Da questo terzo articolo si comprenderà forse che sono in ferie, per cui potrebbe darsi che dobbiate sopportarmi un po' di più del solito... dipenderà da quello che ho da dire.

Bene, ho letto proprio ora di una voce secondo cui Leonardo si sarebbe impuntato sul nome di Caldara, per cui tutto il giro di scambi con la Juventus salterebbe se non ci fosse lo scambio Caldara/Bonucci. E sapete cosa vi dico? Che è una voce credibile. In tal modo tutta l'operazione acquisterebbe un senso logico, almeno da parte del dirigente milanista.

La ratio dell'operazione, almeno per come l'ha concepita Leonardo, è Bonucci più 18 milioni in cambio di Caldara e del prestito di Higuain (con possibilità di acquistare l'argentino a titolo definitivo per una 30ina di milioni). Per Marotta l'operazione dovrebbe essere invece Higuain al Milan in prestito oneroso per 18 milioni, con la speranza che il Milan lo acquisti a titolo definitivo fra un anno per 30. Se il dirigente bianconero potesse, eviterebbe di riprendersi Bonucci e non darebbe Caldara ai rossoneri. In tal senso, credo che l'intenzione di Marotta traspaia da quel "mica tanto" con cui ha risposto alla domanda se la trattativa è vicina alla conclusione oppure no.

Considerando l'annata pessima di Bonucci, e senza contare quanto è stato strapagato l'anno scorso, ci può stare che il rampante, giovane e bravissimo Caldara valga Bonucci + 18 milioni, mentre Higuain, dato l'ingaggio, arrivi al Milan in prestito gratuito. Però per varie ragioni, compresa l'immagine e il gioco delle plusvalenze, gli affari devono essere messi in piedi diversamente.

Se Leonardo riuscisse nell'operazione, gli farei i complimenti e sarei con lui. Vedremo, ma posta così, l'operazione avrebbe un senso.
Oggi comunque Pellegatti ha scritto una cosa non vera cioè che Higuain è uno dei migliori del mondo, ma è la solita esagerazione del pur bravo giornalista. Lo era 2 anni fa di certo, forse il migliore, mentre oggi è solo un ottimo centravanti che, preso tecnicamente, sarà utilissimo ai rossoneri. Capita di sbagliare.