Lukaku?
Vuole ritornare all'Inter.
Dybala?
Vuole venire a giocare insieme al suo amico Lautaro all'Inter.
Lautaro che vuole rimanere con l'Inter...
Bastoni? Non vuole andare via dall'Inter.
Mkhitaryan? Voleva l'Inter, e possiamo continuare ancora.
Certo, c'è chi come Perisic va e viene, probabilmente questa volta è uscito definitivamente, ma c'è da dire che malgrado gli sfottò, e tutte le cose da calcio che si possano dire e pensare, sembra quasi che tutti vogliano l'Inter.
Ma come, non doveva essere l'Inter una società ai limiti del disastro? Che avrebbe dovuto rincorrere le altre e quasi sbavare?

Pensiamo agli amici milanisti, che ripetono, effetti collaterali di 11 anni astinenza dalle vittorie, che l'Inter per anni dovrà solo guardare il Milan vincere.
O gli amici juventini? Che sono pronti a rivoluzionare tutto pur di dire basta al duo milanese? In tutto ciò poi non dobbiamo sottovalutare neanche società come la Roma, che sono lì, zitte, zitte, pronte a fare cose importanti e poi il resto è tutto un mistero in un campionato dove abbiamo visto che ogni cosa è possibile, se una società come la Salernitana, che veniva data per spacciata da mezzo universo mondo, è riuscita a salvarsi. In tutto questo mondo delle possibilità, intanto, pare evidente che il progetto Inter attira, l'Inter piace, l'Inter del progetto Suning funziona e chi continua a denigrarla altro non dovrà che farsene una ragione e accettare la realtà delle cose.
Poi, magari, di tutte queste operazioni non se ne chiuderà neanche mezza, oppure andranno tutte a buon fine, tanti i nomi che ruotano intorno all'Inter, e di qualità, oltre a quelli citati, come Bremer, e averlo all'Inter sarebbe un gran colpo tolto soprattutto ai milanisti che già lo vedevano nella casa dei diavolo, per non parlare dei talenti come Asllani e Bellanova.
Vedremo quello che sarà, nell'Inter che continua ad affidarsi ad Inzaghi, che questa volta, almeno per le aspettative che ora si stanno costruendo, non potrà più sbagliare. Che significa vincere lo scudetto e portare a casa la seconda stella.
Certo, va detto che il mondo interista sa bene che deve muoversi con i piedi di piombo, di illusioni in passato ve ne sono state, come dimenticare il caso Modric? Oppure l'icona Messi? Certo, su Messi alla fine non ci credeva effettivamente nessuno, è stato fatto un clamoroso errore di marketing probabilmente, ma su Modric, no, lì il mondo Inter ci credeva,eccome. Esperienze che hanno scottato ed insegnato a non farsi più illusioni in un calcio dove oramai la maglia conta quello che conta, e dove sono gli stipendi a fare la differenza, come in qualsiasi posto di lavoro d'altronde.

Si dirà, ma Lukaku vuole tornare all'Inter per la maglia. Forse, ma non solo. Quando non ci sarà più il forse, ma il solo, significa che sarà ritornato il calcio di una volta, ma sappiamo bene che quel calcio non esiste più e non resta che adattarci a quel buono che si riesce a prendere dal mondo di oggi. Hai giocatori che credono nel progetto, che vogliono indossare quella maglia non solo per una questione stipendiale? Questi giocatori vanno valorizzati. Però, per favore, evitate di dire che da piccoli eravate innamorati di quei colori, o che questo era il vostro sogno, o che indosserete quella maglia a vita, perchè a queste storie non ci credono più neanche i bambini che sono forse molto più maturi di tanti calciatori di oggi.