La scorsa settimana, subito dopo la gara della Roma contro il Cagliari, a causa degli errori arbitrali, il ds giallorosso Petrachi si lascio' andare a frasi un po' troppo sulle righe nei confronti del gentil sesso.
Subito dopo l' intervista, arrivarono le dure accuse prima dal CT della nazionale di calcio femminile Bertolini, poi, anche dal ministro allo sport.
La Bertolini, cosi' come il ministro, dichiararono che Petrachi aveva idee riconducibili al lontano periodo del medio evo.
Petrachi, incalzato anche dal presidente giallorosso Pallotta, nei giorni seguenti l'intervista fece le sue scuse pubbliche a tutte le donne.

Dopo esattamente una settimana, accade una cosa simile, se non ancora piu' grave, perche' ad attaccare una donna e' una donna stessa e per un modo di vestire.
Praticamente, la nota e bellissima giornalista e conduttrice sportiva Diletta Leotta, ha postato una foto sul suo profilo Istagram al fianco di Balzaretti. Sotto la foto la giornalista ha scritto: "Ascolta le mie parole, se non ascolti, guardami". La Leotta indossava: pantaloni gialli attillati e una camicia bianca, che metteva in risalto le sue forme sinuose, ma nulla di cosi' volgare.
La collega della Diletta Leotta, la giornalista Collovati, ha commentato questa foto scrivendo che una giornalista che si veste in quel modo per andare allo stadio vuole solo essere guardata.

In queste parole credo ci siano molte piu' offese di quelle attribuite a Petrachi, la Collovati, scrivendo quel commento ha disprezzato il modo di vestire della Leotta, che, ripeto, non aveva nulla di osceno.
Le parole della Collovati sono di gran lunga oltre che offensive, arretrate ai tempi della pietra antica. Vedremo ora se ministri allenatrici o altre donne attaccheranno con la stessa verve con cui e' stato attaccato Petrachi.
Io sono straconvinto che nessuno aprira' bocca e le offese della Collovati passeranno inosservate.
Ancora una volta due pesi e due misure.