Povera partita!  
"Io non ho dubbi sui nostri in campo. Ho paura di 'sto pubblico inglese qua, 'sta gente che è capace di tutto. Che mi vanno a influenza' l'arbitro, qua stanno 58.000 contro 11. Anzi 58.011." Agostino da casa fa così alla moglie dopo aver cantato fortissimo l'inno nella finale d' Euro2020. Subito quella gli risponde qualcosa, ed Agostino non sa bene cosa. Boh. Allora lui decide di rispondere come preferisce, il tutto pure se non ha sentito le parole della moglie, solo quelle "erre" della pronuncia romana pronunciate molto rapidamente. Ma sì, ma tanto. Le solite domande. "No Sandra! No, loro sono più forti di noi. Sì, sì. Sono più forti. Hanno un attacco superiore, assolutamente. Davanti con Kane... e Sterling. Si sì." Quasi bloccato nel continuare la sua analisi, e fosse stato con alcuni dei suoi amici si sarebbe limitato per quella sera, ma la verità è che, con sua moglie poco appassionata di Serie A e campionati esteri, quella sera Agostino poteva sfoggiare tutti i suoi saperi così da prendere un 10 in materia, magari qualcosa meno. O forse no. Infatti la moglie è un tuono: "Agosti', ma che dici tu? Che dormivo sotto il Soratte? Ma l'ho sentiti già questi che chiacchieravano prima. Che dicevano io lo so. Certo che sveglio sei sveglio, oh!" E missione fallita. E partita cominciata. Dai che andiamo forte, subito davanti, dai dai! Ma non l'avrebbe detto ancora alla moglie della disposizione tattica. No, 5 minuti glieli avrebbe dati. Driiiiiin! "La pizza, Agosti'! Hanno suonato, e vai." Sessanta secondi prima no, eh? Sarebbe sceso velocissimo, non avrebbe nemmeno preso il resto ai "sono quattordici euro e 90 centesimi." Che gliene fregava piuttosto. Aveva fatto. E c'era un "ooooooo" fortissimo diffusosi per il condominio. Non sembrava nulla di buono. Che è successo? Che è successo? Che era successo. "Sandra Sandra, che è successo?"  Giratasi lei con la busta di patatine in mano:"Eeeehm, niente, cioè ha segnato l'Inghilterra. Purtroppo. Loro."  Un pugno al legno del tavolo! "Attento che lo rompi! Che fai!" Maledetti. Maledetti. Già. No, no, no, no. Ma che avevano fatto? Appena 2 minuti era mancato! E lui manco la voleva la pizza, l'aveva fatto per la moglie, ma poi era dovuto scendere. In situazioni come quelle vedeva tutto come avversario della sua sagoma. I difensori, che fanno dormono già? Ed il rider, stupido ragazzo, lavorava a quest'ora... non me gliene fregava niente del perchè all'origine dell'impiego. E guarda 'sti inglesi. Giocano da loro e stanno tutti contenti, la partita sarà truccata. Fammi vedere questo replay, no no no. Così no. E poi sua moglie riusciva a stargli "storta" come non mai. Possibile che gli desse fastidio tutto di quello che facesse, ripensandoci. Quella là: le sue richieste falsamente superflue tanto che poi si sarebbe lagnata per tempi e tempi, il suo modo di chiedere "dove hai parcheggiato la macchina?" fuori dall' Ikea, l'odore che avesse da... da vecchia. E sì, era invecchiata. E quel modo freddo di dirgli ti passerà ai suoi lamenti. Cavolo, qualche volta poteva interessarsi a lui. Secondo il giudizio, lei non faceva niente di buono ad un tratto e lui perciò non reggeva più la sua compagnia, e avrebbe aperto bocca e vomitato tutto quel che c'era da eruttare, perchè doveva levarselo dalla bocca." Ci potevi andare tu a prendere la pizza, tanto non t'interessava manco più di tanto la partita, no? Ah, ma invece volevi stare seduta. Ah già... Poi mi dici hanno segnato loro bla bla bla bla. Sì tanto stai seduta tu! Ecco che fai, come sempre..."  A mezzanotte le idee si sarebbero tutte ribaltate in maniera opposta, come un minuscolo veliero nella baia di Santa Barbara in un venerdì grigio di tempesta. Rigirato tutto e sua moglie sarebbe ritornata perfetta o quasi, come anni prima. Nulla più d'irritante in lei, solo di buono. Ma... ormai vecchio e scorbutico, Agostino s'era andato a cercare 15 minuti di litigata (almeno), colma di bordate, con la moglie. Non era colpa della moglie, ma del gol di Shaw che oscurava tutta la cucina di un nero perenne secondo l'uomo. E la moglie ce l'avrebbe messa tutta per dimostrare la sua porzione di ragione! E dunque... litigata riuscita, grande Agostino! E chi avrebbe smesso più tra i due? Ah! Povera partita!  

Italia-Inghilterra! 
I primi mesti, sciagurati, infernali, ripugnanti, angosciosi ed indesiderati 120 secondi, dunque si riassumono davanti le palle degli occhi d'Agostino. Come mi spiego spesso io, con autorevolezza di difensore da calcetto amatoriale: "puoi fare la partita che vuoi, ma se poi ti ritrovi qualcuno solin soletto a raspare buche in area di rigore, senza marcatura... beh, allora lo svantaggio è giusto". Già Emerson, attratto dalla palla ingenuamente, lasciava Trippier a brulicare sul prato di sinistra, ed in seguito Di Lorenzo che inizialmente rincorreva Sterling, fissava il busto terribile di Kane. Tremendo sì. Se Di Lorenzo non avesse mai visto Shaw, oppure se avesse creduto che ci fosse Chiesa, il quale... effettivamente dovrebbe da schema rincorrere il suo avversario... io non lo so. Manco m'importa. Ebbene manco importa più a nessuno ormai. Però, allora, Shaw, davvero, must go on. Sì, perchè se non lo marca nessuno lui deve andare avanti, giustamente. Il manuale del buon terzino scriverebbe così. Penso.
Immobile era finito nella gabbia, posto all'angolo sperava di non ricevere alcun jab violento, ma non sapeva come sparare uno dei suoi low kick, Insigne aveva gli occhi dietro la testa ed infatti non riusciva a guardare più in su del suo naso, era obbligato a gestire il possesso dietro, infine lo Chiesa imprevedibile aveva proprio Shaw (ora mustn't go on) attaccato e poteva sostare poco più dentro della linea di campo. E se esce Jorginho, l'unico che muove qualcosa sotto le tende è finita. Tutti chiacchierano di Kane che è sempre mantenuto da Chiellini spalle alla porta con Bonucci che insegue. Ed anche Sterling è contenuto tra raddoppi e complicità d'oltremanica. Davanti? Nulla, non si fa. È dunque secondo tempo. Maguire non è rapido nè nel gestire il pallone, nè nelle diagonali difensive. Stones nemmeno riuscirebbe a rincorrere una gazzella. Lì il lupo deve afferrare l'Inghilterra per la giugulare; nel loro catenaccio (chiamiamolo con nome!) converrebbe utilizzare un centravanti veloce in pochi metri nel tagliare dal centro verso la profondità, magari proprio senza palla. Ma non ce l'hai Mancio, questo centravanti così no. Tu no. Decisione: Insigne s'abbassa più da falso nueve e non taglia, Chiesa splendente lo vuoi in posizione? Va bene. Avrei preferito Berardi (entrato già per Immobile) centrale, avrebbe garantito più imprevedibilità. Ma va Insigne. Comunque nella gestione siamo noi a fare la voce grossa. E... 58.011 contro 11 e vince Bonucci sul rimpallo, lui era uno degli 11! Una probabilità bassissima, 1-1! Ma niente è per caso, è il caso per niente e nessuno oggi (cioè qualche giorno fa, anzi). Mancini mi preferisce Cristante prima di Locatelli, ma questi sono dettagli che io non avrei giocato. Piccolini piccolini come i passetti d'un bambino. Ma! Dall'altra parte Southgate compone uno "Joan Mirò". Come lo guardi lo guardi, non capisci. Proprio non lo capisci affatto. Che cosa è? Perchè? Cosa? Cosa ha combinato con i suoi? Ma non ero molto concentrato alle loro disposizioni, che ai supplementari la partita s'era messa alla pari tra attacchi e difese. Tra 2 squadre, possono vincere entrambe (Capitan Ovvio!) Se nel primo tempo l'Italia era sembrata inoffensiva, nel secondo aveva tirato l'avversario come un cavallo per le briglie appese sul muso. E quello faceva "iiiiiih!" Che male! E l'arbitro orchestrava una partita gradevole, senza troppi fischi e fischiettii, così la gara andava avanti. E veramente Jorginho rischiava il rosso su Grealish. Ssssssh! Sssssh! Intervento al limite quello. Terminavamo infine (complice l'infortunio del teoricamente insostituibile Chiesa), con un tridente composto da Bernardeschi, Belotti e Berardi, mentre loro avevano d'attaccanti on the pitch gente del calibro di Sancho, Rashford e Grealish, oltre ai già titolari Kane e Sterling, poi performava anche Saka. Ma perchè sostituire Henderson non l'ho capito! Rigorista dico io! Sapete, per esempio, che Sancho non sarebbe un rigorista? Ed ormai anche di Saka già lo saprete. Mica mi lamento, mica mi lamento. Ripeto? No. Dunque... Rigori! Donnarumma li sa parare mi dicono. Dicono che? Noi (forza Milan!) dodici milioni per sei anni con venti di commissioni non potevamo assegnarglieli. Ripeto (a chi dice "perchè l'avete cacciato? Nooo! Che avete fatto?"). Ora  prolessi! E che è la "prolessi"? Questo: campioniiiii! Siamo noi! Parato parato! I campioni dell'Europa siamo noiiiii! Ah ma già siamo arrivati alla fine dei rigori? Prolessi, sì. Campeones campeones? Ma i tifosi inglesi, tanto spavaldi e certi di vincere, ora dicono che dovrebbero essere orgogliosi del loro percorso? Va bene... di che? Di un europeo giocato interamente (ad eccezione della gara di Roma contro l'Ucraina) a Wembley, e con le squadre avversarie sempre partecipanti d'un numero irrisorio di tifosi, e dove l'Inghilterra viene sconfitta dall' "Italietta" che loro credono? Ma chi, tanto esaltato, si spiega con "sarà per la prossima volta" è uno degli esempi nella folla. Tra razzismo, vandalismo e sdegnamenti che entrano nel demerito della maleducazione, è stato un viatico verso un livello 10 da Rocco Schiavone per loro. Livello 10 da rottura di puntini puntini. E loro, con comportamenti che nulla hanno a che fare con lo sport, non nascondono nulla di tutto ciò. Ma noi, da buoni italiani, dobbiamo mangiarci una pizza.

Il pagellone dei 4 allenatori semifinalisti 
Ah, i Belli ed i Brutti non li volevate più? La mia invenzione non la gradivate más? Non avrò più l'originalità d'un artista che predica l'arte del dadaismo, ne faranno altri di simili pagelloni... e che non li posso fare anche io dunque? ¿Va bién, va bién? Ma i pagelloni dei quattro allenatori? Allora vi graffio con i pagelloni degli allenatori partecipanti nell'ultima settimana d'Euro2020.  
Roberto Mancini 10 (Italia): comincio con il nostro CT. La difesa italiana ha funzionato con marcature uomo-a-uomo e Mancini ha dovuto sostituire ad opera già iniziata Chiellini e Florenzi, poi è toccato all'MVP della Nazionale Spinazzola infortunatosi, che dunque viene rimpiazzato con Emerson (che, chiaramente, non è el mismo sol ). Mancini vince: 34 partite in fila d'imbattibilità e l'europeo. E dunque se vincere significa "fare almeno un gol più dell'avversario", intendo che offriamo anche un attacco con buoni numeri, una realtà distante in linea d'aria, nel 2018, quanto casa mia dal covo dei pirati sull' "Isola del tesoro" di Stevenson. Forse Immobile non è ancora la soluzione come centravanti, personalmente mi sembrerebbe meglio un attacco libero da un 9 con il marchio. Ma... comunque! Mancini è stato un punto esclamativo con gambe e cervello in questo europeo. È un 10 rotondo d'allenatore oggi, ha compiuto un lavoro certosino.  
Gareth Southgate 4.5 (Inghilterra): l'antagonista principale dell'Inghilterra vive a Watford. Arriva in finale, ma gli analisti potrebbero segnare su un libretto gli errori commessi da Gareth Southgate. Un allenatore che non sceglie i rigoristi della finale, ma si affida ad un algoritmo che nulla ha a che fare con la soggettività del pensiero, caratteristica unica nell'uomo. Anche i titolari schierati, i cambi effettuati... che cosa ha combinato e cosa volesse combinare con i suoi principi è interrogativo. Perchè aggiungere Trippier e preferire un centrocampo a due senza gran protezione? E non ha nemmeno gestito alla meglio (lo scrivo dall'inizio) i talenti di Foden e Grealish. E Mount non ha sfigurato, ma non ha brillato e... con quell'abbondanza di trequartisti perchè non sostituire l'interprete del ruolo? Southgate aveva tantissime opzioni, ma non l'ha fatto notare durante tutta la competizione. Dunque è il principale indiziato riguardo il crimine tra i suoi. L' Inghilterra è stata una bici frenata, e quel freno si chiama Southgate.  
Luis Enrique 7 (Spagna): tanta tanta e tanta confusione, ed incominciare male, fare male, riprovare e non convincere pienamente, poi fare bene e convincere pienamente, ma venire eliminati. La rinascita della fenice d'Enrique coincide con il tonfo mortale e dignitoso dell'uccello sul marciapiede. In patria rimane qualche chiacchiericcio sullo scarso minutaggio concesso a Marcos Llorente. Eppure i meccanismi delle semifinali l'abbiamo visti, belli e fluidi, allora Enrique rimane un ottimo allenatore che, però, all'inizio della competizione ha optato per scelte non condivisibili. Ed a partire dalle convocazioni. Forse la Spagna avrebbe potuto anche vincere, ma non era sicuramente tra le tre o quattro formazioni favorite d'inizio giugno. Il percorso è degno, e soprattutto Enrique è un uomo di sport. O forse dovrei scrivere "da sport". Mostra gli ideali perduti da qualcuno, in un mondo di amnesici!  
Kasper Hjulmand 7.5 (Danimarca): partirono in 11, divennero 10, diventarono semifinalisti. La storia la sapete già, sicuramente. La Danimarca arriva in semifinale in maniera rocambolesca, realizzando 3 punti nel girone, poi superando i test Galles e Repubblica Ceca, ed infine venendo eliminata dall'Inghilterra. Meriterebbe qualcosa in più un allenatore che arriva in semifinale con la Danimarca, che ha perso Eriksen e che viene penalizzato da un rigore (la famosa caduta no contact di Sterling) non esistente sulla Terra e sull'intero sistema solare? No. No perché commette a più riprese un errore lesionista, e ciò succede anche contro l'Inghilterra. Sostituire al 60' Damsgaard, grande intuizione dello stesso Hjulmand, ma capace di legare centrocampo ed attacco! Ed anche Poulsen è piaciuto meno di Dolberg. Ma il what if rimane: senza quella furbata di Sterling di rigore sarebbero stati... rigori? Io credo di sì. E poi giù di lì? Bah.  

 

Damiano Fallerini