Riprenderà. Forse. Quando e come e dove. Questo è il punto.
Siamo stati i primi a chiudere il calcio in Italia
. Poi a ruota libera siamo stati seguiti dagli altri Paesi. Ricordiamo ancora quando non si voleva giocare a porte chiuse, per arrivare a sperare poi nelle partite a porte chiuse pur di salvare il salvabile. Come cambiano le cose. E ne son successe troppe di cose e strane nella fase 1.
Non siamo ancora nella fase 2, siamo nella fase 1, qualcosa e ciò che impressiona è che la fase 1 è iniziata con pochi casi e ne stiamo uscendo con forse milioni di italiani contagiati. In base alla legge dei numeri chiaramente qualcosa non torna. Il virus è sempre quello. E' sempre lo stesso. C'era prima come c'è ora. Se si deve essere coerenti fino a quando il Paese non è messo in sicurezza tutto dovrebbe rimanere chiuso.
Ma fare ciò significa scatenare la guerra civile in Italia.
Siamo stati l'unica nazione al mondo a chiudere per due mesi. Siamo stati i primi a chiudere una nazione intera e saremo gli ultimi ad aprire. Perchè se apri tutto, significa che hai sbagliato prima, visto che non è cambiato nulla, anzi, le cose sono peggiorate. I positivi sono una marea di più rispetto a prima.
Ma i numeri contano quello che contano, i morti sembrano non interessare più a nessuno. Il calcio che si è creduto immortale si è rivelato più mortale degli stessi mortali. A questo punto riapriamo tutto e tanti saluti. Il lockdown è stato un errore. Così come la narrazione sul virus cambierà. Presto verrà fuori qualche realtà che ribalterà quella che abbiamo conosciuto.
Di segnali ve ne sono. A partire dall'affidabilità o meno dell'OMS che in questa partita si gioca la sua esistenza. Organismo che risponde ai privati, finanziato dai privati ma che ha un potere di condizionamento enorme.
Il calcio deve riprendere!
Ho cambiato idea anche io. Qualcosa non torna in questa vicenda. Non si può far morire il calcio per la paura di sbagliare quando di errori madornali ne sono già stati commessi.
L'Italia è KO, l'economia è KO, il Paese è sull'orlo di una rivolta sociale straordinaria, e il calcio che è una delle aziende più importanti rischiamo di farlo fallire. Certo, ci sono delle responsabilità anche in questo mondo malato. Perchè il mondo del calcio è malato. Parecchio. Ma se continuiamo così rischiamo di mandare tutto all'aria. Non ci stiamo capendo più niente. Esperti, contro esperti, basta. Forse la soluzione dell'immunità di gregge alla fine era la migliore da mettere in campo, vuoi vedere? Chissà.
Riaprite il calcio o morirà con esso buona parte del Paese.