Gattuso saggio gestore delle risorse non eccelse a disposizione? Nì.
Paqueta’ ottimo acquisto? Ancora nì.
Bakayoko dopo le prime partite imbarazzanti ha preso in mano il centrocampo? Con la Lazio no.

La gara con la Lazio ha riportato indietro l’orologio di settimane, ha evidenziato i limiti strutturali di cui spesso sottolineo la gravità, ed ha riportato indietro la crescita o la conferma di alcuni profili. Ha inoltre confermato che se da una parte Gattuso ha ben utilizzato il parco giocatori quando era falcidiato dagli infortuni, preferendo dare ad una squadra che non è a livello di Roma, Inter e forse Lazio, una solida struttura difensiva sapendo di non poter fare i buchi per terra in attacco, dall’altra ricade sempre negli stessi errori: lascia un killer come Piatek senza rifornimenti esattamente come faceva con Higuain. E non solo: non è da ieri sera che è palese che Suso è ai minimi termini, non incide in attacco e non torna: lo schiera lasciando fuori sia Conti, sia Castillejo che erano stati due crack per incisività lì davanti negli ultimi due incontri.

Calhanoglu si è sbloccato due partite fa ed è subito tornato ad essere il nulla in quella successiva? Dentro senza discussioni!
Sono mesi che Rino a muso duro sottolinea quanto, visto il catenaccio (che non ammette), nelle ripartenze facciamo il solletico agli avversari perché puntualmente ci incartiamo e perdiamo palle sulla trequarti: qualcuno ha notato progressi? Impossibile se si insiste su un 4-3-3 dove gli esterni sono sempre Suso e Calhanoglu che non corrono e dove puntualmente si lasciano fuori gli esterni che non solo corrono, ma forniscono gli assist (Conti e Castillejo)! Tanto vale non recriminare su ciò che la squadra non fa perché non la metti in condizione di fare!

Paquetà: è un bravo giocatore? Sicuri? Non lo so, ma comincio ad avere i dubbi che all’inizio non avevo: non ha lo strappo, non ha un tiro micidiale, segna pochissimo.
Altro errore che non bisogna commettere altrimenti non cresceremo mai: un conto è avere tante partite con zero gol subiti perché, nonostante gli avversari ci prendano a pallonate, Donnarumma si è trasformato in un messia e sta facendo miracoli, altra cosa è la solidità difensiva autorevole, condita da ripartenze al fulmicotone, che non abbiamo (per intenderci all’Atletico Madrid).

Col non calcio di ieri, ma di tante, recenti partite e non, resto convinto che per arrivare quarti dovremo sperare in altri improbabili scivoloni della Roma o che un arbitro rapini i concorrenti così come avvenuto contro i cugini.

La gestione delle risorse in base a quello che possono dare è saggio. Perseverare con atteggiamenti da provinciale ucraina non ci condurrà da nessuna parte.