Tra poco scatterà l'obbligo per i nazionali stranieri che sono partiti per loro paesi di tornare in Italia. C'è chi -sbagliato o giusto che sia- si sta allenando come Ibra e Ronaldo, il primo con la squadra di cui detiene il  25% di quote societarie mentre secondo praticamente al passepartout per Madeira.

Non voglio stare qui a commentare se sia corretto che questi campioni possono tornare nella loro terra d'origine e fare un po' come gli pare, tenendo conto che le ristrettive in Svezia e Portogallo non corrispondono quelle italiche. Però, prima o poi, dovranno fare viaggio di ritorno, ripresentandosi all'appello dei rispettivi allenatori, entrando in contatto con staff e giocatori.
Come dicevo, tanti giocatori sparsi qua e là per il mondo è che ha il suono della sirena dovranno fare ritorno alla propria base. Uno di questi sembra però non volerne sapere.
Il suo nome è Gonzalo e il suo cognome Higuain.
Il pipita, come trapelato da diversi giorni, sembra che non voglia far ritorno in Italia per tre motivi: la madre malata, che però lo è da tempo e non come CR7 tornato apposta, poiché la mamma ha avuto un ictus ischemico; la paura di essere contagiato da questo nefasto virus visto che in Argentina e la gravita è molto inferiore che in Italia; ultima, è quella più contestata, la decisione della Juve di privarsi dei pipa per la prossima stagione con buona pace dell'argentino.

L'argentino compierà 33 anni a Dicembre (classe 1987) e la vecchia signora sta cercando linfa fresca da donare a Sarri. Il problema che sorge è questo: e se Higuain si mettesse di traverso questa decisione e decidesse di non tornare??
In questi giorni si sta discutendo anche di rescissione unilaterale se in Italia non sarà acclamato il rischio zero.​​ In questo caso la Juve si ritroverebbe senza punta di peso e senza la possibilità di intervenire sul mercato...
I tifosi ci pensano, sono preoccupati, visto che in attacco sono contati, dopo la cessione con qualche rimorso di Mandzukic a Gennaio. In squadra rimarrebbero solo CR7, Dybala, Douglas Costa e Bernardeschi, con Cuadrado nelle vesti di Jolly. Con un campionato da conquistare, un ritorno di Champions da vincere e il ritorno benevolo di coppa Italia in semifinale col Milan. Un problema da risolvere per Sarri e un caso da smussare in casa Juventus.

Confidiamo che le cose ritornino "normali" in Italia e in tutto il mondo il più presto possibile, così da tornare alla nostra quotidianità, con la ripresa del calcio e di tutti gli sport, perchè, oltre ai singoli appassionati e bramosi di sport, c'è chi vive di questo e deve portare la pagnotta a casa. Tornerà la gita, tornerà il lavoro, hobby, frequentazioni. Tornerà il calcio che conoscevamo, o chissà, tornerà migliore.