Ha raggiunto il suo miglior posizionamento in carriera, il secondo posto con l'Inter, da quando è allenatore. Ma va detto che aveva tra le mani, almeno fino all'acquisto di Vlahovic da parte della Juventus, la rosa più costosa e dal maggior valore della Serie A.
Inzaghi ha perso uno scudetto che veniva dato da tanti nelle mani dell'Inter dopo la catastrofe della Juventus, data per favorita ad inizio campionato.
L'Inter ha perso il campionato tra febbraio e marzo: ad Inzaghi è scappata la squadra, il Milan ha fatto il suo, dignitosamente, giocando da squadra, pur non giocando il miglior calcio del campionato.
Episodi o non episodi, si ha la sensazione che l'Inter abbia perso uno scudetto che non poteva perdere e che aveva in tasca. Con Conte una cosa del genere non sarebbe mai successa. Almeno non così.
E a questo punto bisogna domandarsi se l'accontentino della Coppa Italia o della Super coppa italiana, sia giusto o meno continuare con Inzaghi. Con Inzaghi l'Inter potrà vincere il campionato? Potrà essere competitiva in Europa? Oppure dobbiamo rassegnarci a giocare un buon calcio, un buon campionato, ma senza vincere nulla di importante? Delle domande bisogna farsele.
Certo, anche Pioli non aveva mai vinto il campionato, c'è sempre una prima volta d'altronde, da qualche parte si deve iniziare per vincere. E non è detto che basti essere dei vincenti, vedi il caso Allegri; per vincere un campionato ci devono infatti essere una pluralità di fattori.
Però è giusto chiederselo.
Siamo certi che Inzaghi sia effettivamente l'allenatore giusto per l'Inter? L'Inter che vuole vincere in Italia ed affermarsi in Europa? Perchè lo scudetto buttato all'aria e "regalato" al Milan brucia e non poco.
Non è solo di Inzaghi la responsabilità, ci sono stati acquisti sbagliati, giocatori che non hanno reso per quello che si sperava, però il comandante è sempre il primo a divenire lo scudo, nel bene o nel male, della propria nave che conduce.
Oneri, ed onori.