Viviamo in paese strano, lo sappiamo.
Intanto perché ieri, nonostante tutto, ancora 4.097.000 di noi si sono seduti a guardare una delle partite più inutili della storia. Un'amichevole tra scapoli e ammogliati nel mezzo dell'Europa che non conta, mentre gli occhi del mondo sono puntati più a sud dove si gioca il Mondiale. Non paghi di ciò, qualcuno vorrebbe pure trarre delle indicazioni sullo stato di salute non solo del gruppo, ma del nostro calcio in generale.

Semplicemente ridicolo pensare che 11 milionari più altrettanti (molto) benestanti, potessero appassionarsi ad una sfida del genere. Detto questo non serviva giocare con AA (Austria e Albania) per certificare che Bonucci è arrugginito, Donnarumma sbaglia, Verratti è un "fenomeno" solo in Francia, non abbiamo punte degne di caratura internazionale e mancano intere generazioni di campioni o aspiranti tali, da tanti, troppi anni. Davvero qualcuno credeva di vedere spettacolo e gol a grappoli ieri? E se anche così fosse stato: che utilità avrebbe avuto? Mettiamoci il cuore in pace, al di là dei soldi, dei diritti umani ingiustamente calpestati, dell'ignoranza...
Il calcio che conta è altrove, distante anni luce dal nostro. Il problema è che è un prodotto che piace sempre meno e spettacoli come questi di certo non aiutano a reclutare nuovi fans.

Si parla spesso di rifondare la Lega, ma il problema è: a chi affidare questo compito? Non esiste nessun dirigente in questo momento, in nessuna disciplina, che abbia la capacità di modernizzare lo sport nazionale.
Ancorché mortificato da due mancate qualificazioni mondiali, nessuno ha mai davvero seriamente messo in conto di azzerare i vertici, rifondare la base, creare un movimento moderno e realmente attento alle esigenze del calcio piuttosto che quelle dei procuratori e dirigenti dei club.

L'azzurro di Mancini sta diventando un po' troppo sbiadito con oltre 60 esordienti, di cui almeno la metà non convocati una seconda volta, ma che magari grazie a quella chiamata hanno aumentato il prezzo del cartellino sul mercato.
Se poi vogliamo credere, invece, che su 60 milioni davvero non si trovino giocatori migliori, allora facciamo i complimenti alla Svizzera che con solo 8 milioni è andata ai mondiali sia nel 2018 che nel 2022...