L'ottimo Stefano Agresti non più tardi di ieri, sottolineava che le prefiche che si stracciano le vesti per i miracoli rossoneri da torneo parrocchiale, nulla hanno a che vedere con la valutazione complessiva di un campionato che non va oltre il 6.

Vorrei ricordare che ogni settimana che passa, e, quindi ogni mirabolante risultato che portiamo a casa, mi vado a vedere la classifica che recita sempre la solita solfa : settimi! Non solo : anche nella più rosea delle combinazioni non potremo aspirare ad andare oltre al quinto posto. Questi sono numeri che significano come sempre qualcosa di ben preciso e cioè che risultati e prestazioni orripilanti fino al lockdown si pagano alla fine e si pagano cari! Niente Champions quindi ed ho perso il conto da quanti anni ne siamo fuori.

La buffonata Manchester City certifica che, se vi fosse stata la benché minima intenzione da parte di questa proprieta orientata ai piani regolatori, di schierare il pool dei pool di legali che aveva paventato, non solo avremmo partecipato all'Europa League, ma avremmo potuto acquistare Mbappe, Neymar e Pele senza un fiato da parte del ridicolo organismo europeo. Tradotto: non avevamo alcuna intenzione di comprare campioni veri (e non l'abbiamo adesso), men che meno allo scopo di far bene in coppa. Un Milan perennemente sottotono, praticamente impossibilitato ad accedere in scioltezza al quarto posto, fa comodo come il prolungamento di uno stato di emergenza che non esiste : tenere in iscacco milioni di tifosi nel primo caso e di cittadini nel secondo, estraendo dal cappello a turno pandemie, FFP, bilanci da tenere in ordine, mascherine autosoffocanti è uno strumento assai efficace per dare a bere che è necessario adattarsi e far di necessità virtù!

Ecco quindi che l'attesa di un vaccino completamente inutile o il via libera per un'area Stadio tutta nuova hanno la stessa valenza : la prima non ci libererà di un virus che nessuno ha ancora isolato e la cui patogenicita' diretta è ancora da dimostrare, la seconda servirà esclusivamente a riempire le tasche di Elliott Management che potrà così, finalmente, rientrare dal pegno indesiderato. Tutto fuorché cio' che serve veramente e cioè rinforzare il Milan una volta per tutte invece di condannarlo all'ennesimo, voluto anno zero!

Per quanto alcuni amici ne contestino la presenza per limiti di età, è palese anche ad un bambino che in ottica risalita (quella vera!), è Zlatan il vero uomo in più sia in campo, sia negli spogliatoi: decidere di farne a meno rientra perfettamente nella strategia dell'anno zero ovvero non voler rinascere a tutti i costi!

Perche' affermarsi tra le prime quattro in Italia e, magari, tornare a dire la propria in Europa, significa spostare denari dal mega store di gadget di fianco allo stadio, ad una campagna acquisti vera e degna di tal nome : e questa non è la missione di lorsignori.