La stagione 2019/20 ricomincia dopo una delle più tribolate che la storia del torneo di Serie B ricordi; inoltre, anche l’estate roventissima ha riscritto diverse volte le classifiche e le partecipanti alla nuova stagione in corso, che infine hanno previsto l’esclusione del Palermo (che riparte dalla D) e il ripescaggio del Venezia, che aveva perso i discussi (eufemismo) play-out contro la Salernitana.

Un campionato che in un colpo solo mixa un ritorno al passato, con il ritorno al format storico a 20 squadre assente addirittura da 16 anni, controbilanciata da una grande mossa evolutiva, ovvero l’introduzione in fase sperimentale della VAR nel girone di andata che, se fornirà i risultati sperati (cosa molto probabile), verrà impiegata a tutti gli effetti a partire dal girone di ritorno[1].

Per entrambe le notizie c’è senz’altro da essere soddisfatti: il numero di squadre partecipanti è quello che storicamente si è sempre prestato meglio all’andamento della serie cadetta, garantendo un buon equilibrio tra le posizioni di vertice e quelle per la bassa classifica.

La VAR è però sicuramente la notizia fondamentale: finalmente avremo un campionato più corretto, in quanto chi segue il torneo conosce bene quante sviste e quanti errori grossolani sono stati commessi, in particolar modo negli ultimi anni, causando non pochi problemi viste le risicate distanze tra le avversarie.

I meccanismi di accesso ai play-off e ai play-out sono praticamente i medesimi (solo ai play-off è stato eliminato il margine dei 14 punti tra la terza e l’ottava in classifica, pressoché inutile visto quanto sopra).

Con un mercato che potrà ancora regalare diversi guizzi, di seguito la mia griglia di partenza al via del torneo.

Spesso queste “previsioni” lasciano il tempo che trovano, ma la voglia di campionato è troppa e cominciare ad avere un’idea di quelle che potranno essere le ambizioni delle singole squadre (insieme ad una valutazione dei nuovi acquisti) e magari fiutare la possibile sorpresa (che la B ha sovente regalato) è un primo passo.

 

- VOLATA PROMOZIONE DIRETTA: in un campionato sulla carta eccessivamente equilibrato, l’unica che appare fuori portata e che parte con tutti i favori del pronostico non solo per la promozione diretta ma addirittura per vincere il titolo e anche, se vogliamo, per “ammazzare” il campionato è l’Empoli.

La squadra toscana, reduce da un’amara retrocessione all’ultimo turno lo scorso anno, è la favorita assoluta. Le cessioni eccellenti effettuate in estate (Bennacer e Krunic al Milan su tutti) sono una dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dalla società, da sempre modello sano di piccola realtà che si è assicurata una dignità sportiva non indifferente.

Il ruolo di squadra da battere è da sempre quello più pericoloso perché non si può sbagliare mira.

I rinforzi sono di assoluto valore: a Mancuso il compito di non far rimpiangere l’idolo “Ciccio” Caputo (passato al Sassuolo), passando per Stulac, vero lusso per la competizione, fino ai vari “palermitani” Brignoli, Moreo e Pirrello.

Se gli uomini di Bucchi sono i principali indiziati per la pronta risalita, la bagarre per il secondo posto disponibile potrebbe prevedere tre squadre sulla carta attrezzatissime per il salto: in primis, l’altra retrocessa Frosinone, che punta ad un campionato da assoluto protagonista.

In attesa che arrivi il “sostituto” di Ciofani negli ultimi giorni di mercato, Nesta potrà già contare su innesti importantissimi quali Haas e Rohden, che uniti ad una già discreta base, mettono di diritto i ciociari nella lista delle pretendenti per l’obiettivo principale.

Subito dopo, Benevento e Perugia, che, senza mezzi termini (soprattutto i campani), devono puntare ad un campionato di vertice: Pippo Inzaghi sulla panchina giallorossa ha una grande responsabilità, visto il mercato assolutamente di livello. Innesti di esperienza quali Schiattarella e il devastante Kragl, insieme ad un bomber fuori categoria come Sau, ne fanno una delle migliori squadre allestite ai nastri di partenza.

Per gli umbri, guidati da un altro campione del Mondo 2006, Massimo Oddo, i colpi migliori sono arrivati proprio via sannita: il terzino Di Chiara e soprattutto bomber Iemmello, a cui spetta l’arduo compito di far innamorare il Grifone. Interessanti anche gli arrivi tra i pali di Vicario e del giovane Fernandes dal City Under 23.

 

- LE MINE VAGANTI: dietro ai quattro team oggettivamente più completi e sulla carta strafavoriti, tre squadre che partono a fari meno accesi ma che potranno dire la loro, soprattutto in chiave accesso ai play-off.

Il Crotone di Stroppa, dopo un’annata turbolenta, ha la possibilità di ritornare a disputare un campionato importante senza i riflettori puntati: l’arrivo last minute di Maxi Lopez si unisce ad interventi che assicurano prestazioni importanti quali Mustacchio e Vido e al mantenimento in rosa di elementi fondamentali e richiesti anche in categorie superiori quali Benali e Simy.

La Cremonese di Rastelli è sicuramente un’altra squadra ambiziosa, forse anche pronta per il salto in A dalla porta principale: i grigiorossi hanno mantenuto la struttura portante della scorsa stagione dove è arrivata ad un passo dalla post-season e hanno colpito, oltre al già citato Ciofani dal Frosinone, con innesti di qualità in difesa come Caracciolo, Bianchetti e Deli.

Il Pescara, affidato in panchina alla “scommessa” Zauri, parte forse con qualche minore aspettativa rispetto agli anni passati, ma ha sempre dimostrato di essere una minaccia seria per tutta la concorrenza. Mercato rilevante per il Delfino: il gran colpo Chochev in difesa, insieme all’arrivo di Busellato, rendono affidabile il reparto orfano di Brugman, ceduto al Parma. A centrocampo l’esperienza di Galano e la freschezza di Palmiero, mentre davanti il grande ritorno di Maniero.

 

- OBIETTIVO PLAY/OFF: due le squadre che quest’anno puntano al raggiungimento perlomeno degli spareggi promozione.

L’Ascoli dell’affamato capitan Ardemagni vuole a tutti i costi vivere una stagione da protagonista e gli innesti di Brlek, Pucino, Gerbo e Scamacca rappresentano una dimostrazione della voglia di raggiungere traguardi più soddisfacenti.

Lo Spezia ha fatto incetta di giovani talenti: Scuffet tra i pali; lo spagnolo Ferrer, la conferma di Capradossi e l’arrivo di Marchizza in difesa; Federico Ricci e Burgzorg sulle ali.

I liguri sono quasi una certezza dei play/off (5 volte piazzata nelle ultime 6 stagioni) e non hanno alcuna voglia di interrompere il trend.

 

- SORPRESE O DELUSIONI: in questa categoria tre squadre che vengono da un’ultima stagione una diversa dall’altra e che per motivi differenti potrebbero essere l’autentica sorpresa del campionato o, viceversa, finire in un vortice negativo nei bassifondi.

Il Chievo è la prima di questo gruppo: da neoretrocessa l’obbligo è di inseguire perlomeno i play/off, ma la politica del club sul mercato è sempre la medesima.

Nessun grosso sussulto in entrata, mentre molti pezzi in uscita (Cacciatore, Bani, Depaoli).

Sui clivensi pende un grosso punto interrogativo: difficile davvero inquadrare l’area in cui porli.

Stesso discorso per i corregionali del Cittadella, ma per motivi opposti: l’anno scorso gli uomini di Venturato sono arrivati ad un passo dal sogno di una miracolosa prima volta in A, per poi arrendersi alla rimonta dell’altra squadra della città di Shakespeare.

Umiltà come al solito e dunque obiettivo salvezza dichiarato, sebbene il “Citta” ci ha abituato a cavalcate non ordinarie e da qui nasce dunque il grosso dilemma: sarà una stagione come sempre sorprendente o stavolta bisognerà ridimensionare le ambizioni?

Infine, la Salernitana: la panchina affidata all’ex CT Ventura è uno dei motivi di maggior interesse di questo torneo.

L’esperienza del tecnico è fuori discussione ma sicuramente quella mancata qualificazione pesa come un macigno: a lui il compito di trascinare dalla sua il popolo salernitano.

La rosa a disposizione è davvero importante, soprattutto nel reparto offensivo: il redivivo Cerci, l’ottimo Giannetti e il talentuoso Firenze sono armi che dovranno essere sfruttate per provare a regalare qualche soddisfazione ai calorosissimi sostenitori granata.

 

- SALVEZZA: nel gruppo delle squadre che puntano alla salvezza, oltre alle neopromosse per cui ho dedicato un “punto” a parte, rientrano Venezia, Livorno e Cosenza.

I lagunari, dopo il burrascoso finale di stagione e la conseguente estate, devono ricompattare un ambiente che aveva grandi aspettative ma che ha perso un po’ dell’entusiasmo iniziale.

Compito principale sarà dunque, oltre ad ottenere la permanenza, riconquistare il proprio pubblico.

Gli ultimi giorni di mercato potrebbero essere un buon punto di partenza (fin qui unico sussulto degno di nota Zuculini).

Il Livorno, persa l’esperienza di Diamanti e Valiani, si “consola” con Mazzeo, ex Foggia.

Per i toscani sarà molto probabilmente un altro anno di fatica e di sudore, con Breda che preferirebbe regalare agli amaranto una salvezza più tranquilla.

Infine, il Cosenza: i lupi hanno perso su tutti la stellina Tutino. Mercato non di eccezionale vigore e forse qualche mossa last minute potrebbe ritornare utile.

L’obiettivo, dopo un’annata in cui ha sorpreso tutti con un gioco a tratti spumeggiante e che forse avrebbe meritato miglior fortuna, rimane la salvezza.

Primo banco di prova sabato il derby calabrese col Crotone.

 

- LE “NEOPROMOSSE”: ovviamente non ci sono alternative. Tutte le squadre provenienti dalla Serie C puntano inesorabilmente alla permanenza di una categoria divenuta, con l’attuale meccanismo, difficilissima da raggiungere.

La storia della cadetteria ci ha però insegnato che spesso proprio dalle neopromosse nascono le migliori favole: ultima in ordine di tempo il Lecce, capace del doppio salto di categoria.

Tra le squadre ai nastri di partenza, spicca il Pordenone, alla sua prima assoluta, che sarà sicuramente carica e guidata dall’entusiasmo dei suoi brillanti sostenitori (in molti ricorderanno la sfida in Coppa Italia con l’Inter con i neroazzurri che ebbero la meglio solo ai rigori).

Il Pisa aprirà invece le danze contro il Benevento: il mercato non è stato esaltante e qualche ritocco potrebbe far bene alla compagine toscana.

L’Entella si ritrova nuovamente nel palcosenico della B: anche per i liguri l’obiettivo da centrare sarà una salvezza a qualsiasi costo.

La Juve Stabia (che ha in Quagliarella uno dei suoi più grandi affezionati) potrà contare sul grande apporto del caloroso pubblico: le “vespe” vogliono sorprendere.

Infine il Trapani, sulla carta la squadra al momento più debole: per i siciliani c’è ancora qualche giorno per la chiusura della sessione di calciomercato per poter magari effettuare qualche aggiustamento in quella che sarà una serrata lotta salvezza.

 

Il tempo delle previsioni è finito: da stasera parlerà solo il campo.

 

[1] https://www.iltempo.it/italpress/2019/08/23/news/nicchi-arbitri-pronti-per-la-nuova-stagione-var-anche-in-serie-b-1200495/