Chi vuole la pace? La risposta sarebbe scontata:tutti! Tutti? Siamo sicuri? Io non sono così sicuro che tutti vogliano la pace, anche solo per il fatto che qualcuno fa la guerra. E se qualcuno fa la guerra, bisogna vedere perché la fa, e la sostiene in barba a tutte le opinioni mondiali. Mi riferisco a Putin, il signore della guerra, che ha mascherato la sua voglia di potere(forse direi più conservazione) con una "missione" di liberazione di popoli oppressi da bande di nazisti, che vogliono massacrare i poveri "comunisti" per la loro ossessione ideologica.

L'Ucraina si deve così assoggettare ad una guerra che non avrebbe mai voluto. Le avvisaglie non mancavano, perché nel Dombass e Lugansk la situazione si era già aggravata per l'insorgenza da una parte e dall'altra di rivendicazuoni territoriali e sovranità contese, che avevano già portato all'occupazione della Crimea da parte della Russia. 

Lo scenario era già piuttosto fosco, ma arrivare ad una invasione della nazione più grande d'Europa, dopo la Russia, sembrava una follia. Ed invece il folle era già li, pronto a fare terra bruciata, e non solo in senso figurato, dei territori ucraini, con bombardamenti e lancio di missili che hanno massacrato soprattutto migliaia di cittadini inermi. 

La comunità internazionale ha immediatamente reagito all'aggressione, e a ragione. Non si può permettere a nessun popolo di massacrarne un altro in nome di motivi ideologici o peggio per aumentare il proprio potere in patria, dove nei sondaggi Putin è vincitore, ma nei cuori della gente no. E l'Europa, con grande dispendio di risorse e di provvedmenti politici, come embarghi e riduzione di relazioni diplomatiche, ha dato una risposta forte e dura, come anche la Nato. La Russia ha subito invitato paesi meno schierati, come la Cina e l'India a sostenere la sua campagna, ma seppure con qualche dichiarazione favorevole, le nazioni favorevoli in teoria a Putin, si stanno schierando tiepidamente in favore dell'Armata Rossa, ma con molti distinguo. Sia Cina che India, hanno una forte vocazione commerciale, e questa vede come mercati principali l'occidente, perché la Russia, come mercato è piuttosto  deficitario. La Russia avrebbe anche molte risorse da convogliare a questi paesi, come gas e petrolio, ma non di solo idrocarburi un'economia può vivere, ma soprattutto di espansione di servizi finanziari (e qui sono in mano all'occidente) e capacità di espandere mercati manufatturieri, che oggi possono avvantaggiarsi di costi molto contenuti, per via delle basse restribuzioni che ricevono i lavoratori indiani e cinesi. E questo sarebbe già un dato negativo, infatti si è più volte denunciato lo sfruttamento dei lavoratori in questi paesi, sia dall'aspetto di diritti su orari e stipendi, sia allo sfruttamento indiscriminato di minori, i quali dovrebbero godere di istruzione e libertà che vengono invece negati, spesso riducendoli anche alla fame ed alla denutrizione. E siamo quindi ad una nuova guerra, quella economica, nella quale paesi che si vorrebbero rivelare come investitori (vedi Cina) in realtà sono sempre pronti invece, a depredare mercati e risorse all'estero. Come? Inviando all'estero vari prestanome che vengono forniti di adeguato denaro per iniziare le loro attività, mediante le quali cercano anche finanziamenti presso le banche che intravedono buone prospettive di sviluppo, e poi si ritrovano con soldi che spariscono, e spariscono anche i soggetti, che cambiano nome, o partono e vanno in altre nazioni. Intanto i soldi viaggiano verso la Cina. E questo funziona anche con fornitori e clienti, che vedono sparire le loro merci ed i loro soldi. Ma torniamo alla guerra. 

I Russi hanno dimostrato sul campo una crudeltà ed una efferatezza senza eguali. La guerra sappiamo che non è roba per educande, ma alcune situazioni sono inaccettabili. Il nemico si combatte, ma la popolazione non deve subire violenze, stupri, torture ed esecuzioni sommarie. E questo è stato ormai documentato. Ma il modus operandi dei russi è chiaro. Distruggono e non fanno prigionieri, fanno terra bruciata e non vogliono testimonianze. I Prigionieri per loro sono un chiaro impedimento. Devono rinchiuderli, dargli da mangiare, non possono portarli con loro quando indietreggiano. Quindi cosa si fa? Si massacrano! E questo si è visto già in Siria e in Cecenia. L'esercito Russo, non ha molte risorse, oltre a quelle riguardanti le armi, e soprattutto non ha molto cibo, carburante, soldi, e quindi dove vanno depredano e portano via tutto quello che di prezioso possono trovare. Le stesse armi, sono per lo più di vecchia generazione, non avendo potuto fare molti investimenti sull'industria bellica di nuova generazione. Si deve anche notare che molti carri armati e armi di vario tipo, sarebbero inutilizzabili, perché essendoci molta corruzione a vari livelli nell'establishment russo, molti pezzi sono stati rubati e venduti. La catena di comando è anche in forte difficoltà. Non hanno un'organizzazione efficiente, si lamentano carte geografiche vetuste, collegamenti difficili, e tutto questo porta i generali Russi a dovere presenziare ai combattimenti, cosa che li espone a gravi  pericoli e diversi sono già morti! E' una guerra che lascia aperte molte soluzioni. Non si capisce dove voglia arrivare Putin, perché attacca, poi si ritira, si riposiziona, riattacca. Gli Ucraini invece hanno fatto molta resistenza, ed inizialmente hanno subìto l'attacco russo, studiando la tattica che volevano applicare. I russi, pensavano di fare un boccone intero in tre giorni di tutto il paese, e quindi si sono molto sbilanciati, ma questo è stato un trappolone che gli Ucraini hanno preparato ai nemici. Infatti colonne di miitari che si dirigevano verso Kiev,  sono state  distrutte da tiri incrociati, su terreno aperto e molto spesso pantanoso. La supremazia nei cieli è stata piuttosto lacunosa, e sembra che l'unica arma efficace oltre  ai missili che vengono lanciati dal Mar Nero con le navi e i sommergibili atomici che pare stiano navigandon(pare due) sempre nello specchio del mare d'Azov. L'Ucraina ha però potuto ottenere armi modernissime, nettamente superiori a quelle in mano ai russi e che sembra stiano facendo grossi danni. 

Ora, è proprio l'invio di queste armi che ha suscitato il dibattito sull'opportunità di inviare armi al popolo ucraino. Molti pensano che questo porti ad un peggioramento della guerra, portando a coinvolgerci direttamente.

Posso dire che in guerra ci siamo già! L'invasione dell'Ucraina, non è che l'antipasto di quello che potrebbe avvenire in seguito.  Paesi come la Modavia e la Romania, per non parlare della Polonia e della Bulgaria, sono in forte allarme. Intanto si devono sobbarcare milioni di profughi. Peggioramanento dell'economia, che avviene già senza l'embargo, perchè grano e mais non arrivano più. Quindi il signor Putin va fermato. Perché lui non si ferma. Ha una bella voglia la diplomazia a fare ogni sforzo per intrattenere rapporti con il Plutocrate russo, non ce n'è per nessuno. Putin vuole solo vincere e stravincere. In queste condizioni, la pace non si fa. Perché la pace deve essere costruita da persone che hanno la voglia e l'onestà intellettuale di perseguirla, ma oggi non è possibile. E quind c'è solo una possibilità: il cambio dei rapporti di forza. 

Cosa vorrebbe dire? Vuol dire che se Putin pensa di essere invincibile, non c'è alcuna possibilità di fermare le bocche da fuoco. Quindi c'è solo una soluzone. Indebolire l'esercito Russo, portarlo a situazioni di stallo dalle quali Putin non riesce ad uscirne se non ritirandosi, e questo sarebbe per lui una sconfitta cocente. Ma se lo si porta a considerazioni che lo obbligherebbero a fermarsi, allora forse qualcosa può succedere. Le risorse in mano ai russi non sono inesauribili, ed anzi cominciano a scarseggiare, persino il carburante, perché il petrolio dopo averlo estratto lo devi lavorare! E qui si deve cominciare a fare in modo che prenda batoste notevoli, ma poi proporre una pace, onorevole per lui (diamogli qualcosa per fare vedere che ha vinto) e per gli Ucraini, che già non vedersi bombardare lo vedrebbero come una vittoria, potendo ricostruire una nazione distrutta. 

Quindi speriamo che arrivi la pace, ma ricordiamoci che se non ci sono rapporti di forza che si equivalgono o che rendono difficile o troppo dispendioso continuare le ostilità per entrambe le parti, gli accordi si trovano. 

E qui vorrei tirare le orecchie ai nostri parlamentari. Ma con chi stanno? Capisco che qualcuno girava con la maglietta di Putin e che ora l'hanno nascosta bene, ma dov'è finito il nostro senso patriottico? I nostri soldati morti in guerra, perché sono morti? Per la guerra? No, per la pace, perché la pace la conquisti combattendo, anche sul campo e non facendo il" radical chic" seduto su di una poltrona. Se arrivassero ad invadermi cosa farei? Io, sarei con un fucile in mano e lotterei per il mio popolo, anche se al mio popolo pare che la libertà sia solo quella di scrivere stupidaggini elettorali. Le armi difensive o quelle offensive? Mi sembra di vedere uno che chiede il porto d'armi per avere una pistola ad uso difensivo. "Sa la uso solo per difendermi". E per difenderti cosa fai? Spari! Ed allora uccidi, dov'è la differenza? Se un vicino di casa ti fa vessazioni di ogni tipo e tu accetti supinamente, cosa succede? Che lui continua e tu prima o poi te ne devi andare da un'altra parte. Ma se tu lo prendi per il bavero e gli fai capire che potresti rompergli le ossa, cosa succede? Che prima o poi si fa la pace! Il concetto è chiaro? 

Forse in questa nostra società abbiamo perso il senso dei valori e della storia, abbiamo bisogno di correre meno dietro ai social e di più a leggere libri intelligenti.

Putin pensava di invadere l'Ucraina e trovare un mare di bandiere russe ad accoglierlo. Forse se invadeva l'Italia gli andava meglio! Ad majora.