“Seconda stella a destra questo è il cammino…” cantava Edoardo Bennato nel lontano 1980, il brano era “L’isola che non c’è”, dall’album “Sono solo canzonette”.

Il cantautore napoletano, tifosissimo del Napoli Campione d’Italia e l’autore del brano più ascoltato dalle due squadre milanesi in questo caldo precampionato. 
L’intenzione che condividono  è quella di succedere al Napoli, raggiungendo il ventesimo scudetto che assegna la seconda stella da apporre sulla maglia, proprio a destra…
Mai canzone fu più adatta a descrivere un obbiettivo
per di più condiviso da due squadre. 

La Juventus si fregia già da tempo di ben tre stelle. La seconda se la aggiudicò nel campionato 1981/1982, battendo in casa il Catanzaro l’ultima giornata. Al secondo posto si classificò la Fiorentina. L’Inter la prima stella la ottenne vincendo il campionato 1965/1966 davanti al Bologna. Il Milan dovette aspettare il campionato 1978/1979 aggiudicandosi il titolo davanti al sorprendente Perugia del compianto Ilario Castagner.

Quindi le milanesi sono pronte ai nastri di partenza con rinnovate ambizioni e speranze di raggiungere l’obiettivo, che come visto rimane nella storia. Pioli e Inzaghi sono al comando dei loro equipaggi alla ricerca della buona “stella”. Dovranno comunque guardarsi da un gruppetto agguerrito che non farà da comparsa. Il Napoli, campione in carica. La Roma di José Mourinho, che se borbotta un po’ meno, e la proprietà a fine calciomercato gli darà dei rincalzi all’altezza dirà sicuramente la sua. La nuova Juventus di Allegri e Giuntoli, che con rinnovate ambizioni vuole tornare a vincere. Cosa che gli è abituale. Difficilmente rimane a guardare gli altri. Sono già tre anni che lo fa, un enormità per i loro standard. La lazio di Sarri, che con una rosa ristretta, lo scorso campionato si è classificata al secondo posto ed avrà l’umana ambizione di migliorarsi….Insomma la battaglia è pronta. Sicuramente ci saranno le conferme della solita Atalanta, che è in grado di mettere in difficoltà chiunque. Poi Fiorentina, Torino, e qualche altra mina vagante tipo Monza, più qualche sorpresa.
Le due squadre
per motivi diversi si presenteranno con formazioni molto rinnovate.

L’Inter ha perso completamente la spina dorsale. La partenza di Onana, Brozovic, e Dzeco/ Lukaku ha tolto dei riferimenti precisi della manovra di Inzaghi. Se a questi aggiungiamo Skriniar, che fino all’infortunio subito era un titolare inamovibile, ci sarà parecchio da lavorare. Sopratutto la partenza di Onana toglie un valore aggiunto, una variabile che lo scorso anno ha consentito ai nerazzurri di cambiare di molto la costruzione dal basso, esclusiva in precedenza del duo Brozovic/Calnloglu. Poi tre portieri nuovi, Cuadrado, eccellente dal punto di vista dell’esperienza, da verificare l’inserimento nel gruppo… Poi l’attacco con Lautaro unica certezza. Thuram da lanciare in un campionato per lui nuovo. E altre due punte ad oggi da stabilire. L’unica certezza è che sarà dura. Dzeco e Lukaku lo scorsa stagione hanno garantito 19 gol in campionato oltre i 21 di Lautaro.

Il Milan con la vendita di Tonali ha innescato una rivoluzione, con parecchi nuovi acquisti da inserire. Da non dimenticare l’infortunio di Bennaccer che avrà bisogno di tempo per rientrare. Ha perso Diaz che è tornato a Madrid. Ci sarà da lavorare al centrocampo, sopratutto per la disposizione, verificando i nuovi. Per l’attacco anche i Rossoneri cercano gol. Giroud lo scorso hanno ha fatto il suo, ma ha giocato uno sproposito di partite, e quest’anno avrà un anno in più. Leao  una certezza. Se trova continuità, potrebbe essere determinante. Si conta sui gol e l'imprevedibilitá di Pulisic per alzare la media realizzativa dell’attacco. E su un'altro attaccante in arrivo.

Insomma, oltre che a guardar le stelle si guardano i cantieri aperti di Milan e Inter, non ancora purtroppo per costruire i nuovi stadi. Lavori in corso a Milanello e ad Appiano Gentile e come dice il milanesissimo Fabio Concato nella canzone l’Umarell* siamo tutti li con le braccia dietro alla schiena a guardare i lavori, per realizzare un sogno.

*Umarell 
dal dizionario Zanichelli "Pensionato che si aggira, per lo più con le mani dietro la schiena, presso i cantieri di lavoro, controllando, facendo domande, dando suggerimenti o criticando le attività che vi si svolgono.