Il titolo di un grande romanzo di Robert Musil è l’uomo senza qualità, la stessa mancanza che affligge il Milan da troppi anni in ogni reparto e, sta mostrando la sua pochezza anche in quello d’attacco in questo pessimo inizio della gestione Giampaolo.

Un male oscuro sembra infatti aver colpito la vena realizzativa di Piatek che non può essere certo ridotta alla sua fatica ad incamerare i nuovi schemi o alla difficoltà a recuperare i carichi di lavoro: il polacco ha infatti segnato il passo per tutta la seconda parte della scorsa stagione in rossonero. Ciò non indica nemmeno che non sia adatto al nuovo modulo di Giampaolo ma che, probabilmente, deve ancora confermarsi come bomber dotato di una certa continuità.

Ma fino a qua non vedo nulla di strano: affidare un intero reparto ad un giovanotto promettente non è propriamente da grande squadra ed infatti il Milan non lo è da anni.

Considerata la cessione di Cutrone sul quale si poteva lavorare per consentirgli di andare in doppia cifra con continuità, preso atto che profili come Rodriguez, Biglia, Calhanoglu, Borini stanno diventando i Montolivo/Bertolacci del nuovo corso, ovvero delle autentiche palle al piede invendibili, non realizzare l’acquisto di una seconda punta forte o sbagliarlo, rischia di mandare gambe all’aria tutto il progetto di rivoluzione giovanile di Gazidis.

Il reparto offensivo, al di là del finalizzatore vero e proprio, è alle corde da stagioni intere, perché si è voluto insistere con autentici equivoci. Suso e Calhanoglu non sono trequartisti e segnano comunque pochissimo, entrambi ci straziano con una sfilza interminabili di prestazioni anonime, salvo venire incensati quando azzeccano la prima delle tre in croce che riescono a mettere insieme in un campionato; idem Bonaventura che è irriconoscibile dal rientro del primo infortunio e che oggi è una scommessa (sarà il Jack determinante appena arrivato dall’Atalanta, o il pallido comprimario dell’ultimo anno e mezzo?), Leao è appena arrivato anche se, vista la situazione ancora una volta tragicomica , lo schiererei fisso subito insieme a Bennacer e Krunic (purtroppo dovremo sorbirci il dodicesimo avversario, Rodriguez, per almeno un paio di turni), tutto questo in barba alle dichiarazioni di Giampaolo che intende affidarsi a chi gioca coi suoi metodi da un mese (ma chi? Borini? Non scherziamo per favore che siamo già oltre il limite di sopportazione!).

Pertanto sarà fondamentale mettere in cascina, seppur in colpevolissimo ritardo, quel secondo centravanti di valore senza se e senza ma.

L’anonimato cronico è dietro l’angolo, ancora una volta!