Le marcature sono spesso considerate come cartina tornasole per definire la maggior forza di un attaccante rispetto ad un altro; questo, però, non si rivela sempre esatto.

L'impatto effettivo di un giocatore sul risultato finale di un match può essere meglio analizzato prendendo in considerazione una ponderazione degli stessi goal segnati, dando quindi maggior importanza alle reti decisive; in questa maniera si utilizza quindi un'operazione che viene effettuata, con successo, in ben altri settori, come ad esempio nelle università.
L'applicazione di questo metodo restituisce una classifica dei cannonieri stravolta rispetto al totale dei goal messi a segno da ogni singolo giocatore. La prima posizione resta comunque appannaggio del fuoriclasse portoghese della Juventus, Cristiano Ronaldo, che delle 14 marcature effettuate ne conta ben 6 decisive ai fini del risultato.

La seconda e la terza posizione dovrebbero dunque appartenere alle due punte delle squadre di Genova, rispettivamente a Piatek del Genoa e a Quagliarella della Sampdoria; in realtà tra le 13 reti del polacco e le 12 del nativo di Castellammare di Stabia solamente 3 marcature ciascuno hanno poi permesso di agguantare effettivamente i 3 punti alle rispettive squadre. Questo li colloca quindi, rispettivamente, al sesto e ottavo posto di questa particolare classifica.

Il podio è invece completato da Immobile della Lazio e Icardi dell'Inter, il cui score realizzativo totale corrisponde a 10 e 9 goal, di cui 4 ciascuno decisivi ai fini della vittoria finale delle proprie compagini.

La sorpresa, andando ad osservare i primi 10 di questa graduatoria, è costituita dalla punta del Parma, Roberto Inglese; sebbene l'attaccante proveniente dal Napoli abbia messo a segno solamente 5 marcature, ben 3 di queste sono state determinanti per far ottenere ai ducali altrettanti successi.