Da molti anni a questa parte, giunti più o meno a maggio, chiunque si trova a stilare un bilancio impietoso sulla stagione rossonera. Questo a prescindere o, se preferite, nonostante la guida tecnica in panchina.

Che Gattuso sia un nocchiero che da tempo ha perso la bussola, o che non l’ha mai trovata, è evidente a tutti: superfluo ribadire che ieri sera è stato l’apice della sua incapacità di dare un gioco da vero allenatore. La grinta serve, anzi è indispensabile, quando per le mani la società ti mette qualcosa che assomiglia ad una squadra di calcio: purtroppo da troppi anni non è il nostro caso. Quindi Gattuso colpevole nella percentuale che preferite, ma colpevoli anche Maldini, Leonardo ed i Singer proprietari del Milan (controllanti da molto prima di luglio quindi non mi si venga a raccontare la favola che non hanno avuto tempo di scovare prospetti funzionali e non acquisti a casaccio).

Evidente quindi che se i bilanci sono puntualmente impietosi, la storia cominci da lontano e che Gattuso è solo uno dei tanti tragici protagonisti.

SENZA TERZINI: ieri Calabria ha offerto la sua migliore prestazione da quando è in rossonero, ma è titolare inamovibile da almeno due anni : inaccettabile un lampo in mezzo a tante promesse. Laxalt, Rodriguez, Abate, Strinic e purtroppo Conti non sono mai stati o non sono più giocatori di calcio. Vogliamo confermarne un paio e prendere il contentino di turno, o vogliamo ragionare su due fasce basse che non sanno difendere, attaccare in velocità, crossare?

SENZA CENTROCAMPO: non abbiamo ragionatori: anche qua dov’era la società a luglio quando ingaggiava Bakayoko che metronomo non è e a gennaio quando diceva che il recupero di Biglia avrebbe risolto tutto? Biglia, Montolivo sono degli ex (anzi Montolivo non è mai stato  neanche un ex), Kessié un randellatore senza capo né coda. Abbiamo Bakayoko da riscattare a 40 milioni : per il resto cosa vogliamo fare? Un bel triennale a Biglia o vogliamo comprare dei centrocampisti?

SENZA ESTERNI: grazie a Suso, Calhanoglu, Castillejo, ma forse è arrivato il tempo di fare sul serio ed ingaggiare gente che sappia giostrare sulle fasce, percorrerle in velocità, saltare l’uomo è, soprattutto, crossare in modo pericoloso per le punte . Fu Maldini, non Mirabelli, a definire Castillejo un gran giocatore: ripeto è arrivato il momento di fare sul serio.

Quindi non è il solo Milan cinese con i suoi 230 milioni sperperati al vento come polline, non solamente gli orrori di Galliani, ma le topiche clamorose del Milan attuale, imbellettato ed in giacca e cravatta, col dire forbito, senza un capello fuori posto e i business plan che non fanno una piega: la proprietà Elliott e’ ora che faccia sentire il suo peso anche tecnicamente, dopo le ottime premesse che portano i nomi di Piatek e Paquetá.

A questa proprietà assegno l’attenuante di essersi fidata di chi, probabilmente, le ha assicurato illo tempore che Gattuso fosse un allenatore da serie A, ma anche che Rodriguez o Borini fossero degni del Milan, che Biglia è Montolivo in regia erano grasso che colava o che Castillejo e Laxalt avrebbero garantito per tutta la stagione assalti all’arma bianca per spezzare le reni alle difese avversarie.
Finite le attenuanti, mi auguro che un fondo di caratura mondiale voglia seguire la logica a costo di scavalcare i cosiddetti consiglieri, consegnando al Milan della una base accettabile di giocatori in grado di formare una squadra di calcio degna di tal nome .