" Matteo... Matteo!!!.... nonno...nonno Massimo!!!...ma quanto tempo è passato!?!... un anno e mezzo nonno...ma come passa il tempo! '' Ero all'uscita dell'aeroporto Feregny di Budapest, mi ero tolto la mascherina per abbracciare il mio nipotino Matteo, suggeritore ed ispiratore di tanti miei articoli. Accompagnati da mio figlio maggiore Manuel arriviamo a casa dove ci attendono tre gemellini che abbiamo visto crescere, causa pandemia, solo su whatsapp, domenica, con un ritardo di un anno e tre mesi verranno battezzati. Gli abbracci con tutta la famiglia durano più di un quarto d'ora e mentre l'acqua per la pasta stava bollendo sentii mia nuora chiamare ''mhun..mhun...Sissi la tua pappa è pronta!!''

La gatta Sissi esce dalla porticina del ripostiglio lasciata sempre socchiusa, gira rapidamente la testa e con le sue orecchie tramutate in un istante in due antenne radar non si dirige a destra verso il suo pranzo ma vira, come un bomber uncinante un perfetto assist, verso sinistra. Non ci posso credere ...e con un balzo degno della tigre di Mompracem del famoso romanzo di Salgari, mi salta sulla pancia e comincia con le sue unghiette a solleticarmi la camicia venendo sempre più in alto fino a strofinare la punta dei suoi baffi sulle mie guance ed il suo pelo nevoso pezzato da qualche nuvola color caffè latte. La gatta Sissi a distanza di un anno e mezzo si è ricordata della mia fisionomia o forse di qualcos'altro che possa sfuggire ai cinque sensi umani ma che è profondamente ed inspiegabilmente innato nella testa di un comune gatto, e nella fattispecie in quello della gatta Sissi, per me unica nel suo genere sia per memoria che per istinto, oserei dire, se non fosse un fido animale domestico, quasi per intelligenza e comunque in possesso di una delicata quanto amorevole sensibilità.

Resto in Ungheria con tutta la famiglia per due settimane, scorrazzando per Budapest tra i suoi monumenti, il Parlamento, il Castello, il Ponte delle Catene, la Basilica di Santo Stefano, gli acquisti di souvenir nella Vaci Utca, le mangiate di saporiti Gulasch e Lanjos, i bagni alle rinomate terme Gellert, la favolosa birra alla spina negli stand gastronomici dell'Isola Margherita ( qui in Ungheria si vedono circolare pochissime mascherine, quasi a dire che il Covid sia stato una semplice influenza), per poi prendere un battello e risalire il blu del Danubio fino al pittoresco paese di Santander. Una vacanza indimenticabile contorniata dall'affetto dei miei nipotini con i quali, assieme a mia moglie Angela, siamo riusciti dopo averli spupazzati tutto il giorno a socializzare e dimostrare finalmente di essere i loro nonni.  Al momento della partenza i piccoli dormivano e dunque si sarebbero accorti dell'assenza dei nonni solo il giorno appresso. Ma al momento dei saluti con il resto del parentado, prendendo il mio trolley dal ripostiglio svegliò la gatta Sissi....mi vede...mi scruta ...osserva che afferro il trolley e mi dirigo verso la porta di uscita...mi segue e mentre saluto mio figlio solleva le sue zampe contro il bagaglio, quasi volesse arrestarne il cammino...costringendomi a piegarmi sulle gambe ed invitarla a strisciare il suo pelo sulla mia maglietta...siamo rimasti così per qualche minuto...io mi sono commosso...lei non so se abbia pianto! E così rivolsi due domande a mio figlio mentre ci accompagnava in auto all'aeroporto..." Sai se i gatti piangono??" " Non te lo so dire papà, dovresti vedere su internet!"...e la seconda " Sai Manuel...in queste due settimane, a parte il resoconto giornaliero delle Olimpiadi, non ho mai seguito le news del calcio e soprattutto del Milan...sai dirmi se ci sono delle novità?!?" Manuel mi ricorderà del passaggio di Messi dal Barca al PSG e quello di Lukaku dall'Inter al Chelsea....sarebbe come dire 2 " scacchi matti"...ma tutto tace nella tana rossonera...di Giroud e Calhanoglu già sapevo...e si vocifera di un possibile arrivo di Icardi, oppure Ilicic piuttosto che Isco... insomma nulla ancora di certo e definitivo. Ma allora, pensavo dentro di me mentre sorbivo un espresso italiano in attesa dell'imbarco...ma se la gatta Sissi dopo un anno e mezzo che non mi vedeva è riuscita a riconoscermi, a farmi le fusa, addirittura quasi a commuoversi sull'uscio di casa, perché mai il nostro Milan a distanza di nove anni dalla sua ultima apparizione in Champions League non potrebbe riscrivere la sua leggendaria storia che ha portato in alto il calcio italiano per qualche lustro?! Così con la stessa memoria di Sissi dovrebbe provare a ricordare le gesta dell'era di Ancelotti, o quella di Capello piuttosto che quella di Sacchi con i loro leggendari interpreti, e se Van Basten, Gullit, Rjakard si reincarnassero ''metempsicosicamente'' per una stagione in Giroud, Rebic ed Ibrahimovic...beh! Visto che sognare non costa nulla, andremmo a vincere il 19mo scudetto e la nostra 8a Champions League ed a Parma oltre alla famosa Certosa, ci sarebbe la fila per visitare la casa che ha dato i natali ad un certo Stefano Pioli! Un caro abbraccio. Buone vacanze a tutti.                                  

Massimo 48