Avere un cognome importante, in ogni ambito, può rappresentare una grossa fortuna, quasi un investimento, o una vera e propria sciagura.

Ne sa qualcosa Diego Armando Maradona (jr.), il figlio dell'indimenticabile numero 10 del Napoli, finito sotto gli occhi dei media, nei primi anni di carriera, per la tormentata situazione familiare, legata proprio al rapporto col padre, e per quella necessità pressante di volerlo paragonare forzatamente a D10S.

Il ragazzo, però, dopo aver approfittato delle luci della ribalta, ha sapientemente iniziato a crearsi un proprio percorso, potendo vivere così una vita tranquilla anche fuori da un campo da calcio. Caso opposto avvenne per Hugo, fratello di Maradona, approdato con lui in Italia, parcheggiato ad Ascoli e rimasto a galla anche nel Napoli in massima serie, senza lasciare nemmeno un briciolo delle tante tracce lasciate da Diego.

Famosi anche i casi di nepotismo per i fratelli Seedorf, Kakà, Vieri, J. Mauri, oltre che le amicizie che portarono a Milano, sponda Inter, Bergkamp tramite Jonk ed un certo Zanetti al seguito del più quotato Rambert...

Ed è così che, un ritorno di fiamma come quello tra Gigio Donnarumma ed il Milan, col benestare di Raiola, diventa un doppio colpo per i rossoneri; infatti, oltre ad un ingaggio faraonico da 6 milioni di euro per 5 anni, la possibilità di prendersi la fascia di capitano di un club glorioso come quello rossonero, diventandone l'uomo simbolo, l'estremo difensore della Nazionale U21 ha ottenuto anche l'approdo a Casa Milan di Antonio Donnarumma, suo fratello maggiore, cresciuto proprio con la casacca del Diavolo, persosi tra le panchine di Genoa ed Asteras Tripolis. Per lui, pronto un ruolo da terzo portiere; nessuno, ovviamente, vorrà fare del sarcasmo sulle sue qualità o sulla scelta di fare il terzo alla veneranda età di 27 anni, eppure rimane tanto amaro in bocca per le modalità di approdo del giocatore. 

Scontato, a questo punto, l'addio (in prestito) di Plizzari, chiesto fortemente dalla Ternana, piazza importante in un campionato, quello di B, che ha saputo lanciare grandi talenti con la maglia numero 1 sulle spalle. 

Evviva il talento, evviva il merit...NO.