Durante la partita di Serie B tra Crotone e Pescara giocata nella città pitagorica il 18 febbraio 2019, si è arrivati ad un punto di non ritorno in cui la Federazione dovrà dare una risposta esaustiva su quello che si è visto in campo.

Al match le due società erano arrivate con umori diversi, il Crotone in cerca di una vittoria per uscire dalla zona retrocessione, mentre il Pescara puntava ad un posto nella zona play-off. Entrambe, quindi, in cerca di punti essenziali, perciò lo spettacolo sarebbe stato assicurato anche per la foga che le due squadre hanno ultimamente dimostrato, peccato però che l'arbitro Rapuano, alla sua 58^ direzione in Serie B, non aveva la stessa idea di come il match si sarebbe dovuto svolgere, sin dall'inizio.

Andiamo con ordine.
La partita inizia con ritmi molto alti, il Pescara è costretto in un paio di occasioni ad atterrare gli uomini in rossoblù, ma nulla di preoccupante e l'arbitro dirige la gara in maniera esemplare, richiamando verbalmente anche Mancuso per l'ostruzione durante una punizione battuta nella metà campo del Crotone da Benali.
Il match si accende al 3' minuto, quando Sampirisi crossa al centro e Pettinari colpisce di testa, mandando la palla sopra la traversa difesa da Fiorillo. Dopo 5 minuti dal fischio di inizio, Stroppa si alza dalla panchina per reclamare un fallo su Milić non concesso, ma anche questa volta è un semplice intervento di gioco che si poteva lasciar correre.

Al primo contropiede del Pescara al 10' minuto, sul filo del fuorigioco ma comunque regolare, Monachello riesce a farla passare sotto le gambe di Cordaz portando il risultato sullo 0-1. La partita non è finita e 3 minuti dopo Barberis colpisce il palo dall'altra parte del campo. C'è solo il Crotone in campo, ma al 15' arriva il doppio vantaggio del Pescara in calcio d'angolo con un gran tacco di Campagnaro.

Il Crotone prova a reagire e l'arbitro dimostra di essere capace anche quando Monachello cade duro a terra e ferma il gioco per far entrare i medici in campo. Ma da questo punto dell'incontro il direttore di gara, che fino ad ora ha diretto in maniera esemplare, si dimentica del suo ruolo e diventa il dodicesimo uomo in campo del Pescara. Si pensi che al 20' fischierà una trattenuta a centrocampo di Barberis (per la maglia) nei confronti di Memushaj, prima che la palla potesse finire tra i piedi di un suo compagno (come di fatti avviene) dimenticandosi della regola del vantaggio. Ricordate bene questo episodio perché più avanti ci sarà molto utile.

Il primo vero episodio sarà al 21', il Crotone porta il pallone in avanti e Machach lancia un bel cross sul secondo palo diretto a Pettinari, sulla linea dell'area piccola, ma Memushaj lo tampona e appena il giocatore rossoblù prova a staccare questo alza il gomito nel salto, provocando così una rovinosa caduta a terra dell'ex Pescara, Pettinari appunto. Per molti questo sarebbe stato rigore, Memushaj è scomposto e ottiene il pallone solo con un fallo, fallo che evita lo stacco aereo di Pettinari che da quella posizione avrebbe potuto segnare, in altre parole c'erano gli estremi per un rigore. Ma Rapuano è d'altro avviso e assegna solo il calcio d'angolo, nonostante le lamentele di Pettinari che viene ammonito per proteste. Il colmo.

Al 23' è sempre Pettinari ad essere richiamato verbalmente per un fallo in attacco, poiché strattona Scognamiglio dalla maglia e l'arbitro da lontano vede il gesto e fischia. Anche in questo caso il fallo è giustamente fischiato, ma tenetelo a mente.

Anche Stroppa si "arrabbia" con i suoi, dicendogli di pensare a giocare piuttosto che a ribattere le decisioni arbitrali, quindi già era palese che l'arbitro stesse arbitrando senza un metodo equo. Tanto che al 25' dopo una punizione battuta dal Crotone, Zanellato in recupero del pallone che marciava senza sosta verso la linea di bordo campo, intercettato dalla difesa del Pescara che lo aveva spazzato via, viene falciato da Monachello e l'arbitro dice che non vi è fallo. Rivedendo l'azione è chiaro come il numero 9 del Pescara colpisca il piede di Zanellato e non il pallone, facendo cadere il rossoblù e solo in seguito (con l'altro piede) prendendo il pallone.

Appena un minuto dopo è Milić a far le spese delle scelte arbitrali, quando prova il dribbling in mezzo a due, porta il pallone in avanti e, di fatto, questo supera i due difensori accorsi a bloccarlo, Milić era riuscito nel suo intento, ingrana la quinta e parte ma Ciofani (uno dei due difensori superati) con entrambe le braccia lo spinge e questi capitombola a terra. Ciofani non tocca il pallone, ma spinge vistosamente Milić con entrambe le braccia, eppure per Rapuano, novello Edipo, è tutto regolare.

Arriva un tiepido fischio dell'arbitro quando un minuto dopo Pettinari viene nuovamente atterrato durante una ricezione di un rinvio da Scognamiglio. Un fallo fischiato per far "placare" lo Scida in insurrezione dopo i vari interventi non fischiati che avrebbero potuto modificare il match, mentre questo, svolto a metà campo, non cambia di fatto l'andamento della partita. Fino ad ora la partita l'ha fatta solo il Crotone e Stroppa deve più volte gridare "Basta" ai suoi per evitare le ire verso l'arbitro.

Così si arriva al 28', Barberis riceve un passaggio da Milic al limite dell'area di rigore, l'arbitro è praticamente a due metri e scoperto, vede esattamente l'azione e vede, così come lo abbiamo visto tutti, Crecco colpire il polpaccio da dietro di Barberis e non la palla. Barberis cade a terra e Crecco può recuperare la sfera di gioco che era rimasta immobile dopo il suo primo intervento. Per l'arbitro è ancora tutto regolare. Anche Stroppa ora inizia ad essere infastidito dalla direzione arbitrale e scalpita nella sua area tecnica.

Il Crotone resta lì e con un colpo di testa di Pettinari sfiora l'1-2 con un grande intervento di Fiorillo al 29'. Ed è dal calcio d'angolo scaturito da questa occasione che scoppia il caos. Barberis batte il corner e crossa sul primo palo, Pettinari intercetta di testa e il portiere del Pescara, Fiorillo, deve distendersi per evitare il gol, e riesce a respingere però la palla rimane lì, nell'area piccola, vicino al secondo palo. Spolli la vede compie due passi, ma cade a terra schienato, tanto che riesce a toccarla solo con la punta del piede e la palla si infrange contro il palo. A farlo cadere è stata una vistosa trattenuta alla sua maglietta da parte di Scognamiglio e Spolli per dimostrarlo fa vedere al direttore di gara la sua maglia stracciata, quasi denudato dall'avversario. Anche i telecronisti di DAZN lo dicono "è rigore netto" e lo ripeteranno più volte nel corso dell'incontro. Ciò che è strano è che l'arbitro era lì, con la visuale perfetta sull'azione di gioco, come abbia fatto a non vedere un'azione del genere?

Tutta la panchina del Crotone si alza in piedi, lo stadio urla per il rigore non concesso, lo stesso Stroppa viene allontanato dal campo e da lì in poi seguirà la partita affacciato dalle balaustre della tribuna come una Rossana che aspetta il suo Cristiano, tipica scena del Cyrano.

Lo stesso presidente del Crotone, Gianni Vrenna, a fine partita parlerà con l'arbitro e questo risponderà che ha dato la "regola del vantaggio". Ma come? In altri due episodi analoghi di trattenuta della maglia durante lo stesso incontro per fischiare non ha aspettato alcuna regola del vantaggio, mentre nell'episodio in aria di rigore, aspetta il vantaggio?

E poi, a rigor di regolamento, si applica il vantaggio in un fallo che dovrebbe essere fischiato quale rigore, solo se l'azione "in vantaggio" porta al gol e, in questo caso non è stato così, sia per il "tiro" di Spolli sia per il tiro successivo di Machach che viene murato. Insomma, questo arbitro sembra interpretare il regolamento a modo suo, sembra proprio che al Crotone non voglia concedere nulla, neanche un rigore netto.

I telecronisti rimangono increduli davanti alle scelte arbitrali, nessuno sa più cosa dire, è evidente che l'arbitro sia di parte. Ma non è finita qui.
Sorvolo sul resto della partita, che come si capisce, sembra essere indirizzata nel non concedere nulla al Crotone. Del resto, non avverrà nulla di che, tranne una serie infinita di fuorigioco del Pescara (che sembra proprio non conoscere questa regola e ci casca sempre) e un Crotone stanco che prova a segnare ripetendo in loop lo stesso schema con Simy al centro dell'area di rigore e un cross per servirlo. Insomma, da questo momento in poi la partita si evolve nel Festival della Noia. Tranne che per un'occasione, anzi due.

Andiamo al 37' del primo tempo, dopo un angolo battuto dal Crotone, Golemic trova la palla ma la manda sopra la traversa. Fiorillo perde tempo nel rinvio dal fondo, tanto che l'arbitro lo ammonisce. Il sottopancia riporta l'ammonizione del portiere pescarese, nonché tutti i giornalisti presenti allo Scida segnano la medesima ammonizione. Tutto regolare.

Se non fosse che al 52' nel secondo tempo Fiorillo viene ammonito per la seconda volta, senza espulsione. È possibile? Certo che no. La direzione arbitrale, forse capendo di aver fatto una sciocchezzuola e di aver dimenticato di aver già ammonito il portiere pescarese, dirà che la prima ammonizione era rivolta a Balzano, reo di aver allontanato il pallone per il rinvio dal fondo. Ma come? È stato ammonito il giocatore che vedendo il pallone in campo lo ha allontanato per permettere al portiere di rinviare e non il portiere che ha perso inutilmente tempo in altri giochetti per far scorrere il cronometro?

Stranezze, tante, troppe, che un arbitro non può permettersi in un unico match. E non stupisce se il presidente rossoblù a fine gara ha detto chiaramente che se ci saranno ancora direzioni del genere la società ritirerà la squadra dalla lega.

Parole dure, soprattutto per una piccola città come quella di Crotone, che oltre alla sua squadra di calcio non può vantare molti meriti (si pensi alle classifiche del Sole24Ore sulla qualità della vita, in cui la città pitagorica è sempre tra le ultime 10 posizioni). Parole che fanno riflettere e che dovrebbero far riflettere anche la FIGC su ciò che si è visto in campo e prendere una decisione dura, così da vendicare il Crotone dei torti subiti, o da fargli capire che il suo posto non è in questa Lega Calcio.