuto estremo difensore avversario Vaclik. 

Risultato giusto verrebbe da dire, con le due squadre che hanno affrontato il match a volto scoperto, senza lasciarsi nulla di intentato alle spalle: da segnalare l’ingresso dirompente dell’esterno offensivo olandese, ex Spartack Mosca Quincy Promes, subentrato al 58 esimo e capace di offrire un ottimo impatto sul match, con accelerazioni dalla spettacolare velocità, che hanno offerto non pochi grattacapi alla retroguardia avversaria.  

Il ragazzo sta ancora affrontando una fase di assestamento nel il calcio spagnolo, per cui non è ancora un titolare fisso per il proprio allenatore, ma i suoi margini di miglioramento si stimano davvero importanti: acquistato per 21 milioni la scorsa estate, ha firmato un contratto quinquennale con il club andaluso che avendo investito parecchio sul suo profilo, crede ciecamente nelle sue qualità, le stesse che hanno accostato lo stesso nome anche al Milan e alla Roma, che lo hanno trattato durante l’estate. 

Non ha ancora segnato in campionato, ma non credo che bisognerà aspettare molto per vederlo letteralmente esplodere con questa maglia, poiché ci sono tutti i presupposti per cui possa presto diventare un vero e proprio crack offensivo, una di quelle schegge impazzite che rapidamente frantumano le difese avversarie. L’unica rete messa a segno fino a questo momento è quella realizzata in Europa League nel 6-0 degli andalusi ai danni dei turchi dell’Akhisarspor, con il Siviglia che però a differenza dell’andamento di campionato fatica ad imporsi in questa competizione, dove rischia una clamorosa eliminazione nella fase a gironi; per traghettare il club verso lo scenario dei sedicesimi di finale servirà anche il miglior Promes, lo stesso che impressionò lo scorso anno in Champions League nel match vinto dalla sua ex squadra proprio contro quella che lo ha prelevato in estate, che lo vide assoluto protagonista con una doppietta.  

Fu proprio lì che probabilmente la dirigenza dei biancorossi decise di puntare forte su di lui, stregata dal suo immenso talento, il cui nome adesso è chiamato a gran voce dal campo, che lo attende per metterlo alla prova in un contesto, come quello della decisiva sfida contro i russi del Krasnodar, in cui non sarà più ammesso sbagliare.