Il finale di questo avvincente campionato porta con sé un terribile pericolo per le squadre milanesi e per il movimento calcistico in generale, questo pericolo si chiama Sindrome cinese.

La Sindrome cinese è applicabile anche al nostro calcio, soprattutto a Milano, dove la proprietà di entrambe le società di calcio è passata da imprenditori italiani a imprenditori cinesi.

La Sindrome cinese non è una malattia ma bensì una teoria sugli effetti di un collasso di una centrale nucleare. Questa teoria presuppone, in presenza di un'avaria dell'impianto, il surriscaldamento incontrollato del nocciolo che di conseguenza liquefarebbe il terreno sottostante e quindi comincerebbe a sprofondare attraverso il pianeta fino a raggiungere la Cina. In passato venne realizzato anche un bellissimo film sull'argomento con Micheal Douglas e Jane Fonda, gli argomenti trattati erano l'avidità, l'incoscienza e l'arroganza dell'uomo e i danni irrimediabili che essi possono causare.
Il sistema è andato fuori controllo e ora il pericolo di sprofondare verso il basso è sempre più concreto.

Ora non voglio parlare del Milan, la cui situazione è alquanto strana, ma solo dell'Inter perchè essendone tifoso ne ho a cuore le sorti.
L'arrivo dei cinesi risvegliò i sogni e le ambizioni di noi tifosi, la potenza economica che portava Suning, le ambizioni del suo presidente e le promesse di investimento lasciavano sperare, anzi credere, in un ritorno imminente al successo e alla fine di ogni problema economico, esattamente come l'energia nucleare lasciava credere che tutti i problemi di inquinamento fossero risolti. La realtà, come tutti sappiamo, è ben diversa, anzi è l'opposto dei sogni.
Non si sono ottenuti successi ma bensì clamorosi fallimenti, gli ostacoli che in tanti davano per facilmente superabili si sono invece dimostrati insormontabili, sto parlando del Fair Play Finanziario e della Burocrazia Italiana. Non siamo riusciti a trovare l'accordo per lo stadio, in Europa lo stanno costruendo tutti, in Italia sono riusciti a farlo solo a Torino e a Udine.
Abbiamo immesso dei capitali aggirando qua e là qualche paletto dell'UEFA, legalmente, furbescamente forse, e cosa ne abbiamo fatto? abbiamo preso Gabigol.....Joao Mario....Kondongbia....Dalbert, abbiamo fatto scappare Sabatini e ci siamo fatti scavalcare dalla Lazio nella corsa per il quarto posto.

Non sono contro i proprietari cinesi, anzi credo che il rispetto del FPF sia una cosa giusta, quello che voglio condannare è il fatto di aver ignorato persone competenti come Ausilio e Sabatini, trattandoci di fatto come una Colonia, per dare retta a Kia e soci dilapidando cosi 100 e più milioni di Euro lasciando scoperto il nocciolo della nostra economia.
Siamo riusciti a prendere Rafinha e Cancelo, ben fatto, ma ora non abbiamo i soldi per riscattarli....e non voglio pensare che ai tempi di Thoir abbiamo rinunciato a gente come Naingollan, Perotti e Allan che costavano dai 15 ai 20 Milioni.....

La partita di domenica potrebbe determinare il nostro Meltdown, la mancata qualificazione potrebbe far esplodere il nostro nucleo e gli effetti del Fallout sarebbero devastanti per noi e per tutto il calcio italiano (altri 10 anni di dominio Bianconero, meritati si intende, ma di per sè nocivi), saremmo costretti a vendere i pezzi migliori per sanare i debiti e ricostruire (di nuovo) la squadra, a poco servirebbero gli innesti di DeVrij e Martinez se dovessimo perdere Skriniar, Icardi, Perisic, questo ci farebbe sprofondare ancora più giù in classifica, andremmo sempre più giù... fino in Cina.