Si sapeva che il dopo scudetto dell'Inter sarebbe stata l'incognita delle incognite, ma che il tempo dei festeggiamenti sarebbe durato neanche una settimana per iniziare a vivere dei veri incubi, così in fretta, no, non era forse così scontato. Già dei segnali c'erano sulle canzoni, chiamiamole così, candidate ad essere il nuovo Inter dell'Inter. Che necessità c'era? Non si sa. E che dire del nuovo logo? Non dice nulla. Niente. Ma hanno deciso di dover cambiare. Intanto, se ne è andato Conte. Pagato un botto di soldi. Se ci teneva all'Inter, sarebbe rimasto, lo avrebbero pagato, ma lui ha le sue ambizioni, la sua visione, il suo modo di concepire il calcio. Legittimo.
Tutto lecito nel calcio di oggi. Non c'è spazio per sterili romanticismi. Di legami alla maglia. Una società vale quello che vale, flessibilità estrema e pagata con uno stipendio che un comune mortale per vedere insieme dovrà vivere almeno una decina di vite. Così funziona il nostro mondo. Se ne vanno prezzi pregiati, c'è necessità di fare cassa. Cassa. L'Inter rischia il fallimento? No, questo no, ma una situazione pesante, sì. L'Inter era indebitata. Salta con un salto della lepre opportunista l'adesione alla SuperLeague, battezzata in Italia come SuperLega, e si fa affidamento ad un sistema di scatole cinesi che non si sa dove finiscono e forse neanche dove iniziano. Abbiamo il presidente più giovane della storia dell'Inter. Che di calcio non sa nulla. Ok.  Ma i cinesi mettono i soldi. Grandi investimenti, per vincere uno scudetto che sta diventando un vero incubo. Succede che arriva Inzaghi. Super Laziale. Super Pippo. Inzaghi! Quello del 5 maggio. Ma non era colpa della Lazio. Quello scudetto lo ha perso l'Inter. Tanto di cappello per la sua carriera da calciatore. Ma Inzaghi cosa c'entra nel mondo Inter?  Semplicemente niente. Sarebbe stato meglio virare su Zenga a questo punto, almeno avevamo un tifoso come allenatore, tanto l'Inter l'anno prossimo non giocherà mica per vincere lo scudetto, ma per evitare di finire nella colonna destra della classifica. Eppure per prenderlo il laziale si è fatto uno sgarbo,diciamo così, a quell'insopportabile di Lotito. C'era da godere, sportivamente parlando, invece, no. Nessuna goduria. E addirittura inizia a farsi il nome di un ritorno. Ritornano si dice.
Si parla di Thohir che ha epresso forse la peggiore presidenza nella storia dell'Inter. Ritorna perchè l'Inter ha vinto lo scudetto. Ma se è questo il prezzo da pagare, riprendetevelo pure questo scudetto. Tenetevelo pure.
Ne facciamo benissimo a meno. Grazie.