Scialba, apatica e insapore. Né carne e né pesce. Questa è l'Italia che ieri, nell'esordio della Nation League, pareggia 1 a 1 contro la Polonia. Al gol dell'attuale calciatore del Napoli Zielinski, risponde su calcio di rigore per l'Italia l'ex Napoli ora al Chelsea Jorginho, brasiliano naturalizzato italiano. Rigore procurato da Federico Chiesa, appena entrato, ed uno degli elementi più interessanti del calcio italiano insieme a Patrick Cutrone.

Federico Chiesa, a mio modesto parere, meriterebbe la titolarità. E' più competitivo di Lorenzo Insigne ed è un elemento che può diventare qualcosa in più del classico "buon calciatore" che rende in una modesta Serie A.
Dell'Italia si salvano solo Gigio Donnarumma, artefice di parate prodigiose e Federico Chiesa, appena entrato ha dato subito sprint alla squadra e si è procurato il penalty, come scrivevo in precedenza. Jorginho è stato marcato a uomo e non è riuscito a far girare la manovra azzurra, si salva solo per il calcio di rigore segnato. Per il resto, la prova degli altri azzurri, è insufficiente. Biraghi è stato uno dei peggiori capace di sbagliare tre cross consecutivi ribattuti sempre dal suo marcatore. Mai una volta che tentasse di saltare il suo uomo e creare superiorità numerica. Dribbling, questo sconosciuto...

Lo stesso Biraghi ha dichiarato di aver rifiutato il Milan. Lodevole il fatto che creda nel progetto della Fiorentina e sia voluto restare in viola. La squadra toscana è una ottima compagine, tuttavia mi è apparso come se fosse fiero, come se fosse una medaglia al valore rifiutare il Milan per Biraghi. Mi è sembrato che lo dicesse con troppa enfasi. Da tifoso milanista comunque non ci sono rimasto male e non ho visto tifosi e tifose strapparsi i capelli per questo rifiuto, anzi qualcuna ha anche ringraziato Biraghi per aver rifiutato il Milan. Ce ne faremo una ragione. Per me è stata una grande gioia perchè è rimasto Ricardo Rodriguez, un terzino molto più competitivo di Biraghi e che può fare molto bene con il Milan. Nessun rancore, specie dopo aver visto la performance di Biraghi con la nazionale azzurra..

Tornando un attimo all'Italia, i problemi della nazionale sono sempre quelli. E si spiega in maniera semplice, ovvero che non abbiamo calciatori particolarmente bravi e competitivi in questa generazione. Sicuramente c'è un errore a livello giovanile, evidentemente li formano male, forse si lavora poco sulla tecnica individuale, si educa poco al professionismo e a fare una vita da atleta. Colpa anche nostra che tendiamo a sopravvalutare i nostri calciatori. Basta una buona stagione e già si valuta un giovane 40 milioni. Facendo così non si va da nessuna parte.

Con Roberto Mancini in panchina sicuramente si è fatto un passo in avanti, anzi forse più di uno, rispetto a Giampiero Ventura, ma il materiale umano a disposizione è quello che è. Di calciatori italiani veramente forti, che possono diventare dei top player ce ne sono 4 forse 5, da Gigio Donnarumma a Calabria, passando per Alessio Romagnoli e per finire a Federico Chiesa. Poi il vuoto più totale. Tutto il resto è noia, come direbbe Franco Califano.
Su questi elementi sopracitati, Mancini deve avere il coraggio di puntarci di più. Insisterei su Jorginho, che nonostante tutto, ha più piede e gamba di Verratti, a livello di calciare la palla, di lanci, mi sembra che abbia un quid in più dell'ex Pescara, che tende sempre a giocare la palla bassa e vicino al suo compagno. Il lavoro da fare è veramente tanto, a cominciare dalla prossima partita contro il Portogallo.
Un grosso in bocca al lupo a Mancini è il minimo che possiamo fare. Ne ha sicuramente bisogno.