A poche ore dall’ufficialità delle squadre B, arriva il paradossale parere della serie cadetta. La FIGC non ha consultato la lega di Balata e ha, giustamente, avviato nel minor tempo possibile il progetto che rivitalizzerà il nostro calcio. La Lega di B minaccia scioperi nel prossimo campionato e ritardi nei play off e play out. Non essersi seduti al tavolo per discuterne con tutte le parti in causa gioca a sfavore di Fabbricini, ma chi non crede nelle squadre B non è lungimirante. Negli altri Paesi europei il sistema ha portato in alto le varie Nazionali, lasciando solo le briciole agli azzurri. Spagna e Germania su tutte, non a caso le ultime due vincitrici del Mondiale, hanno sfornato fuoriclasse direttamente dalle seconde squadre. Iniesta, Xabi, Busques, Rafinha, Morata, Borja Valero, Hummels, Muller e Alaba sono solo alcuni dei nomi più prestigiosi accostati ad un progetto che vedrà, finalmente, la luce in Italia.

Il problema principale dell’insoddisfazione della serie cadetta è l'egoismo
verso il circoscritto movimento di B. La priorità in questo periodo storico in cui abbiamo toccato il fondo è rigenerare la Nazionale, plasmando e aiutando i giovani talenti nella loro crescita. Non si può pensare al fatto che si possa togliere spazio alle squadre di provincia. L'individualismo dei club ha giocato un ruolo non indifferente nella distruzione della maglia azzurra. Non ci sono altri modi concreti per formare un’Italia degna del proprio nome. Il ponte tra Primavera e serie A è poco stabile e molti talenti cadono inesorabilmente nel vortice di prestiti infinti, di cui molte squadre di B usufruiscono. Il circolo vizioso deve finire. Le seconde squadre non prenderanno il sopravvento sulle realtà militanti in cadetteria. Saranno delle aggiunte per una buona causa. I fallimenti cronici della serie C non verranno più colmati con altre compagini in bilico dal punto di vista finanziario, ma con solide realtà volte a proliferare calciatori di alto livello.

Ipotizzare uno scenario in cui fallisse la messa in atto delle squadre B sarebbe deleterio per il nostro calcio. Chi non è favorevole ad una novità oggettivamente positiva, sbaglia di grosso e se la Lega di B si opporrà al progetto, condannerà il nostro calcio all’oblio. Anche la serie cadetta ne gioverebbe. Più talenti equivarrebbero a maggiore competitività e le realtà di provincia si farebbero le ossa, rinforzandosi e aumentando il loro livello evitando di sbattere contro il muro all’approdo in Serie A.