Il primo a mettere a dura prova i nervi dei tifosi rossoneri è stato ...uno juventino. E chi sennò? Chi poteva approfittare dell'infinita fede e pazienza del popolo milanista se non il geometra Galliani che da antennista è diventato in 20 anni uno degli uomini più potenti d'Italia?

Per uno che ha dovuto per forza di cose munirsi di scorta permanente, cui era concesso fare e dire di tutto in barba a chi paga con enormi sacrifici, è stato un gioco da ragazzi inventarsi frasi ad hoc per dire in parole povere che non esisteva alcuna volontà da parte del padrone di rinforzarsi laddove anche un bambino in fasce aveva individuato le voragini da colmare.

Fu così che nacquero le menzogne fatte ingurgitare con l'imbuto al tifo ed osannate dagli scendiletto di turno, quelli che ancora oggi entrano con l'inchino in via Aldo Rossi e si autoproclamano esperti editoriali dai giusti toni : "siamo a posto così ", il vuoto pneumatico più famoso, veniva pronunciato con fastidio prima dell'ingresso al ristorante, quasi fosse il peggior antipasto mai propinato. Ed ovviamente trattavasi di balla cosmica perché "a posto" voleva dire nella vita reale che eravamo senza centravanti, con due incontristi da serie B invece del regista che mancava e con due terzini raccattati in fretta e furia da un campo estivo delle medie.

Il tifo della fu più grande squadra del mondo ha dovuto sorbirsi per almeno 15 anni ste manfrine indecorose con, ovviamente, la sequela di beffe al seguito: Bertolacci veniva strappato a morsi alla concorrenza, ma non a 250€, cioè il suo valore reale, ma a 20 milioni; come spendere malissimo i soldi che comunque c'erano. E quello citato era almeno il 50mo caso della sapiente gestione dell'intoccabile.

Oggi è cambiato molto ; alcuni sostengono radicalmente, io dico per non cambiare nulla nella sostanza perché parliamo di una proprietà' che non vede l'ora di mollarci al primo che si fa sotto con mille milioni. La differenza può essere fatta solo da due uomini, Maldini ed Ibra, non esattamente dotati del carattere da scendiletto, seppur costretti a fare i conti con chi il denaro lo deve mettere sul piatto.

Eh già perché a leggere bene, ancora oggi, ad agosto 2020, "il Milan piomba su Florentino...a condizione che ...".