Ufficio del presidente Aurelio de Laurentiis, impegnato al telefono con Cristiano Giuntoli. Stanno commentando gli ultimi accadimenti riguardanti le scommesse sportive di Fagioli, e, a quanto pare, di tanti altri ancora…
AdL: “Aò! Cristiano! Ma che mme stai a combinaare!
Meeeno! Fai di meeeno!”
Sempre AdL: “Guarda che qua se esageriamo va a finire che lo scoprono che dietro Fabrizio Corona ci siamo noi, dobbiamo muoverci con cautela, qui si rischia grosso!”
Ancora AdL: “D’accordo che con Zang e gli altri ci siamo dati l’obiettivo comune di rovinarli, di farli scomparire per sempre dalla faccia della terra, e di farlo con tanto di beffa: proprio in occasione del loro centenario, per rendere ancora più spettacolare il botto che gli faremo fare, ma non dobbiamo essere così precipitosi! Guardate che i giudici non sono tutti, tutti, tutti antijuventini. Qualcuno onesto, prima o poi, contro cui andremo a sbattere lo troveremo. Dobbiamo stare accorti! Dobbiamo rallentare! Qui siamo ancora ad ottobre e praticamente gli abbiamo già smantellato tra Pogba e Fagioli mezzo centrocampo. “
Poi, sempre AdL, ma con tono vagamente affettuoso: “tu devi ascoltarli, i consigli dello zio Aurelio: prima dovevi far scoppiare qualche miccetta, di quelle innocue, una rivelazione tipo che Miretti con quella faccia sveglia da bambacione che si ritrova, di notte se la fa ancora addosso; non mancando, magari, giusto per rincarare la dose, di mettere in evidenza che durante i ritiri, quando se la fa addosso, i suoi compagni di camera sono tenuti da contratto, con discrezione, a cambiargli il pannolino senza che questo venga diffuso pubblicamente. Sarebbe già stato un petardino di quelli non male. No?”
Sempre AdL, che quando attacca ti penti di avergli dato troppa confidenza: “Oppure un Cambiaso, che non si è ancora capito se sorrida sempre perché ha una emiparesi, o se sia un sorriso del tipo beffardo, di quelli solitamente usati per obbedire, e quindi fare quello che ti viene ordinato di fare, ma prendendone al tempo stesso le distanze, essendo profondamente convinto che si tratti di una sonora cazzata. Anche questa piccola insubordinazione poteva essere fatta scoppiare per spezzare un po’ il fiato alla Juve, adesso che stava cominciando a mettersi bene con la vittoria del derby, o per smorzare gli entusiasmi in caso di filotti di vittorie.”
Finalmente Giuntoli, approfittando di un raro momento di silenzio di AdL: “Tranquillo Aurelio, le bombe carta di Pogba e di Fagioli fanno ridere in confronto a quello che sta per arrivare adesso. Fabrizio (Corona) mi ha garantito che il materiale che hanno ancora da far detonare ha un potenziale distruttivo equivalente a 10 calciopoli, e che inevitabilmente, porterà allo scioglimento della società Juventus. Se vorranno tornare agli antichi fasti dovranno partire come minimo dal campionato di Eccellenza.”
De Laurentiis, ancora memore di una situazione analoga vissuta a Napoli ha un brivido che gli parte dalla schiena e gli arriva fino alla nuca: “A Cristiano, ma siamo sicuri che ci siano solo loro in questa storia? Non è che per caso di riffa o di raffa ci finiamo dentro anche noi?”
Giuntoli prova invano a tranquillizzare Aurelio: “Aurelio stai tranquillo non mi risulta che ci siano nel Napoli calcio tesserati che siano così stupidi da mettersi a scommettere su eventi sportivi, lo sanno tutti che non si può! Eh!
De Laurentis a questo punto dopo questa, che voleva essere una rassicurazione da parte di Giuntoli viene attanagliato da un pensiero, una domanda che, lo sa già, lo tormenterà finché non avrà ottenuto risposta convincente: “Ciro, Ciiirooo, quando uno ha bisogno di questi mangiapane a tradimento, non li trova mai, poi la sera quando devono uscire, per ottenere un permesso li vedi in fila, tutti belli e ossequiosi, chist sfaccimmm.
Ciro, l’attendente più fidato, l’uomo di fiducia di AdL nel frattempo è arrivato: AdL, con inaspettato improvviso cambiamento di registro, da prepotente (versione standard) a pacato (versione che non lascia presagire nulla di buono): “Senti Ciro, me la faresti una cortesia… di quelle grandi…”
Ciro che ormai capisce al volo, dal repentino cambio di tono della voce, che si parlerà del figlio di AdL: “Come no, capo! A disposizione!”
"Ma lascia stare capo o non capo! E che siamo? Un’associazione a delinquere? Noi ci limitiamo tutt’al più, in modo assolutamente goliardico a infangare, in senso buono, s’intende, una società (la Juve), ma contando sulla capacità di quest’ultima di stare allo scherzo, questo è ovvio!”
Sempre AdL: “Come quando fu per Lapo e i suoi amici: uno sputtanamento di proporzioni epocali, organizzato anche quella volta da noi della comitiva goliardica della “banda degli onesti e dei prescritti”, sempre con l'aiuto dell'amico Fabrizio (Corona n.d.r.), conosciuto da tutti come personaggio faceto e scherzoso, insomma un burlone! E anche quella volta, se non fosse stato per l'eccessiva reazione da parte della Juve, si sarebbe potuto risolvere tutto in una bolla di sapone”.
Concludendo: “La verità, caro Cristiano, è che La Juventus e i suoi tesserati sono troppo permalosi; e ti dirò di più, caro Cristiano: se gli juventini fossero stati più spiritosi, più capaci di stare al gioco, l'avrebbero presa solo per quello che era, e cioè una guasconata! Ma si sa: c'è chi nasce spiritoso, come il sottoscritto, con un innato senso dello humor inglese, e chi invece se la prende per qualsiasi cosa. Io, tutt’al più, ben lungi dall’arrogarmi velleità dinastiche, mi ritengo, molto più modestamente un uomo d’affari che non disdegna la cultura classica. E perciò, se proprio mi devono chiamare mi accontento di essere eventualmente chiamato dottor, commendator, Aurelio de Laurentiis, Cavaliere del lavoro (dei miei sottoposti), appartenete ad ordini vari, e a logge massoniche sparse qua e la, padrone e direttore della casa di produzione cinematografica Filmauro, con diritto di Ius Primae Noctis, su tutti i dipendenti. Il vivere quotidianamente poi immerso nella cultura partenopea, mi ha reso oltremodo faceto. Ciro è vero o no, che stando sempre a contatto con voialtri, sono diventato faceto?”
Ciro, non conoscendo affatto il significato del termine si guardava intorno alla ricerca di uno sguardo che gli facesse segno di sì o di no. Ad un certo punto, di solo istinto, rispose di sì, con il compiacimento di AdL e di tutti. Il sorriso di AdL, però, durò un secondo, o poco più, tornando immediatamente serio, in una specie di gioco al gatto e al topo.
Che tu sappia, Ciro, mio figlio, quando non è in qualche bordello a sollazzare, molto signorilmente, il suo regale Augello, si può sapere dove c***o sta e cosa c***o combina?
Non è che per caso (e qui comincia a sudare, anche se le condizioni climatiche non l’avrebbero previsto), saltuariamente, passa… così, di tanto in tanto, magari per sbaglio, qualche minuto, anche dalle parti dei centri Snai o di tutte quelle altre associazioni per la sottrazione legalizzata di denaro, vale a dire i centri scommesse, di cui Napoli è piena? Ciro, imbarazzato ma costretto a non tergiversare ammette: "effettivamente vostro figlio, se non è impegnato in visite pastorali coi suoi amici ai vari bordelli, un po’ di tempo dentro questi posti che dite voi… lo passa.”
“Ciro, per cortesia, vorresti essere più preciso, e dirmi quanto c***o di tempo passa mio figlio int’a sti cazz’ ‘e centri scommesse?”
Ciro, senza più nessuna remora: “Tutto il resto delle giornate. Certe volte ci dorme pure e la mattina andiamo lì a svegliarlo per portarlo a casa a fare colazione.
“Ah, dice AdL, che rimane in silenzio per un tempo lunghissimo. Il tuo attaccamento e la tua delicatezza nei confronti di mio figlio è commovente, ma dimmi una cosa, Ciro: e a te e ai tuoi uomini non vi è mai venuto in mente di dirgli niente, di fermarlo, di ricordargli che anche lui è un tesserato del Napoli Calcio, e che quindi come tutti non può fare scommesse sportive di nessun tipo?”
Ciro: “sì mi è venuto in mente, però essendo un’usanza risaputa, che la sanno pure i raccattapalle, per dire, ho pensato che si sarebbe offeso se glielo avessi detto io…”.
Ancora AdL, mostrando apparentemente sempre più curiosità, che inquietudine: “Senti, Ciro… dimmi solo questa cosa: se mio figlio fosse intelligente, se mio figlio dimostrasse di capire le conseguenze di quello che fa, secondo te per quale motivo io dovrei tenerti a libro paga, con cifre comparabili a quelle di un giocatore?
Ciro, leggermente intimorito, fece per rispondere, ma non ci riuscì, perché nel frattempo De Laurentiis, manco fosse Regan dell’Esorcista, trasformando in modo impressionante la sua voce, che sembrava adesso quella di un cane da combattimento, che so… un Dogo Argentino, o giù di lì, si avventò col chiaro intento di strappare la giugulare di Ciro, che nel frattempo emetteva latrati strazianti.
I guaiti di Ciro erano terrificanti e portarono gli uomini della sicurezza, che erano fuori, ad intervenire facendo irruzione nell’ufficio di AdL, per cercare di fermarlo.
L’azione fu rapida ed incisiva: i ragazzi intervennero appena in tempo per salvare Ciro dalla morsa mortale di De Laurentiis, il quale, ormai immobilizzato continuava comunque a gridare: “ERA RETORICA! LA DOMANDA ERA RETORICAAA!”
La scena, indimenticabile, lasciò i presenti in stato di shock, Giuntoli compreso, che era al telefono e aveva sentito tutto.
Dopo un po’ AdL, al quale nel frattempo il domatore di leoni del vicino circo Embell Riva (che proprio in quei giorni sta facendo tappa a Napoli) aveva somministrato una dose di sedativi da cavallo, si calmò, anche se nessuno aveva in quel momento voglia di rischiare ad avvicinarsi: “Ma Santa la Madonna! Ma uno mediamente intelligente, qua in mezzo, non dico tanto, ma solo mediamente intelligente, in tutto l’edificio, ci sta? O lo devo far venire da harward?
Poi, rivolto a Giuntoli: “Cristiano immagino tu abbia capito la gravità della situazione. Qua bisogna insabbiare le indagini che sicuramente sono già partite. Bisogna fermare chi porta gli avvisi di garanzia, e assicurarsi che vengano spediti via Poste italiane. Già così ci garantiamo che almeno la metà degli avvisi non arrivino mai, senza che si debba far nulla di particolare. Per quelli che arrivano dobbiamo trovare modo di non farli andare avanti…”.
Giuntoli: “dai Aurelio, vedrai che andrà bene, abbiamo tanti amici che ci vogliono bene…”
AdL: “Si lo so, la magistratura è feudo partenopeo: possiamo contare sulla stragrande maggioranza dei giudici, quasi tutti di fede Napoletana, e che, fra l’altro, non perdono occasione di dirlo anche pubblicamente, senza farsene un problema, ma se ce n’è qualcuno onesto, che non è disposto a fermarsi in cambio del solito trattamento in Tribuna VIP del Maradona dobbiamo capire come convincerlo a fermarsi. Cristiano io sono troppo avvilito e debilitato, pensaci tu…”.
Nelle prossime ore, o nei prossimi giorni potrebbero verificarsi comportamenti strani nelle varie procure. Alcuni magistrati stanno già mettendo in dubbio che si tratti davvero di accuse fondate.
Staremo a vedere se la combriccola degli onesti e dei prescritti sarà riuscita ancora una volta a tirarsi indietro in tempo, e a farla franca.
Appena saranno disponibili novità in merito, noi di Piccio news ve ne daremo conto, prontamente.
E un caro saluto a tutti voi da Piccio news.
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