Quando si pensa al futuro si pensa a come fare meglio, e nel nostro caso il problema viene subito all'occhio: la Champions. Dopo i sogni infranti della finale di Cardiff e la dura punizione inflittaci da Ronaldo e compagni è ora di dare un vero assalto a questa coppa tanto desiderata. Per vincere, si sa, bisogna essere i più forti. Purtroppo cessioni passate come quella di Pogba, che voleva tornare a "casa", ora ci fanno trovare indeboliti in alcuni settori del campo. Infatti molto probabilmente se avessimo tenuto il francese il nostro centrocampo avrebbe avuto uno, se non il migliore, interprete mondiale del suo ruolo, e con Miralem Pjanic e l'imminente arrivo di Emre Can avrebbero formato un centrocampo stellare. Gli errori servono per imparare, e non ci si aspettano più cessioni di fuoriclasse. Ma bando ai rimorsi, rimediamo gli errori.

C'è un calciatore che può farci tornare ai livelli di Pogba-Pirlo-Vidal, e si chiama Milinkovic-Savic. Purtroppo è di proprietà di Lotito e trattare con il presidente laziale è fin troppo difficile. Ma anche a costo di prendere solo il serbo, la Juventus ha l'obbligo di non mollare per questo centrocampista. In attacco è necessario capire se Paulo Dybala può essere l'attaccante di destra nel 4-3-3 juventino; se sì, bisognerà fare di tutto per non farlo partire, puntando soprattutto su un progetto ambizioso che lo inviti a restare, se no, nel caso in cui volesse partire, le pretendenti non mancano e finanzierebbe il mercato juventino. A sinistra agirà Douglas Costa, giocatore sottovalutato che se riconfermerà i propri rendimenti anche nella prossima stagione si rivelerà una pedina fondamentale per la Juventus e avrà la sua definitiva consacrazione. Al centro dell'attacco non c'è male nel far rimanere Gonzalo Higuain, dal quale però ci si aspetta un rendimento migliore soprattutto in fatto di gol. A servirlo dovranno esserci i cross di Alex Sandro. Il terzino brasiliano dev'essere tenuto per tentare una ripresa di questo calciatore che lo riporti anche oltre i livelli già raggiunti in precedenza; anche qui bisogna lavorare per convincerlo a risposare il nostro progetto, puntando sempre sugli obiettivi da raggiungere e sulla validità dei mezzi a disposizione. Sulla corsia opposta dev'esserci il secondo acquisto per importanza e peso nella Juventus. Tra i nomi per prendere quel ruolo non possono mancare calciatori del calibro di Bellerin o Cancelo.

In difesa fa da protagonista la riconferma della coppia Chiellini-Benatia; quest'ultimo si è rivelato il vero e proprio sostituto di Bonucci, in grado di non farcelo rimpiangere. A difendere la porta juventina non ci sarà più Gianluigi Buffon, infatti a quanto pare è finita la carriera per il portierone azzurro, verrà rimpiazzato dal polacco Szczesny dal quale ci si aspetta molta sicurezza. Il prima esposto ritiro di Buffon scopre il ruolo di secondo portiere, che dovrebbe essere ricoperto preferibilmente da Antonio Mirante, essendo quest'ultimo un giocatore che soddisfa i requisiti per non occupare un posto (numerico) in rosa. E a proposito di ritiri: se Barzagli dovesse decidere di restare rimarrebbe come comprimario dell'ormai infinita promessa Daniele Rugani. Su quest'ultimo non si smette mai di puntare, data anche l'intrigante accoppiata con il connazionale Mattia Caldara, che potrebbe rappresentare la difesa del futuro e il tanto agognato blocco italiano. A far ritorno dalla Dea c'è anche Leonardo Spinazzola; riguardo l'esterno destro ci si augura naturalmente che possa superare anche il suo collega brasiliano, Sandro, in modo da poterlo liberare in caso in cui si verificasse di nuovo il rendimento sottotono di quest'anno. Sul lato opposto c'è anche Mattia De Sciglio, che però sembra essere destinato a rimanere solo un'ottima riserva. Tra i giovani che rientreranno ci sarebbe anche Rolando Mandragora. Finalmente è arrivato il suo momento, perché dare l'opportunità a Bentancur e non a lui? Andrebbe a rappresentare una valida alternativa ad Emre Can, bisognerebbe proporlo quando possibile al posto del tedesco. Abbiamo citato in precedenza il coetaneo Bentancur, che rimarrebbe nel ruolo di comprimario di Pjanic e svolgerebbe la stessa mansione di Mandragora. Infine promosso Blaise Matuidi e naturalmente la bandiera juventina, Claudio Marchisio, a dispetto dei numerosi rumors che lo vogliono lontano da Torino. I prestiti, che fin qui si sono rivelati importantissimi, fornendoci giocatori importanti in chiave futura e pedine fondamentali per completare lo scacchiere, non sono finiti qui. A far rifiatare Douglas Costa interverrà infatti la promessa croata Marko Pjaca dalla quale ci si aspetta molte cose buone; dall'altro lato c'è un'altra promessa ed è Federico Bernardeschi, il quale potrebbe addirittura superare nel rendimento Paulo Dybala e spodestarlo. Infine se Mandzukic e Cuadrado non verrano ceduti rimarranno come più di due ottimi comprimari, considerando la loro plurivalenza. Se questa sarà la Juve del futuro, la coppa internazionale non sarà poi così lontana...