Non sono nato con i Pooh, altrimenti avrei qualche decennio in più sulle spalle, ma le loro canzoni mi sono state tramandate dai miei, che ne hanno apprezzato a pieno ogni singolo disco di vinile che usciva al tempo. Ricordo che al tempo, erano primi anni '90, ascoltavo i primi Jovanotti, Ramazzotti, Masini, ma non di certo le canzoni, che almeno al tempo da ragazzini, mi sembravano un po' troppo datate. Ma proprio pochi anni dopo scoprii la mia passione per la musica anni 60'-70, già un amore a prima vista? Direi di sì, per questo da i miei amici del tempo, ero chiamato 'Vecchio', già la mia musica non era più solo l'attuale, anzi ascoltavo cantanti che per i miei coetanei erano poco più che sconosciuti; Tenco, Endrigo, De Andrè, oltre ai molti gruppi; Il Giardino dei Semplici, I Camaleonti, Equipe 84, e appunto i Pooh. Molte volte mi sono chiesto, come mai avessi quella passione così retrogada per i miei tempi, e mi sono sempre risposto che non c'è un tempo per amare un genere musicale, ma lo si ha dentro da sempre, basta solo attendere il momento di scoprirlo. Così i Pooh sono stati colonne sonore per le mie tante ragazzette del tempo, già ogni canzone mi portava a pensarle, e quanti film nella mia testa, tanti, troppi, tutti puliti, era una testa di un bambino di 10 anni, non di qualche anno in più, quindi erano pressapoco stringegli la mano o accarezzarle il viso e perchè no, dargli un bacio a stampo. 

Ma ora andiamo a pensare ad una canzone uscita, molto più tardi dei vecchi e splenditi pezzi dei Pooh; Amici per Sempre. Era l'estate del 1996, ben 24 anni fa, quando il gruppo misto che comprendeva; Un bergamasco (Roby Facchinetti), un romano (Stefano D'Orazio), un trevigiano (Red Canzian) e un bolognese (Dodi Battaglia), si ritrovano a comporre un inno all'amicizia di lunga data, quella per sempre. Il pezzo, neanche a dirlo, schizza in vetta a tutte le classifiche di musica italiana, e cantata da molti gruppi di amici che cresciuti insieme condividevano ogni minima parola, forse, l'unica meno concessa era il 'Dividersi le donne', quella forse non era ben accetta, anche se tanti poi lo hanno fatto davvero. Io ero pressapoco un adolescente, che dell'amore capiva poco e niente, anzi all'epoca a 14 anni, si giocava con gli amici e cominciavano ad affacciarsi le prime ragazzette nel nostro gruppo, che fino a quel momento era composto da soli maschi. Le prime storielle, che poi storie non erano, duravano pochi giorni, e se duravi una settimana, era cosa incredibile. Quel 1996 però ha aperto questo dilemma: ma davvero si può essere amici per sempre?

Mi sono fatto spesso questa domanda, soltanto dopo i 20 anni, già perchè prima ci sono gli amici d'infanzia, quelli con cui cresci nella tua zona o quartiere, e che ti porti dietro, molte volte fino all'adolescenza. Io ho avuto la fortuna di avere due amici da sempre fino ai 28 anni, quando l'amore per la donna della nostra vita ci ha divisi, perdendoci poi con l'arrivo dei figli, già, abbiamo spesso tentato di ritrovarci, l'occasione si faceva sempre pronta nella nostra testa, ma poi per un motivo o per un altro, non ci siamo mai più rincontrati, se non per scambiare due chiacchiere in strada, dove anche lì, per andare di corsa - a Roma si dice 'vado per uno' - alla fine ci si arriva solo a dire la classica domanda "Come stai? Tutto bene? La famiglia?" Ecco, queste sono le classiche domande che si fanno e alla fine, pensando che 23 anni dei tuoi 28 li hai passati con quegli amici, che pensi di non perdere mai per strada, ma purtroppo si cresce, e le strade molte volte si dividono. Proprio in quei periodi ho pensato "Cavolo, ma quella canzone dei Pooh, alla fine non aveva ragione, visto che restare amici per sempre, non è poi cosa certa, come sembra voler far credere". Così un giorno di alcuni anni fa, ho ripassato la lettura di tutta la canzone, e ho capito due cose; La prima fa capire che quel testo parla del loro gruppo, che per ben 50 e passa anni è stato legato da un solidalizio, forse chiamarla amicizia è forzato, perchè si ci sarà stata all'inizio, quando il gruppo fù creato, i primi due o tre anni, certamente il gruppo avrà passato tanto tempo insieme, ma un conto è parlare di vera amicizia, per i quali anche ognuno di loro avrà degli amici di sempre, ma che certamente non sarà altro che uno che abitava nella loro zona, passati nella loro crescita da bambini ad adolescenti. Poi è normale, un solidalizio porta a due cose nella musica come nella vita di tutti i giorni, se va si prosegue ad essere amici, oppure si fa come fece Riccardo Fogli, che per seguire il proprio istinto si è fatto scappare una carriera ricca di successi, seguita poi da quei due o tre pezzi di ottima caratura, che però messi di fronte al successo madornale dei Pooh, sono briciole.
Quel gruppo però mi ha sempre stupito, sì, perchè è pieno di gente vera, dal cuore d'oro, partendo da quel Roby Facchinetti, che ha pianto lacrime pesanti per l'addio prima di Fogli e poi di Stefano D'orazio, che hanno spezzato, nel primo caso, quel trio di voci, che ogni tanto anche D'orazio si aggiungeva a fare il quartetto nel coro, secondo poi l'arrivo di Red Canzian al posto di Fogli, ha riportato, non facendo sentire la mancanza del Pooh che abbandonava in tenera età il gruppo. D'orazio così come Red Canzian entrò a carriera iniziata dal gruppo, che in origine aveva alla batteria, proprio il fondatore del gruppo; Valerio Negrini. Questo gruppo è forse il più longevo con i Nomadi, se non erro, a mantenere almeno ogni due anni un album, certo i Pooh sono rimasti almeno nel quartetto completo più di 40 anni complessivi; Facchinetti, Battaglia, Canzian e D'Orazio, proprio quest'ultimo poi, fu il primo a farsi da parte in determinati periodi, per inseguire un altro sogno, quello dei; Musical, per quello ogni tanto nei vari tour era sostituito da altri batteristi, alcuni di caratura mondiale.

Che dire dopo il loro 50° anniversario, ho pensato "Ma questi vogliono tirare fino a 100 anni a fare concerti in tutto il Mondo?", non è che mi sarebbe dispiaciuto, perchè quando i testi sono belli come quelli che hanno scritto fino a quel periodo, mi sarei augurato che avrebbero tirato avanti il più possibile. Ma purtroppo nel 2016 il gruppo decide di chiuderla lì. Roby continua la sua carriera da solista scrivendo per intero i suoi testi, ma chiama l'amico D'Orazio, per fare degli arrangiamenti, già, perchè il romano a livello di arrangiamenti è davvero forte. Dodi, tenta con un paio di pezzi, ma sembra non avere lo stesso appeal sul pubblico, e lascia cadere pian piano il progetto, Red si butta da una partecipazione a SanRemo, che sembra non soddisfare più di tanto, per passare a fare il professore in 'Ora o Mai Più'. Infine D'Orazio si butta anima e cuore nel Musical. Il popolo, me compreso, spera ancora in un ritorno insieme, e proprio l'audace e mai contento Roby Facchinetti decide di riportare il quartetto sul palco per un ultima volta, ma nella Reunion, c'è anche un' altra sorpresa, il ritorno dopo 42-43 anni di Riccardo Fogli a chiudere il quintetto, che sarebbe stato completo, con il primo batterista Valerio Negrini, che però non ebbe la fortuna di poter, almeno salire sul palco, era passato a miglior vita nel 2013. Forse non ci poteva essere miglior chiusura per la carriera di un gruppo che prende il nome da quel buffo Winnie The Pooh, già proprio l'orsetto amico dei sogni di Christopher Robin, e che tanta gioia ha portato sotto forma musicale, soprattutto formando tante coppie innamorate, ma...Alla fine, tornando al principio "Davvero si può essere amici per sempre?".

Ciao Stefano R.I.P.