Tutte le squadre che in questa stagione hanno cambiato allenatore hanno la "giustificazione" del fatto che ci vuole tempo e lavoro, per vedere i frutti di un nuovo percorso e di un nuovo lavoro, tutte tranne la Juventus.
Leggo, sento e sorrido nel sentire certi discorsi. Non rido per superbia, per presunzione o quant'altro, ci mancherebbe, rido perché per molti il calcio è una questione semplice, ma molto contraddittoria. Ricordo ancora molto molto bene, i discorsi estivi, quando la Juve annunciò Sarri. Ci vuole tempo, ci vuole pazienza per portare la Juve nella carreggiata della filosofia di Sarri, dopo cinque anni di Allegri non sarà semplice e veloce il cambiamento e su questo punto più o meno vedevo tutti d'accordo.

Ma ad oggi sorrido, perché siamo solamente a tre mesi di lavoro di Sarri e continuamente vedo e sento confronti assurdi tra questa Juve di Sarri e il Napoli del tecnico toscano. Che lo facciano certi tifosi, ci può anche stare, che però questi discorsi vengano fatti da "professionisti" del settore mi fa parecchio sorridere. Perché da questi discorsi emerge chiara e lampante o una chiara fede non bianconera o una voglia matta di sperare in una Juve che sia più vincente, o semplicemente una impossibilità emotiva di essere più obiettivi nei giudizi nei confronti dei bianconeri.
Allora, mettiamoci d'accordo.
Se l'inter di Conte, la Roma di Fonseca, il Milan sono tutti cantieri aperti, di conseguenza e obiettivamente lo "deve essere" anche la Juve, che a dirla tutta, tra tutte è quella sta cercando di cambiare totalmente filosofia, non semplicemente un allenatore. C'era chi si aspettava un tracollo, o almeno un inizio di stagione complicato, per Sarri e la Juventus, eppure se guardiamo le classifiche troviamo la Juve, ancora, prima in Italia e in Europa.
Allora qual è il problema? Il pareggio di Lecce?
La Juve ha fatto la sua partita tre giorni dopo la Champions, poteva vincere tranquillamente, ma un po per colpa di troppa leziosita', un po' per errori abbastanza importanti sotto porta individuali (Bernardeschi) e un po per un rigore assolutamente inventato da Valeri per il Lecce, la Juve porta a casa il secondo pareggio stagionale.
La prestazione non all'altezza? Dopo tre mesi di lavoro non si può certo pretendere di fare prestazioni sempre come quelle contro l'Atletico o l'Inter, l'importante è vedere che c'è l'impronta e che quando possibile si tenta di fare qualcosa di nuovo. Magari tra tre anni, forse potremo confrontare la Juve con quel Napoli. Sicuramente ci sono delle cose che non sono ancora state carpite dai giocatori, sicuramente c'è tanto da lavorare, ovviamente, ma il tentativo di chiamare in causa Allegri ad ogni prestazione poco brillante dei bianconeri per paragonare le due squadre, è un giochino un po stupido.
Paragonare una squadra che lavora da tre mesi su un nuovo copione, con una che ci ha lavorato per cinque anni, come lo chiamereste voi? Capisco la voglia di cambiare vincitori, capisco che ogni anno sembra quello buono, capisco che vedere la Juve vincente, già questo è di per sé un grosso problema per molti, e la paura di doverla anche vedere "bella" fa tremare le gambe, ma sparare giudizi negativi ora, o denigrare il lavoro di Sarri a tutti i costi a parole, non cambierà il risultato finale.
La strada è giusta ve ne accorgerete col tempo.