Questa storia parla di città. Già perchè prima della squadra che vi gioca c'è una città Tiraspol, che non accetta di essere messa sotto la bandiera della Moldavia, sentendosi più verso quella Russa, ma non essendo incorporata sotto la bandiera bianca, blu, rossa e non accettando quella blu, gialla, rossa con aquila nel mezzo (Moldavia), fondando una pseudo nazione Transnitria che si divede dalla Moldavia dal fiume Nistro. Con una propria bandiera rossa con una striscia verde centrale e nell'alto a sinistra, guardandola da davanti, campeggia il simbolo comunista della falce e martello, dove per entrare serve un permesso speciale, lo stesso foglio va mostrato sia all'entrata che all'uscita, e dove non è concesso fare riprese a nessuno.

Oltre ad avere una propria moneta, il Rublo transnistriano di plastica, e udite udite dal 1993, quando fù fondato il Fotbal Club Sheriff Tiraspol, ogni cosa porta il nome di Sheriff; dallo stadio, a qualsiasi Hotel, Ristorante, Bar, Piscina, Palestra e così via. Il club è sotto il controllo del presidente Victor Gușan, ex Kgb, del quale nessuno parla e non vi si trovano notizie sul suo passato o presente. Lo Sheriff in patria ha vinto gli ultimi 11 campionati moldavi, perchè pur non accettando di riconoscere quella bandiera, partecipa nella Divizia Națională, massimo campionato moldavo. Lo Sheriff in 20 anni ha vinto ben 19 campionati, arrivando secondo nella stagione 2010-2011 alle spalle del Dacia Chișinău e terzo nella stagione 2014-2015. Conta anche 10 coppe di Moldavia, e 7 Supercoppe di Moldavia. Fino al 2000 in Europa non v'era traccia di questa squadra, soprattutto perchè difficilmente si seguivano le sue vicende nel campionato e nelle coppe moldave, mentre in quella stagione 2000-2001 partecipa per la prima volta ai preliminari di Coppa UEFA, perdendo contro gli sloveni dell'Olimpia Lubiana. L'anno successivo, 2001-2002, arriva ai preliminari di Champions League, superando il primo turno, battendo gli armeni del  Football Club Araks Ararat, uscendo poi al secondo turno contro i belgi dell'Anderlecht. Continuando negli anni a far parte dei preliminari, ma non riuscendoli a superare, ritorna nella stagione 2009-2010, grazie al cambio di regolamanto, che portava la vincitrice del campionato moldavo direttamente al secondo turno preliminare, lo Sheriff arriva addirittura ad un passo dai gironi, estromessa ai play-off dai greci dell'Olympiacos.

Partecipa comunque alla UEFA Europa League, arrivando terza nel girone dietro Fenerbhace e Twente e davanti alla Steaua Bucarest, togliendosi lo sfizio di battere il Twente e pareggiare due volte con lo Steaua Bucarest. L'anno successivo, si concluse con l'uscita dal secondo turno di Champions e peggio in Europa League piazzandosi all'ultimo posto a girone. Nella stagione 2014-2015 non riuscì ad entrare nelle competizioni europee; fuori al terzo turno in Champions, fuori agli spareggi di Europa League. Ed ecco che dopo tanti sforzi, e l'unione di varie etnie in campo con la casacca gialla, nella stagione 2021-2022 lo Sheriff riesce a entrare ai gironi di Champions League, prima squadra moldava nella storia a partecipare a tale competizione, buttando fuori di conseguenza nei turni preliminari ; gli albanesi del Teuta, gli armeni dell'Alaškert, e soprattutto le due favorite; i serbi della Stella Rossa e i croati della Dinamo Zagabria. Il girone non è dei migliori per una neo partecipante; Real Madrid, Inter e Shakhtar Donetsk, una triade invalicabile, soprattutto pensando che il Real è la squadra più forte del girone e favorita, l'Inter segue la scia, e gli ucraini sono la bestia nera dei blancos della scorsa stagione di Champions dove vinsero in casa e in trasferta. 

Lo Sheriff oltre ad esordire per la prima volta nella storia a tale competione, si presenta con una rosa multi etnica, che comprende giocatori di nazioni per tutto il Mondo, ma soprattutto da nazioni poco afferrate su questo sport; Malawi, Niger, Trinidad e Tobago, Uzbekistan, Macedonia del Nord, Lussemburgo, Guinea. Giocatori che hanno, come raccontato dagli stessi poi nel corso d'interviste, visto sempre la Champions dalla tv, e che ne hanno apprezzato sempre i grandi giocatori, e che mai avrebbero immaginato un giorno di trovarseli davanti. Lo Sheriff, un club che era quotato oltre  30 per il passaggio del girone, e per alcuni subendo goleade pazzesche, contando che la rosa ha un valore complessivo di 12 milioni di Euro. La prima gara dello Sheriff  è in casa contro lo Shakthar, e si vede subito qualcosa che d'importante sotto lo sguardo del tecnico ucraino Jurij Mykolajovyč Vernydub, dal 2020 sulla panchina dei sceriffi. Spicca fin da subito il ventisettenne Sebastien Thill, trequartista del Lussemburgo, in prestito dalla società del Lussemburghese del FC Progrès Niederkorn. Le prime reti del club le firmano Adama Traorè e Momo Yansane; Il primo è un'esterno ventiseienne d'attacco maliano, arrivato a titolo definitivo da Metz pèr 200.000,00 Euro, il secondo attaccante prelevato dalla squadre maliana del Black Stars per 750.000,00 Euro. Ma se la prima vittoria ha un sapore importante, la seconda sfida del Bernabeu contro il Real Madrid è elettrizzante. Si dice che all'arrivo e all'incontro con i giocatori blancos, alcuni sono rimasti imbambolati, non credevano davvero a chi si trovavano davanti, pensavano facessero parte soltanto di un altro Mondo e non del loro. L'emozione fù tanta, ma in campo la squadra della Transnitria non si fa sormontare dall'emozione, tanto che riesce ad avere la migliore ed espugnare uno degli stadi più difficili d'Europa, e al primo colpo, con le reti dell'attaccante uzbeko Jasurbek Yaxshiboyev, e dopo il pari di Benzema, con una rete del più rappresentativo, Sebastien Thill con un gol pazzesco al minuto 88 frustata dalla linea dell'area grande con un sinistro che s'insacca alla destra di De Gea sotto il sette. Dopo la gara Bruno, brasiliano in prestito dal PAOK Salonicco, riesce a prendere tre maglie dei giocatori del Real; Vinicius Jr, Rodrygo e Alaba.

Dopo la gara la squadra dello Sheriff rimbalza su tutte le testate giornalistiche, cominciano a chiamare televisioni per intervistare i protagonisti. La società accetta, e dietro la storia di molti di quei ragazzi, c'è davvero qualcosa che nessuno avrebbe mai saputo se non avesse questo clamore in Champions. C'è tra loro Bruno, che dopo aver fatto provini per San Paolo, Corinthians, deriso dagli amici perchè si allenava da solo con il sogno di diventare un calciatore, si è ritrovato presta a fare lo scaricatore di porto e ragazzo delle pulizie per mantenere la famiglia. Poi Cristiano Da Silva Leite, uno che amava il calcio ma per l'abbandono del padre del tetto cogniugale all'età di 15 anni ha lasciato il calcio per aiutare la mamma disoccupata ad avere una vita dignitosa, e per due anni ed ha fatto l'imbianchino e le pulizie dentro un distributore di benzina. O come la speranza di Gustavo Dulado, difensore peruviano, che da bambino scriveva sulle foto ai genitori che un giorno avrebbe voluto giocare la Champions League, e che era riuscito a realizzarlo.

I giocatori dello Sheriff ieri hanno perso la gara contro l'Inter, ma la loro squadra è sempre lì in cima al girone, e anche se non dovessero riuscire nella nuova impresa dopo la qualificazione storica a questa competizione, sanno che hanno fatto la storia di un paese, la Transnitria, che non sarà mai riconosciuta come Nazione, saranno l'orgoglio della Moldavia, che li conta come squadra del suo campionato che avvalora il suo campionato, e in fine alcuni di loro sono già finiti su i taccuini di squadre dei più importanti campionati europei. Lo Sheriff comunque andrà entrerà nella storia della Coppa Campioni/Champions League come 185° squadra esordiente, e si ricorderà soprattutto che riuscì ad espugnare il Bernabeu contro il Real Madrid.