Sono passati quasi quaranta anni, dall'apertura del Subbuteo Mestre Club, in via Fiume. 
Quei centoventi ragazzi iscritti, sono diventati uomini, in pochi, pochissimi, hanno continuato a giocare, ma come una stella, che resta sempre luminosa, così Eddy Bellotto "Cruijff", è riuscito a guidare un gruppo di "eterni appassionati", vero "faro", per indicare il percorso senza possibilità di smarrirsi. Le difficoltà non sono mancate, ma lui è stato un esempio, un leader, riuscendo a dare motivazioni ed  entusiasmo e specialmente insegnando e spronando a dare il massimo, delle proprie possibilità. 
La squadra si è consolidata, fortificata, continuando a stare ai vertici nazionali, cosa non facile visto l'altissimo livello di tutte le formazioni. Il fatto poi che abbia sempre rifiutato offerte "allettanti", per cambiare casacca, innalza ulteriormente la stima e l'affetto che abbiamo per lui. C'è un'ulteriore considerazione che desidero evidenziare.

E' risaputo, che lo Sport, unisce, ma quando si è "tifosi", tensioni e divisioni, sono comprensibili. Noi come "campanillismo", avremmo molte pagine da scrivere. Quelli della mia generazione, nati a Mestre, hanno subito la cancellazione sia della squadra di calcio, che il Presidente Zamparini, trasformò in Venezia, aggiungendo solo il colore arancione al tradizionale, verde e nero, della squadra lagunare, sia della squadra di basket, che il Presidente Celada, portò a Desio. L'intento è stato sempre quello di unire il blasone e la storia di Venezia, al bacino di utenza della terraferma. Poichè anche lo Sport, per ambire ai vertici, deve "essere buisness". La squadra di basket, la Rejer, con le sue vittorie, ne è la più evidente delle dimostrazioni. Perchè ciò si possa realizzare, Mestre deve stare nell'ombra, una periferia, per quanto grandissima, della città più bella del Mondo. Per i più giovani e per i veneziani è difficile capire il nostro sentimento e la chiusura verso altre soluzioni. Con queste righe, chiedo scusa, poichè con altri, attraverso questo gioco, abbiamo voluto gridare: Mestre c'è. Orgogliosi di quei due bellissimi trofei: Coppa Italia e Scudetto, che resteranno indelebili negli annali, cercando magari di aggiungerne altri. 

In  questi anni il Serenissima Mestre ha lottato per conquistare la Serie A, sfiorandola ripetutamente  e riuscendo anche a portare  una seconda formazione a disputare la serie C. Nell'edizione del 2017, un rigore molto dubbio, che solo potendo utilizzare la VAR, avrebbe  evidenziato l'errore commesso, oltretutto a pochissimi minuti dal triplice fischio finale, dell'ultimo match in programma, ci privò della meritata vittoria e della promozione, cullata per due giorni. Oltre Cruijff, Cassano e Gattuso,  privi momentaneamente dei due greci, a causa di "un regolamento confuso", gli altri componenti della squadra sono : Daniele  Bernardi, che ha iniziato a giocare con i Bulldogs Vicenza. Di carattere docile e silenzioso sembra giovanissimo anche se nato nel 1974. La cosa che più ci ha colpito, è stato sicuramente quel modo di giocare “pulito”, la sua correttezza, il suo desiderio di voler imparare, per migliorarsi. Oggi è uno dei punti fermi della nostra squadra, facendo un paragone calcistico e scegliendo un giocatore del Milan, l'abbinamento ideale è sicuramente con Ambrosini, il biondo centrocampista che giocò anche nel Vicenza. Certamente non il più forte, ma molto affidabile. Roberto Renaldini, tifoso Juventino. 
La sua passione, il suo impegno e la voglia di migliorarsi, lo hanno portato ad una costante crescita, tanto che oggi  può giocare contro qualsiasi avversario, senza timore reverenziale. Mi piace paragonarlo ad Attilio Lombardo, giocatore anche della Juventus, un Campione nella Samp di Vialli e Mancini con il "Mitico Vuiadjn Boskov", in panchina. I pochi capelli e il suo sorriso aperto, rafforzano la mia scelta. 
Su Paolo Natale, splendida persona e ottimo giocatore, tifoso del Mestre e dell'inter, mi basta dire che è Evaristo Beccalossi. Come il campione nerazzurro ha bisogno di giocare a "mente libera", fuori da vincoli e schemi, solo così riesce a dare il massimo. Ultimo ad aggregarsi, Alessio Tacchia, detto il "Conte". La sua costante crescita è stata una delle note più positive del nostro Club. Tanto impegno, molta dedizione ed un' assidua presenza ai Tornei in ogni città italiana, lo hanno portato a scalare la classifica nazionale e le gerarchie interne. L'abbinamento calcistico è azzardato. 
Con un campione del Milan di Sacchi, fra i più forti, Olandese e Pallone d'oro, ma sono certo di non sbagliarmi: Ruud Gullit.
Sono questi sette i giocatori a cui vengono affidate le nostre speranze e visto il numero e i precedenti, possiamo stare tranquilli. La Serie B ora è formata da dodici squadre. Tre vengono promosse in serie A mentre le ultime tre, retrocedono in serie C. Il livello è altissimo e sono molti i giovani che si sono messi in gioco, riportando la nostra Nazionale a quei vertici Mondiali occupati fin dai primi anni settanta.

Quest'ultima stagione, dopo l'andata giocata a San Benedetto a Novembre 2019, rischia a causa del Corona Virus di essere annullata, così come molti tornei in programma
Due anni fa, ho smesso. Dopo le lacrime versate a Saint Vincent, al termine di un quattro a quattro entusiasmante, che ci portava in finale, contro Cremona. Due giornate stupende, fra amici e avversari meravigliosi. Troppe le emozioni e troppo evidente che non riuscivo più a gestirle, diventando difficile vincere anche le partite, teoricamente, più facili. La squadra, la F.C. Velox, riposa in un cassetto, non mi resta che raccontare solo l'ultimo Torneo, quello perfetto e del definitivo addio.........



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