Le successive risibili giustificazioni del principe (?) dei giornalisti sportivi italiani si riferivano al modulo tattico della Juve.
La toppa è peggio del buco. Se uno ha Ronaldo o Messi non esistono schemi che tengano. Il calcio è uno sport semplice. I giocatori più forti giocano e devono giocare nel loro ruolo.

Sconcerti dopo aver propinato per decenni banalità si è poi veramente convinto di essere uno scienziato del calcio ed ha iniziato a propinare sciocchezze su moduli, schemi etc. Io, nelle rare volte in cui lo seguo nei suoi editoriali, ascolto solo banalità accompagnata da qualche cifra per corroborare una prosa scialba e senza contenuto. Mai un colpo di fantasia, un'invenzione. Un nomignolo ad un giocatore. Tanto per capirci, un po' di brio alla Gianni Clerici.

Invece, per ingranziarsi probabilmente il proprio editore ed i tifosi della Juve, ha avuto l'alzata d'ingegno, come scriverebbe Camilleri, ed ha detto e scritto questa castroneria. Essendosi accorto dell'enormità della castroneria ha farfugliato di schemi, moduli etc.

ll Brasile del '70 che io mi sono sorbito solo tramite filmati aveva 5 numeri 10 e giocavano tutti e vinse un Mondiale contro la Nazionale più forte di tutti i tempi. Altro che schemi. Certo nel calcio moderno la fisicità e la tattica hanno aumentato il loro peso, ma ciò non toglie che chi ha un talento fuori dal comune, vedasi Ronaldo, deve giocare.

L'Italia è uno strano paese dove un dispensatore di banalità pontifica pagato a peso d'oro (e Sconcerti pesa parecchio) per parlare e scrivere di uno sport fondamentalmente semplice e per questo il più amato del Mondo senza che il suo rendimento sia misurato.
Mi spiego: quanto vale Sconcerti in termini di copie od ascolti? Nessuno lo sa.

Ieri dopo una partita in cui quello che alla Juve starebbe in panchina ha triturato la stessa, mi aspetterei non un bagno di umiltà... ma un'immersione di umiltà, oltre magari a fare la domanda all'Inps per la pensione.