Incontro terminato, ore 18:20.

TAVECCHIO RIMANE: sarebbe stato meglio un ribaltone , ma non c'è stato nessuno stravolgimento in FIGC; Carlo Tavecchio rimane saldo alla presidenza della Federazione, mentre è addio per Ventura, dopo aver reso quasi impresentabile una nazionale che quantomeno sarebbe dovuta andare al Mondiale. 

Rilancio Ancelotti: probabilmente giorno 20 novembre sarà effettuato un tentativo per convincere Carlo Ancelotti a vestire l'azzurro. Sarebbe l'unico aspetto per cui gioire, l'unico. Segnale mirato a ricomporre tassello dopo tassello la squadra che sarà sicuramente diversa da quella appena eliminata dalla Svezia. Questo grazie all' addio della Vecchia guardia. Sfida interessante, sarà subito un successo?

Sontri individuali. Ai piani alti, non si respira aria tranquilla. Renzo Ulivieri va conto Malagò in difesa di Tavecchio ribadendo che il presidente della FIGC ha scelto personalmente di non dimettersi. Damiano Tommasi presidente dell'assocalciatori, invece "spara" su Tavecchio ricordando che "una panchina è più scomoda di una poltrona", riferito alle non dimissioni, che, dagli ambienti circostanti sembravano quasi scontate e giuste.

Questione politica. Ormai il calcio, come la "vera" politica è mirato ai consensi, ai programmi, agli introiti. Questi scontri come in una vera e propria campagna elettorale fanno capire a che punto siamo arrivati! Un punto in cui si bada ad aspetti che fanno slittare il "gioco più bello del mondo" in secondo piano. 

Proseguendo su questa strada, non faremo mai il bene del calcio, ma aiuteremo a renderlo sempre più lontano da quello che si praticava un tempo, facendo passare anche la nazionale in secondo piano.