A differenza che in Italia nel resto d’Europa, per quanto riguarda i maggiori campionati, ossia Ligue 1 francese, Bundesliga tedesca e La Liga spagnola, il calciomercato si è chiuso venerdì 31 agosto.
La Premier League aveva anticipato tutti chiudendo i battenti delle trattative i primi di agosto, giovedì 10 per la precisione. Come sempre non mancano aneddoti e retroscena che vengono fuori dopo qualche giorno, a giochi fatti, dando spazio a polemiche e recriminazioni.

Due storie di calciatori si intrecciano in quello che potrebbe definirsi una specie di commedia romantica, senza lieto fine però... o forse sì... vabbè... dipende dai punti di vista! Sto parlando di Jerome Boateng e Diego Godin che a parte il ruolo, difensore centrale, non hanno null’altro in comune. Il primo gioca nel Bayern Monaco che, complice qualche infortunio di troppo nelle ultime stagioni e prestazioni altalenanti, aveva perso il posto da titolare con Ancelotti per poi ritrovarlo con Heynckes prima e con Kovac ora. L’altro è sempre un punto fermo dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone.

Sul tedesco c’erano gli interessamenti del Psg e, come da notizie giornalistiche, il giocatore già aveva dato mandato di trovare una casa a Parigi, la sua prossima destinazione. Però alla fine i parigini, anche per questioni economiche, non hanno voluto affondare il colpo. Sull’uruguaiano invece, oltre a qualche voce che lo voleva vicino alla Juventus, c’era il forte pressing dei Red Devils, tanto che erano già stati prenotati sia volo per Manchester che le visite mediche. Ma anche qui nulla di fatto, a far saltare la trattativa è stata la volontà del giocatore che alla fine ha deciso di rimanere e di prolungare il contratto coi Colchoneros.

Il Bayern pregustava già un bel po’ di milioni per un giocatore non più fondamentale e che, a 30 anni, è nella fase discendente della sua carriera. Il Manchester United, per specifica richiesta di Mourinho, era in cerca di un nuovo titolare nel reparto difensivo, meglio se esperto e con un costo abbordabile. Tutte qualità che aveva il capitano de “La Celeste”, da anni protagonista in Liga con la maglia rojiblanca, e la cui clausola, sempre per fonti giornalistiche, era di appena 20 milioni. Un bell’affare considerando i prezzi degli ultimi tempi. 

Entrambe le squadre, come nel più classico ripensamento di calciomercato, hanno preso in malo modo i dietrofront dei propri interlocutori. Come due belle donne, che hanno vissuto una storia d'amore breve e coinvolgente, sono state sedotte ed abbandonate da abili spasimanti dileguatesi sul più bello. La passione si muta in rancore.

Se lo Special One non perde occasione per lamentarsi di un mercato deficitario, la dirigenza dello United accusa il giocatore di aver “usato” il loro interesse per spuntare un rinnovo più riccoIn casa Bayern i toni sono ancora più duri. Boateng, che a inizio estate aveva apertamente dichiarato di voler andare via, adesso giura amore eterno al suo club. Il ds Salihamidzic accusa la controparte che non si possono fare cose del genere quando si tratta col Bayern e con un giocatore di quel livello. Il presidente Uli Hoeness, invece, attacca direttamente il ds Antero Henrique dicendo che non può essere un dirigente del Psg, tanto da consigliarne il licenziamento. Aggiunge inoltre che avevano chiesto 10 milioni di euro in più alla proposta iniziale perché, consapevoli che non sarebbero arrivati a tanto, volevano trattenere il giocatore.

Al numero uno bavarese posso far notare che se davvero non volessero vendere il giocatore allora questa polemica è inutile, dovrebbe essere contento di come siano andate le cose. Se questa era la loro volontà, non bastava semplicemente dichiarare incedibile il calciatore? Altrimenti penso che lo dica solamente perché vuol far credere che siano stati loro a non voler cedere il giocatore.
Non mi hai lasciato tu, ma sono stato io! Sembrano schermaglie da innamorati. Non si ci aspetterebbe tali recriminazioni da dirigenti così scafati, di squadre così importanti, in un contesto, quello del calciomercato, dove tutto è lecito. Un po’ come in amore! 

Lo “j’accuse” non è quindi solo da noi. Cosa dovrebbe dire allora il presidente della Sampdoria Ferrero, la cui squadra questa estate è stata la più sedotta e abbandonata tra tutte. Erano già stati annunciati i calciatori Lovro Majer e Valon Berisha. Salvo poi scoprire che il primo non se la sentiva di lasciare la Croazia e dalla Lokomotiva è passato alla Dinamo. Mentre il kosovaro ha preferito le avances della Lazio.

E come mazzata finale c’è anche il caso di Simone Zaza nell’ultimo giorno di mercato. Era già dato in blucerchiato prima di scoprire, nel giro di poche ore, che stava andando a Torino per firmare con i granata. Il viperetta si è scagliato contro l’avvocato Bozzo, procuratore dell’ex Valencia, accusandolo di scorrettezza e ricordandogli che le cattive azioni tornano sempre indietro.

In conclusione, a tutti i protagonisti posso consigliare di non stare lì a pensarci ancora. Se il destino ha voluto che le cose andassero in questo modo ci sarà una ragione. Vedrete che, dopo queste delusioni, il prossimo amore..calcistico.. sarà ancora più intenso e forte, e ringrazierete il giorno in cui siete state sedotte e abbandonate.