Chi trova un rigore trova (forse) un tesoro
Li vediamo ovunque questi calci di rigore. Nelle strade, nei negozi, al bar e dal barbiere. Anche gli adulti contano i passi mentre salgono le scale, anche gli gnomi controllano le porte sotto cui devono passare, anche i bambini, oggi, vogliono andare a letto presto:

"Mamma mamma! Ti prego, devi credermi! Ne ho visto uno nell'armadio. Prendeva la rincorsa ed andava verso di là. Tipo fischiava e voleva, voleva... posso dormire a letto con te? Mamma?" Dunque i rigori non sono un gioco per bambini, e dagli 11 metri non vincono i più giovani o i più coccolati. E neppure i più allenati, i più simpatici o i più forti. Ma nemmeno i più cattivi o i più brutti o quelli del Nord. Vince chi deve e basta, ed i rigori allora sono come un fiore spiegato da Angelo Silesio: "la rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce; non pensa a sé, non si chiede se la si veda oppure no."

E voi tutti, ne troverete un paio di rigori? Allora subito un fischio tra lingua e labbro superiore, ed al piccolo trotto quelli arriveranno di corsa con un gran passo. E se i rigori cercano voi, beh! Loro arriveranno. E se i rigori non cercano voi forse... allora, allora loro arriveranno uguale. Semplice. Un po' come i cretini dei proverbi, sembrano sempre avvicinarsi ai piedi e non lasciarti mai. Ma al giorno d'oggi anche i cretini si camuffano da persone intelligenti ed è dura riconoscerli di primo impatto, furboni! Ed allora anche i rigori più lampanti necessitano di dubbi: non era rigore ti dico, sì che lo era! Tu vuoi un replay, quello vuole il Var e la si finisce sempre in caciara tra rigori, penalties e strafen. O tra Mbappè, Lukaku ed Oyarzabal. Eppure io ripeto che chi sbaglia... sbaglia e basta, no colpe!  Solo che il calciatore sventurato si dovrà sorbire, e pure meritatamente un "nooooo! Nooooo! Ma che hai fatto, no! Che hai fatto? Che... no! Non dovevi non dovevi non dovevi. Che diamine fai, razza d'imbranato! Tu, tu, tu! No, no no! Ma chi se l'è portato sto qua, razza di babbuino? Tu! Te che non riusciresti a centrare neppure il bassopiano amazzonico dall'alto di Brasilia, indegno! Guardami! Guardamiii! E tu saresti un calciatore? Tu? Fai ridere per quanto sei scarso! Non farti vedere mai più, maledetto! Mai più perché... mi disgusti, proprio mi disgusti. Guarda che hai fatto! Lo sai? Tutto grazie a te!" Ma poi per il tifoso la sensazione passerà, forse... e la scadenza è fissata per la prossima competizione internazionale. E non ci vorrà nemmeno un miracolo della scienza per ricredersi sul nome del "maledetto". Tifosi, ah!  

Mancini ha costruito un mostro? (Ti devi spaventare!)
Cosa brilla più d'una stella? D'Alfa Centauri per esempio? Molto semplice, se t'avvicini troppo ad una supergigante blu di tipo spettrale O o B, vedrai quante volte volte più quella risplenda di luce perpetua: siamo noi, buongiorno Italia! Giusto, giustino e giustissimo è trattare i pronostici impressi su carta e foglio con estrema cautela, perchè non c'è ancora da glorificarsi. Per la nostra stella supergigante la notte è giovane. Ancora presto.
Eppure abbiamo perso Spinazzola piè rapido (in bocca al lupo, Leonardo!), e temo che saranno necessarie diverse cuciture di ripiego per rimettere a nuovo la fascia sinistra. Quante volte abbiamo osservato gli Azzurri d'Euro2020 guardare gli avversari negli occhi "alla Sergio Leone" per i primi 5 o 10 minuti di gara? Scrutare i solfeggi tra le linee! E poi... ch' accadeva??? "Insigne vieni più verso il centro, Leonardo sganciati!" Sempre. Sempre! Infatti Spinazzola è stato il leitmotiv italiano del Decimo Minuto ed allora per abbassare il baricentro avversario è sempre stato necessario attrarre gli occhietti di tutti sulla fascia sinistra. Con il terzino della Roma accorrente che giungeva puntualmente lì a tagliare i nodi fissati dagli avversari e che dopo raggiungeva il fondo del campo, la squadra riusciva a muovere gli schemi offensivi ben collettivamente! Proprio come un sasso puntato sull'estremità del precipizio che deve essere appena appena sfiorato per scendere lungo il percorso ripido, e che poi metro dopo metro raddoppia la propria velocità di discesa, così Spinazzola serviva nei primi minuti per spingere in moto la "macchina perfetta" italiana! Ora sarà necessario preparare un otro piano perfecto antiespaña. Ebbene, per trasmettere la pressione affannosa più simile agli avversari, l'interprete migliore non sarebbe il sostituto del piè rapido: Emerson, bensì Chiesa che, prepotentemente, sa cavalcare con la sfera sino agli ultimi metri da cavallo indomabile. Ma quella di Chiesa è l'altra fascia e sarebbe necessario sincronizzare i movimenti con i compagni del versante opposto. Poi, il carico d'uomini offensivo si vedrebbe ridotto mancando la sovrapposizione del terzino con la palla tra gli alluci, Chiesa parte da zona ben più avanzata! Oppure ci si dovrebbe privare dell'intuizione manciniana. E non è da dimenticare il dettaglio spagnolo, che a quelli manca un bel difetto: il panico sul pressing avversario. Passaggi spagnoli maledetti! Maledettissimi!

Ma per fortuna loro sono molto confusionari (fino ad oggi almeno) nell'accaparrarsi le maglie avversarie oppure negli ultimi metri di campo. Voglio dire che Di Lorenzo, poco chiacchierato, sta funzionando meglio che da quanto viene descritto nel libretto delle istruzioni (eppure il rigore di Lukaku per me era di fischio corretto). Spinazzola era stato l'MVP tra i nostri finora, ma Chiellini nell'ultima contro il Belgio è apparso davvero come King Kong. Quando s'affacciava spuntava l'ombra sulla vallata, il rosso delle maglie dei belgi si camuffava di bordò... è stato lui il migliore in campo nella scorsa gara, chissà che non possa arrivare un colpo suo o di Bonucci regolare da calcio piazzato just next? Insigne ha incontrato il "tiraggir" tanto promesso, ma è Jorginho che con una continuità disarmante nei minuti spiega il gioco. Secondo me ha un po' la capa loca per essere così rapido, altrimenti non me lo spiego. Un appunto: per me con un Verratti offuscato dai minuti giocati, Locatelli meriterebbe prima l'entrata in scena da London Palladium. E con l'Austria m'ero chiesto se fossi stato un illuso, non mentirò affatto definendo d'esser stato "amleticamente' parecchio preoccupato per la gara contro il Belgio. Ma ho scoperto che noi possediamo un qualcosa che gli altri non trovano tra i cassetti di casa: i sistemi di gioco tanto ben collaudati, limati e registrati in sala prove. Il top player italiano, ebbene sì... si chiama "Italia". È un po' come quando leggi un romanzo giallo fino all'ultima pagina, ma poi scopri che l'assassino è l'investigatore stesso...  

Ma i Tre Leoni inglesi hanno anche le zanne e sputano fuoco?
No. Molto semplicemente, no. Ed in difesa loro schierano il Vallo di Adriano? Ancora no. Però hanno una rosa superiore alla nostra? N... sì, questo sì e di molto. Ma non hanno i nostri meccanismi altrettanto ben sperimentati? No. Ok, e questo è quanto. Zero gol subiti e dico zero, ma voi davvero credete che i due centrali grossi e impacciati possano rincorrere una gazzella? Vedremo contro la Danimarca quel che accadrà, ma l'Inghilterra rimane una Nazionale (certamente pericolosissima e letale per il percorso di qualsiasi partecipante d'Euro2020) con un abbondanza di talenti imbarazzante della mediana in su, motivo per cui il loro possesso palla si può rivelare ancora incerto alla luce del giorno, infatti tra Mount, Grealish, Foden, Sancho, Saka e l'escluso Rashford due pezzi su tre della trequarti rimangono fantasiosi e... poco provati in gare da 90'. È se Harry Kane è tornato ad accoltellare difensori, se Sterling è il miglior cavaliere della tavola rotonda secondo il ciclo bretone, voi ricordatevi che gli uomini di Southgate offrono un ampio decumano nello spazio tra difensore e terzino. Chiunque affronti l'Inghilterra avrebbe la possibilità d'urlare "ce la faremooo!" prima dei 90'.  

I Belli
Ve lo ricordate quel gioco lì mio delle scorse settimane? Era dal regolamento molto complicato... quello dove scelgo chi sono i Belli ed i Brutti dell'ultima settimana, sollevandovi dal fardello delle considerazioni e delle spiegazioni motivazionali più limpide.  
Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? Ma... oltre l'Italia di Mancini, che domande! Ammirabile è la Danimarca (a proposito di mele di Biancaneve, la scrivo la battutina mele-Maehle?), bionda d'incanto, che sconfigge l'affaticata Repubblica Ceca. Damsgaard, Kjaer e Dolberg trionfano in un duello dove nelle fila avversarie compare un giovane leggiadro ed elegante, Schick (capocannoniere: 5 gol) è il cognome. Tanto va la Svizzera a largo che ci lascia lo zampino, o meglio lo Zuber. Mentre Sommer è un gatto, tra papillon e frac compaiono gli sconfitti Benzema e Pogba, e l' attacco spagnolo fa rifornimenti in armi. Li ha visti giocare Sheva, ed io già li ho nominati: Sterling e Kane, poi aggiungo Luke Shaw che sta rifornendo i compagni da sinistra e poi... con un po' di ritardo trallallero trallallà (sto entrando in ritmo con questa sorta di cantilena) si presenta tra i Belli l'Austria di Foda. Vi segnalo un altro uragano, non l'appena nominato: "il secondo Harry più famoso d'Inghilterra" (non sarò una cima, ma il primo sta con Meghan, no?), si chiama Mislav Orsić e come abitudini particolari ha segnato nella sua presentazione: "spaccare tutto: porte e difese", è in buona compagnia tra i Belli con il connazionale Vlasić. Anche Doku non scherza visto che, come un rimorchiatore, sa portarsi dietro le spalle un battello. Special guest: il tifo, presente e splendido giunti a questo punto della Competizione.  

I Brutti  
Eccoli... Brutti, cattivi, zoppi, scortesi, zozzi e balordi? No. Solo brutti e peccatori, un po' maledetti. Quali peccati segreti e segretissimi avranno commesso questi mascalzoni?
De Ligt è l'artefice del Destino olandese, allungando la mano non proprio con la ragionevolezza del caduceo d'Ermes, lui incontra il pallone e, dopo quattro chiacchiere, riceve un cartellino rosso, ricompensa che obbliga i suoi ad una morte rapida ed ovviamente indesiderata. La question word per la serata è "why" perchè non s'intende il motivo dietro al gesto goffo. Go...go...goffo? Tipo come l'uscita di scena della Francia di Deschamps? E Mbappè al di là del rigore mancato non ha brillato come d'attesa. E poi... non diciamo baggianate! Lukaku contro l'Italia ha insolitamente cannato diverse occasioni ghiotte, e siamo noi a fare slurp slurp! Riguardo Joachim Löw, già se ne sono occupati i tedeschi... che senso avrebbe rimarcare le impressioni sui dardi tedeschi terminati fuori bersaglio. Malinovskyi ha concluso un europeo dimenticabilissimo in tribuna. Special guest: il Crystal Palace ha nominato come capo-allenatore Patrick Vieira, volevo solo punzecchiarlo! Magari da allenatore è meglio che da bookmaker...  

 

Damiano Fallerini