La stagione 2019/20 della Juventus riprende là da dove si era interrotta: match casalingo in casa a porte chiuse, una tappa fondamentale per il proseguo della stagione. In ordine cronologico, la partita contro l'Inter (8 marzo) è stata l'ultima gara disputata dalla formazione bianconera, quindi l'ultimo riferimento per poter valutare il percorso del progetto tecnico di Sarri per trarre qualche indicazione per la prossima partita in calendario (Coppa Italia, Juventus-Milan, venerdì 12 giugno). Una certezza consolidata sembra essere la scelta del modulo di gioco; dopo aver abbandonato il rombo (Verona-Juventus 2-1, 8 febbraio), l'allenatore toscano sembra proseguire con il 4-3-3 in fase di possesso per poi tramutarsi in 4-4-2 in fase di non possesso; fondamentale diventa l'apporto dell'esterno destro d'attacco, in grado di scivolare sulla linea dei centrocampisti, formando il quarto a destra (in questo caso Douglas Costa contro l'Inter), contemporaneamente la mezz'ala sinistra si alza (Matuidi) lasciando due mediani in grado tenere la posizione centrale. Tutto ciò è finalizzato nel tenere alto Ronaldo pronto nel puntare, in fase di transizione e riconquista della palla, la porta avversaria. La fase di non possesso nelle idee di Sarri è finalizzata alla riconquista del pallone nelle zone alte attraverso un pressing sistemico; le difficoltà della Juventus in questa stagione derivano dal non apportare in maniera continua la pressione feroce richiesta dal tecnico, generando l'abbassarsi della squadra nella propria metà campo in uno stile di difesa posizionale non molto digerita dal neo tecnico bianconero. I dubbi risalgono nell'atteggiamento difensivo per questa ripartenza della stagione: è possibile portare con continuità il gegenpressing giocando ogni 3 giorni con temperature estive? 
Altra certezza, invece, riguarda il consolidamento di determinati giocatori in ruoli specifici proprio nel match con l'Inter. Innanzitutto la ricollocazione di Cuadrado da terzino destro dopo che Danilo aveva giocato 2 partite di fila nel ruolo (Spal e Lione) scalzando proprio il colombiano; quest'ultimo però risulta essere micidiale con le sue accelerazioni e nel formare un triangolo destro tramite il sovraccarico della fascia con Douglas Costa-Cuadrado-Higuain(Dybala), ciò è funzionale nel consentire il possesso e la rifinitura verso i tagli di Ronaldo o gli inserimenti della mezz'ala destra. L'incursore può essere la mossa del cavallo nello scacchiere di Sarri; per due partite (Spal e Inter) Ramsey ha confermato le qualità d'inserimento e finalizzazione segnando 2 gol (4 in totale per lui in questa prima stagione bianconera) delineando il profilo ideale per Sarri, fermo restando il recupero di Khedira, altro specialista nel ruolo di mezz'ala d'inserimento.
Altra certezza nel centrocampo di Sarri è Rodrigo Bentancur che, nell'ultimo derby d'Italia giocato, ha occupato il ruolo di regista davanti alla difesa, scalzando Pjanic e le aspettative connesse alla figura del bosniaco (i famosi 150 palloni della conferenza di presentazione di Sarri); l'uruguaiano ha dimostrato sostanza nell'interpretazione fisica del ruolo e efficacia nella velocità di trasmissione della palla in verticale (suo il passaggio per Dybala nell'azione che porta al raddoppio della Joya). In attacco CR7 è il finalizzatore da alimentare con due figure di complemento; la partita con l'Inter rammenta il ruolo di Higuain, sempre più impegnato in un gioco di raccordo e rifinitura per il fuoriclasse portoghese, segue l'esplosività di Douglas Costa come variabile impazzita.
Pertanto la cronaca evidenzia lo stop dell'attacante ex Napoli, per un infortunio muscolare che mette in dubbio la sua presenza alla ripartenza, e la tendenza all'infortunio per l'ala brasiliana, letale ma fragile dal punto di vista fisico. Da tale situazione si prospetta la titolarità di Paulo Dybala che non è scontata come si vuol pensare, perchè nel match con l'Inter il fuoriclasse argentino è partito dalla panchina per poi risultare decisivo (così come con il Milan in campionato). La vera sfida di Sarri è alimentare le certezze attorno al profilo tecnico di Dybala eliminando dubbi relativi alla sua posizione (falso nueve? Trequartista? Esterno d'attacco?); la continuità di una coesistenza di Dybala con Cristiano Ronaldo potrebbe essere il volano per ottimizzare il progetto tattico della Juventus in relazione agli obiettivi ancora tutti da centrare.
Vedremo a partire dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia.