Giampaolo è ciò che passa il convento, visto che Conte o Mourinho da queste parti non sarebbero mai venuti, causa mancanza totale di obiettivi ambiziosi, ma mi piace e mi è simpatico.

Tuttavia sono rimasto allibito dalle sue dichiarazioni post horror in quel di Cesena: non vedo una ragione al mondo per insistere con quei cinque profili da tribuna a vita solo perché lavorano con lui (del tutto inutilmente) da un mese, per poi far inferocire il tifo già esausto perché la squadra è inguardabile.

Vorrei tradurre: un maestro di calcio è tale se capisce che Biglia, Calhanoglu, Rodriguez e Borini, oltre a Suso ormai, non sono giocatori che possano partire titolari, a meno che non si accetti che la squadra non produca alcun gioco.

La cosa che più mi preoccupa però sono le dichiarazioni post-... in cui il tecnico di Giulianova lascia intendere che gli innominabili di cui sopra ce li ritroveremo tra le scatole ancora a lungo, in quanto al lavoro coi suoi schemi da 40 giorni.
In rosa ci sono Strinic, Conti, il giovane Maldini, Gabbia: queste erano ottime occasioni per provarli dall’inizio in attesa dei nuovi acquisti, dando un colpo di spugna con profili da Interregionale che, lo ripeto, sono la causa del nulla cosmico del gioco rossonero.

La testardaggine di Gattuso è stata già sperimentata la scorsa stagione con pessimi risultati (Calhanoglu da tribuna, titolare tutto l’anno), ed aver ingaggiato un maestro di calcio per ripetere la solfa non vedo dove possa portare.

La preoccupazione fondatissima del tifo rossonero riguarda il fatto che tutta la preparazione sia servita a poco o niente e che con questo piglio l’esordio a Udine sia quasi matematicamente un bagno di sangue.

La società ha senz’altro dimenticato dal canto suo di prendere almeno due pedine fondamentali, in primis una punta da 15 reti: non si può dire che il tecnico dal punto di vista dei singoli impiegati abbia fatto meglio.