Stagione 2018/2019. Novità assoluta: seconde squadre e rinascita dei nostri club. Ma con tutti i problemi del calcio italiano, erano proprio necessarie le seconde squadre? Tommasi e Gravina si sono detti sicuri di sì ed hanno portato avanti questo progetto, che vede però ai nastri di partenza soltanto la Juventus. Quindi non cambierà, come al solito, nulla. Come le rose obbligate, per numero di italiani e numero dei cresciuti nei vivai, nel numero di quattro e quattro, che tanto cara stava a Tavecchio, non mi sembra abbia portato giovamenti, se non carico ulteriore di conti che i DS devono fare per poter completare la rosa da mettere a disposizione del propri allenatori. L'unica cosa che sarebbe servita realmente è quella di limitare il numero di calciatori stranieri. Anche se De Laurentiis, per esempio, si è recentemente lamentato per il fatto di non poter prendere sia Ochoa che Arias, perché aveva libero solamente un posto da extracomunitario, quindi probabilmente anche altri presidenti e/o direttori sportivi si potrebbero lamentare di una decisione così clamorosa come ridurre il numero di stranieri. Secondo me, però, chi è ai vertici della Federcalcio, della Figc, dell'Aic, forse non ha capito che il bene del calcio italiano passa da riforme vere e non palliative o politiche.

Limitare il numero di stranieri sarebbe veramente il primo passo da fare, però bisognerebbe farlo per meritocrazia, anche se potrebbe essere visto come un passo antidemocratico. Mi spiego meglio. Logicamente chi ha interessi che vanno oltre il campionato italiano e partecipa alle coppe europee, non può vedere limitato il numero degli stranieri. Perderebbero la possibilità di poter lottare con colossi come Real Madrid, Barcellona, Bayern, Manchester City e United, Liverpool, PSG, ma anche con compagini di caratura inferiore, se veramente si dovesse mettere un blocco agli stranieri in Italia. Però il problema principale è nato dalle piccole società che non sfornano più talenti italiani. Se guardiamo la storia, erano le piccole società italiane che crescevano talenti e grazie alla sinergia che avevano con le big di serie A, poi rifornivano le stesse di talenti made in Italy.

Elenco gli stranieri in rosa ad alcune società di A e B, prese a caso, solo a titolo di esempio: 
SPAL 
(12, Gomis, Milinkovic Savic, Drame, Felipe, Salomon, Cionek, Fares, Vaisanen, Konate, Kurtic, Everton Luiz, Djourou-Gbadjere), Frosinone (7, Krajnc, Chibsah, Konè, Doudu Besea, Obleac, Perica), Crotone (11, Pavlovic, Dussenne, Stoian, Benali, Rohden, Suljic, Aristoteles Romero, Budimir, Nkankwo, Markovic), Empoli (13, Untersee, Veseli, Pejovic, Marcjanik, Rasmussen, Krunic, Zajc, Traorè, Bennacer, Rodriguez, Mchelidze, Japunovic, Mraz), Chievo Verona (17, Cesar, Frey, Tomovic, Valijent, Jaroszynski, Tanasijevic, Birsa, Radovanovic, Hetemaj, Kiyine, Leris, Gaudino, Dordevic, Sowe, Bartulevic, Stepinski, Grubac), Hellas Verona (11, Nicolas, Hernandez, Boldor, Souprayen, Kumbulla, Gustafson,Seung-Woo Lee, Sinior, Matos, Tupta, Cissè), Cagliari (11, Rafael, Lykogiannis, Kouadio, Srna, Ionita, Castro, Joao Pedro, Colombatto, Pajac, Farias, Kwang-Son Han), e mi fermo qui a citare tutti i nomi, altrimenti non finisco più, vi basti sapere solo il numero in queste altre squadre Sassuolo (11 stranieri), Parma (7 stranieri), Foggia (7 stranieri), Spezia (8 stranieri), Carpi (10 stranieri), Salernitana (7 stranieri), Avellino (12 stranieri), Pescara (10 stranieri), Cremonese (5 stranieri), Virtus Entella (6 stranieri), Ascoli (5 stranieri).

Sarebbero da proporre queste regole: nessuno straniero per le squadre di Lega Pro, massimo tre stranieri alle società di B, massimo cinque stranieri alle società di A che non partecipano da almeno cinque anni alle coppe europee. Senza limite tra comunitari ed extracomunitari, anche perché credo che le leggi europee non dovrebbero interferire con le leggi calcistiche. Poi logicamente bisognerà studiare qualcosa per chi passa tra la B e la C, oppure tra la A e la B, e quindi vedrebbe il limite di stranieri ridotto. Ci sarebbero polemiche perché si direbbe che poi tra le big di A e il resto el gruppo diventerebbe ancora più ampia la differenza tecnica. Però siete sicuri che gli stranieri sopra citati alzino il tasso tecnico rispetto a giovani italiani? Provate a leggere qualche nome.....Io credo che per poter fare delle riforme funzionanti, bisogna prendere delle decisioni forti.

Voi cosa ne pensate? Fatemi sapere.