Che sia dovuto alla miopia tattica dell’allenature, ampiamente dimostrata durante il derby che ha certificato la sua nebbia mentale alla prima situazione di difficoltà, o a quella societaria che ha dimenticato che un centravanti si serve comprando chi sa fornirgli assist adeguati, sta di fatto che il fenomenale polacco Piatek sta facendo la stessa fine di Higuain.

Certo con la sostanziale differenza che il primo è persona educata e non accecata dalla protervia, ma è evidente che il ragazzo, prima o poi,mostrerà seri segni di stizza dovuti alla completa incapacità della squadra di produrre gioco dalla metà campo in su. E se a questa comprensibile irritazione si affiancasse il clamoroso limbo nel quale è stato relegato Cutrone che segna sempre meno perché dilettantisticamente messo dietro la lavagna , torneremmo al punto di partenza di sempre.

Prima avevamo dei giocatori inguardabili a ricoprire il ruolo del numero 9, ma tra Higuain, Cutrone e soprattutto Piatek le scuse sono finite.

Buona parte dei diamanti messi a segno in rossonero sono più frutto della sua immarcabilita’ nel momento di colpire a rete che ad un lavoro, colpevolmente ignorato da Gattuso, finalizzato a metterlo costantemente in grado di far male.

Il Milan da due stagioni soffre da questo punto dell’anno fino a fine stagione e non possiamo certo affermare che le ultime 6 prestazioni siano state una delizia per gli occhi : al di là delle vitali cinque vittorie, la pochezza degli schemi gattusiani quando la palla passa dai difensori ai centrocampisti, sempre che non torni al portiere, sono ancora una volta emersi nella loro sterilità.

E se il tecnico non ha imparato a dettarli alla sua truppa fino ad oggi, dubito che lo farà domani.

Eppure ci stiamo giocando la Champions, le prossime sono le partite chiave della stagione e non saper sfruttare Piatek fino alla morte, non saper lasciare fissi in panchina i Kessié, i Rodriguez, piuttosto che i Suso o i Calhanoglu potrebbe essere fatale.

E onestamente pagare un mancato ritorno nell’Europa che conta per la testardaggine ad oltranza di un tecnico che ha palesato limiti enormi, sarebbe grave.