Solo qualche anno fa i fratelli Inzaghi facevano parlare di loro attraverso il campo. Simone e Filippo, stesso ruolo, attaccante, due carriere diverse: Simone ottimo giocatore il più piccolo che seguendo il più grande è riuscito a costruirsi un ottima carriera in serie a, calcando i migliori stadi europei.

Filippo ha vinto tutto, giocando in Juve  e Milan. L'attaccante che non si vedeva, che puntava sulla linea del fuorigioco e colpiva. Un rapinatore d'area, che viveva per il goal ed il calcio. Centinaia di reti, di ottima fattura un incubo per i difensori avversari. Una famiglia di atleti e professionisti seri.

Mai un eccesso, a tavola e fuori dal campo. Un etto in più poteva compromettere una prestazione sul campo. Entrambi vivevano di famiglia e pallone, i risultati si sono visti. Sempre inseparabili, anche adesso che appesi gli scarpini al chiodo hanno deciso di intraprendere la carriera di allenatori.

Adesso entrambi non stanno attraversando un buon momento con il Bologna e la Lazio. Di Filippo sappiamo la non buona esperienza milanista e quella di Venezia. Simone ha fatto sognare il popolo laziale lo scorso anno, mettendo su di sé gli occhi dei migliori club non solo italiani. Forse il valore dei fratelli in panchina si è capovolto rispetto al campo.

Adesso hanno altro a cui pensare, arrivare a mangiare il panettone. Entrambe le squadre sono in crisi. Bologna deve svoltare per non retrocedere. La fiducia della società non sarà eterna. La squadra ha limiti tecnici e mentalmente soffre le difficoltà. A gennaio arriveranno rinforzi ma non è detto che possano bastare. La panchina di Filippo è a rischio è domenica arriva il "suo Milan" segnale del destino e di svolta? servono punti per muovere la classifica.

Simone con la Lazio sta passando il momento peggiore da quando è a Roma. La squadra prende goal con troppa facilità ieri ha perso la gara in 10 minuti. Il blocco e' mentale, il gruppo non riesce a uscire dalla crisi essendo stato abituato molto bene.
La stagione non è nemmeno al giro di boa. Simone deve toccare in fretta i tasti giusti per riportare serenità nel gruppo e motivare questi giocatori forse andati anche sopra le righe. I fratelli Inzaghi fanno parlare, nel bene e nel male.
Per Natale sotto l'albero vogliono trovare una panchina più stabile, quella serenità  per dimostrare che non solo in campo ma anche in panchina ci sanno fare.

Forza fratelli è solo un momento, passerà!