Amato e osannato dal popolo dei Blancos; odiato e attaccato da, più o meno, ogni altra tifoseria: è sempre stata questa la conseguenza del carisma e dell'ego di uno tra i difensori più forti della storia di questo sport.
Facile capire di chi si sta parlando: Sergio Ramos, la perfetta incarnazione del madridismo, inteso come l'onore di rappresentare la maglia della squadra più titolata in Europa. Le strade dello spagnolo e del Real Madrid si incrociano nel lontano 2005, quando il club acquista il suo cartellino dal Siviglia, per 25 milioni di euro: fu solo l'inizio di una storia incredibile tra le due parti, colmata da un susseguirsi continuo di successi, vittorie e trofei. Con il Real, Ramos conquista 4 Campionati spagnoli, 3 Supercoppe spagnole, 2 Coppe del Re, 4 Champions League (3 consecutive), 3 Supercoppe europee e 4 Mondiali per Club, dando forma ad uno dei palmares che, contando anche 2 Europei e 1 Mondiale vinti con la Nazionale Spagnola (di cui è capitano), è tra i più ricchi della storia del calcio. Soffermandosi però sull'immediato presente, è allo stesso modo stupefacente la stagione che, alla bellezza di 34 anni, sta disputando lo spagnolo, specialmente in questi match post-covid. Per lui (rigorista e e talvolta tiratore di calci di punizione) 5 gol in 7 partite dopo la ripresa, arrivando a quota 10 gol totali e raggiungendo, al secondo posto della classifica all-time dei difensori più prolifici della Liga, Ronald Koeman, a 67 gol, dietro a Fernando Hierro con 105. Un difensore-goleador, in grado di segnare anche gol importantissimi: su tutti quello siglato in finale di Champions nel 2014 contro gli storici rivali dell'Atletico, che riportò il risultato in pareggio al 93esimo con un colpo di testa sul calcio d'angolo battuto da Luka Modrić (partita poi terminata 4-1 in favore dei blancos).
Sergio Ramos si sta dunque dimostrando sempre più uomo-record, tra i quali anche quello, meno positivo, del numero totale di cartellini, gialli o rossi, "collezionati": numero uno per cartellini nella storia del Real Madrid, numero uno per cartellini nella storia della Liga, numero uno per cartellini nella storia della Champions League e, infine, numero uno per cartellini nella Nazionale Spagnola: numeri che lo rendono, senza dubbio, uno degli avversari "meno simpatici" per ogni calciatore e tifoso.
Considerato da molti suoi "colleghi" difensori il migliore della loro generazione, Sergio Ramos, lasciandosi alle spalle tutte quelle critiche che non lo hanno mai risparmiato, entra di diritto e agli occhi di tutti, nella stretta cerchia dei calciatori più importanti e determinanti della storia del calcio... Legend in the making.